Vendita dei giornali: situazioni di monopolio nella distribuzione alle edicole in zone disagiate

Avviato in Regione un percorso di confronto con il sindacato dei giornalisti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 ottobre 2015 21:55
Vendita dei giornali: situazioni di monopolio nella distribuzione alle edicole in zone disagiate

Firenze– “Nell’ordinamento vigente non è previsto alcun obbligo, a carico delle imprese di distribuzione, di contrattare con tutte le imprese rivenditrici esistenti. Non esiste neppure il diritto di quest’ultime alla fornitura del prodotto. Comune e Regione, perciò, non hanno titolo per intervenire nel rapporto che intercorre tra distributore e rivenditore”. L’assessore all’economia Stefano Ciuoffo ha risposto così ad un’interrogazione dei consiglieri Gabriele BianchiEnrico Cantone e Andrea Quartini del Movimento 5 Stelle, in merito alla pretesa, da parte di un’agenzia locale di distribuzione, del pagamento di un corrispettivo da parte di rivendite di giornali e riviste considerate antieconomiche. L’assessore ha precisato che la questione sollevata deve essere risolta nell’ambito di un rapporto contrattuale di carattere privatistico tra distributore e rivenditore, che è disciplinato dall’Accordo nazionale del 19 maggio 2005 fra la Federazione degli editori di giornali e le sei organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative dei rivenditori. Il consigliere Gabriele Bianchi si è detto “abbastanza soddisfatto” della risposta, sottolineando che l’interrogazione nasceva dall’esigenza di vedere garantita la distribuzione dei giornali anche nelle piccole realtà locali, spesso anche in zone disagiate a tutela del diritto ad essere informati e del pluralismo informativo.

Un percorso di confronto sulla situazione del lavoro giornalistico in Toscana, ma soprattutto sulle opportunità, in particolare legate ai fondi strutturali. E' questa la principale conclusione dell'incontro di ieri a palazzo Strozzi Sacrati, tra il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e una delegazione dell'Associazione Stampa Toscana guidata dal presidente del sindacato dei giornalisti Sandro Bennucci. E' stata l'occasione per fare il punto su una situazione del sistema dell'informazione regionale ancora pesantemente segnata dalla crisi ma soprattutto per individuare possibili forme di collaborazione. "Come governo regionale non possiamo che manifestare la massima attenzione per quanto sta succedendo nel mondo dell'editoria e del lavoro giornalistico, nella convinzione che è su questo terreno che si gioca una battaglia di grande rilievo per la Toscana – ha sottolineato Rossi che, tra l'altro, ha anche la delega all'informazione e alla comunicazione – Per questo, anche sulla scia della normativa che nella scorsa legislatura ci siamo dati, intendiamo rafforzare i momenti di confronto.

In un quadro di risorse sempre più scarse è importante cercare di capire insieme come costruire al meglio gli scenari dell'informazione del futuro". Il confronto riguarderà anche le scelte di fondo che la Regione Toscana farà nelle sue politiche di comunicazione, nel cui ambito riceveranno una specifica attenzione proprio i prodotti giornalistici, da realizzare nell'ambito di un rigoroso rispetto dei contratti e delle normative che presiedono il lavoro nel settore. Regione e Ast lavoreranno insieme anche per esaminare le opportunità contenute anche in programmi comunitari a gestione diretta e a una valutazione complessiva sugli assetti dell'informazione e della comunicazione in tutti gli enti e le agenzie regionali.

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