Vertenza Panificio Toscano: oggi pomeriggio l'assemblea dei lavoratori

La Coop, principale committente, obiettivo della vertenza che riguarda l'azienda che produce panificati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 luglio 2019 23:55
Vertenza Panificio Toscano: oggi pomeriggio l'assemblea dei lavoratori

Circa 200 i partecipanti all’assemblea lanciata dai lavoratori del Si Cobas Prato e Firenze davanti ai cancelli del Panificio Toscano in via Onorio Vannucchi.

Sono intervenuti Sarah Caudiero del Si Cobas,  Tommaso Fattori, Consigliere Regionale di Sì -Toscana a Sinistra, Lorenzo Alba di Potere al Popolo! Firenze, Nicola Bitozzi di Potere al Popolo! Prato, i lavoratori della Gkn, l'Usb Publiacqua, lavoratori di altre aziende del tessile pratese e delegati sindacali.

“La Regione Toscana attivi l’Unità di Crisi sul lavoro regionale e promuova un tavolo per ripristinare corrette relazioni fra lavoratori, sindacati e azienda, individuando una soluzione alla vertenza che scongiuri nuovi epiloghi violenti a danno dei lavoratori” ha affermato Tommaso Fattori, capogruppo di Sì-Toscana a Sinistra, in riferimento all’operaio colpito alla testa da un agente di polizia alcuni giorni fa. Tommaso Fattori, assieme al collega Paolo Sarti, ha presentato una mozione in Consiglio regionale: “la Regione si faccia anche sentire con Questura e Prefettura di Prato perché siano pienamente garantite e rispettare le libertà sindacali. I lavoratori del Panificio Toscano - afferma Fattori - non vedono riconosciuti i propri diritti.

La gran parte di loro resta sottoinqudrata e in ogni caso viene applicato il contratto nazionale di panificazione artigianale, anche se l’azienda svolge un’attività di panificazione industriale. Su 137 addetti soltanto 38 sono stati coinvolti nel percorso di reinquadramento e neppure questi sono stati reinqudrati ad un livello adeguato rispetto alle effettive mansioni. E le modalità di questo parziale riconoscimento appaiono arbitrarie, dato che non tengono conto delle mansioni svolte o dell'anzianità maturata.

La proprietà apra il confronto con i lavoratori in sciopero, la Regione deve contribuire a sbloccare la situazione. A seguito del Tavolo con la Prefettura - ricorda Fattori - sembrava essere stata individuata una soluzione in grado di soddisfare le richieste dei lavoratori rispetto all’inquadramento contrattuale, ma poi la situazione è rimasta ferma. A seguito dello stallo, la vertenza è stata riaperta con i presidi e le proteste di questi giorni. Come se non bastasse, alcune settimane fa la Questura di Prato ha notificato il foglio di via obbligatorio dal territorio pratese per un anno a Luca Toscano e Sarah Caudiero, i due sindacali del SI-Cobas che ora seguono la vertenza del Panificio Toscano e che in passato avevano denunciato lo sfruttamento ed il mancato rispetto del contratto nazionale dei lavoratori delle tintorie DL, Fada e Superlativa e del gruccificio Gruccia Creation, sempre nella zona di Prato.

Anche a loro porterò la nostra massima solidarietà, le libertà sindacali non possono essere in alcun modo limitate e conculcate”.

"E’ importante che di fronte a questa situazione, il principale committente del pane prodotto da Panificio Toscano, ossia Unicoop Firenze, che controlla la filiera, non faccia come Ponzio Pilato ma sieda al tavolo di trattative con l’azienda e con il SI Cobas Prato e Firenze e costringa Panificio Toscano ad adottare il CCNL dell’industria alimentare.

Senza questo interessamento ne andrebbe dei valori su cui Coop afferma di fondare la sua rete di negozi -ha detto Lorenzo Alba di Potere al Popolo! Firenze- Chiediamo che la Cgil locale e di categoria dia pieno sostegno a questi lavoratori le cui rivendicazioni sono giuste e legittime, senza schiacciarsi sulle posizioni della UIL. Già diverse Rsu e diversi iscritti al sindacato stanno portando la propria solidarietà ai lavoratori del Panificio.

La posizione dell’azienda è palesemente insostenibile e l’unità sindacale pensiamo che debba essere costruita sulla lotta per il rispetto dei diritti e per il miglioramento delle condizioni dei lavoratori, non su sanatorie nei confronti di situazioni di sfruttamento e sotto-inquadramento illegittime. Infine, con una mozione che abbiamo presentato in Consiglio regionale chiediamo l’intervento della stessa Regione Toscana attraverso l’attivazione dell’Unità di Crisi sul lavoro regionale, in modo da ripristinare corrette relazioni fra lavoratori, sindacati e azienda, scongiurando nuovi epiloghi violenti a danno dei lavoratori, come nel caso dell’operaio colpito alla testa da un agente di polizia alcuni giorni fa.

La Regione si faccia anche sentire con Questura e Prefettura di Prato perché siano pienamente garantite e rispettare le libertà sindacali".

"Quello che abbiamo visto accadere nelle ultime settimane a Prato non può passare sotto silenzio e chiama in causa tutta la città -ha affermato Sarah Caudiero- Operai manganellati, sindacalisti trascinati per i capelli e fermati per ore nelle celle della Questura, sgomberi forzati dei presidi sindacali: si tratta di scene indegne per una città democratica. Quello che dovrebbe essere visto come un fenomeno positivo capace di riaffermare la dignità del lavoro sul nostro territorio, continua invece ad essere affrontato come problema di ordine pubblico dalla Questura di Prato.

Mentre la politica fatica a prendere posizioni decise e chiare di sostegno alle legittime rivendicazioni dei lavoratori. Siamo di fronte ad un inaccettabile paradosso: ad essere considerata “socialmente pericolosa” è quella stessa attività sindacale che sta permettendo l'emersione e il superamento di gravi fenomeni di illegalità ed evasione fiscale. I controlli eseguiti dopo gli scioperi dall'Ispettorato del Lavoro alla Gruccia Creations e alla Superlativa, hanno dato ragione agli operai e alle loro denunce: mentre gli operai in sciopero venivano manganellati ai cancelli della fabbrica, dentro si continuava a lavorare senza contratti e in condizioni di vero e proprio sfruttamento.

E' l'ora di schierarsi in questa battaglia per i diritti. Qui va avanti da giorni, dopo lo sgombero violento del presidio dello scorso lunedì, lo sciopero il presidio permanente dei lavoratori che rivendicano l'applicazione corretta del CCNL presso il fornitore UniCoop."

Durante l’assemblea sono state annunciate azioni e volantinaggi di solidarietà di fronte ai negozi di Unicoop Firenze in tutta la regione.

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