​Via Nazionale per Santa Maria Novella: Etruschi nel traffico

Il dibattito in corso sulla nuova viabilità verso la stazione centrale riporta sul tavolo il delicato assetto della direttrice Santa Caterina d'Alessandria Largo Alinari

Antonio
Antonio Lenoci
31 gennaio 2017 13:51
​Via Nazionale per Santa Maria Novella: Etruschi nel traffico

Una via che, a dispetto del nome, appare fin troppo stretta e tortuosa per i mezzi che la attraversano e che per ore resta ostaggio degli idrocarburi nonostante la presenza di numerosi dehors.Una porta telematica a febbraio dovrebbe fare selezione per i veicoli in transito, la viabilità cambia per ovviare alla chiusura di via Valfonda e sarà potenziato il transito lungo via Guelfa e via Faenza. Ma per la vivibilità cosa cambia?Ci siamo già occupati infatti di via Nazionale nel maggio 2016 quando, seguendo la segnalazione di alcuni residenti e commercianti, ci siamo ricordati che nel 2014 ne era stata ipotizzata l'inversione del senso di marcia in uscita da Santa Maria Novella, direzione piazza della Indipendenza.

Nulla di fatto.Nell'occasione oltre allo smog, la segnalazione puntava il dito anche sui veicoli fuori sagoma e sulla scarsa pulizia della strada.Da pochi giorni la direttrice che collega piazza della Indipendenza con la Stazione Santa Maria Novella ha recuperato il Tabernacolo che conserva la splendida opera dei Della Robbia e davanti alle "Fonticine" ribattezzate "lavatoio abusivo", sono stati installati paletti in ferro per scongiurare la sosta selvaggia che però avviene lungo l'intera direttrice, spesso causandone il congestionamento alle intersezioni con l'area mercatale di San Lorenzo e con via Faenza.Ex area Etrusca, dedicata per anni ed ancora oggi al dio greco Apollo.

Ad attirare l'attenzione oggi è anche il futuro dell'ex Apollo, già Rex. Mentre l'Hotel 4 Stelle viaggia a pieno regime con una reception aperta 24 ore su 24, l'area commerciale che nel 2015, dopo 7 anni di cantieri, era in attesa di essere assegnata ad un grande gruppo che gestisse i locali su strada, ristorante ed uffici, è ancora in attesa tappata da una cartellonistica vandalizzata.A segnalarci la vetrata distrutta del 4 Stelle e la presenza dei graffiti sui cartelloni che coprono le vetrine su strada è Gianni Greco, ideatore e promotore di Gruppi Facebook molto seguiti come Vecchia Firenze Mia, dispiaciuto che il recupero dell'Apollo sia rimasto incompiuto.Nel maggio 2015 infatti sono state aperte le 85 camere, ma non i 2000 metri quadrati di area commerciale tra negozi, ristorante, uffici o altro destinati ad una assegnazione per la quale erano in corso trattative private.La Soprintendenza si sarebbe poi detta soddisfatta del recupero che oggi offre agli ospiti un esclusivo tuffo nella storia con uno sguardo all'antica fornace Etrusca con anfore e figure in terracotta repertate durante gli scavi ed esposte oggi in una teca che si trova a pochi passi dalla trafficata via fiorentina.L'assessore all'Urbanistica nel 2015 era Elisabetta Meucci che così commentava la riapertura dell'Apollo come "un segno di speranza per via Nazionale" ed intanto preparava il nuovo Regolamento Urbanistico che Firenze attendeva e del quale la città si sarebbe dotata a breve.I dipendenti dell'albergo si rammaricano dell'atto vandalico che nei giorni scorsi ha visto il danneggiamento della porta vetrata automatica così come sono dispiaciuti per le scritte presenti sui cartelloni che sopperiscono all'assenza delle vetrine commerciali che celano spazi per i quali non sono autorizzati a dare informazioni.

Solo qualche preoccupazione trapela in merito alla raggiungibilità del parcheggio interno, riservato a personale ed ospiti, con la prossima chiusura di via Valfonda.Via Nazionale, crocevia di turisti diretti nella culla dell'arte e residenti diretti al Mercato di San Lorenzo e non solo è oggi la chiave di volta del traffico verso Santa Maria Novella, una barra da spostare a tavolino, ma attende ancora un suo ruolo nella vivibilità urbanistica del centro storico di Firenze.

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