Foibe: no allo spettacolo di Simone Cristicchi nelle scuole

Bocciata in commissione pace la mozione che chiedeva di inserire lo spettacolo "Magazzino 18" nei percorsi didattici fiorentini. Torselli (FdI-An): “Quello spettacolo non s'ha da fare!”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 marzo 2014 21:38
Foibe: no allo spettacolo di Simone Cristicchi nelle scuole

"Quello spettacolo non s'ha da fare! Così il PD e le altre forze di sinistra presenti in commissione pace hanno bocciato una mozione che chiedeva di inserire lo spettacolo dell'artista Simone Cristicchi, 'Magazzino 18', sul dramma dell'esodo dei giuliano-dalmati e degli istriani sul finire della seconda guerra mondiale, ne 'Le Chiavi della Città', ovvero nei percorsi didattici per le scuole fiorentine. Le motivazioni? Le più svariate: da 'nelle scuole di foibe e di esodo si parla già' fino a 'quello spettacolo è di parte e Cristicchi non è uno storico'".

Questo quanto dichiarato dal consigliere comunale di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale, Francesco Torselli. "Dopo le ignobili contestazioni subite da Simone Cristicchi a Scandicci - spiega Torselli - ad opera di qualche esaltato dei centri sociali che ancora oggi vorrebbe celare nel silenzio il dramma patito dagli italiani di Istria, Venezia Giulia e Dalmazia sul finire della seconda guerra mondiale e dopo che lo stesso sindaco, oggi premier, Matteo Renzi aveva raccolto il nostro invito a chiamare Simone Cristicchi a Firenze per mettere in scena 'Magazzino 18', avevamo pensato di chiedere l'inserimento dello spettacolo ne 'Le Chiavi della Città', ovvero in quell'offerta didattica che il Comune mette a disposizione delle scuole per affiancare le linee didattiche tradizionali".

"Purtroppo e con grande sorpresa - prosegue l'esponente di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale - questa mattina in Commissione Pace il Partito Democratico e le altre forze di sinistra hanno ritirato fuori ritornelli ideologici, che sinceramente credevamo ormai ampiamente superati, secondo i quali, del dramma delle foibe e dell'esodo 'si parla già sufficientemente' oppure 'quando si parla di queste cose, occorre dare una lettura fatta da ambo le parti', e successivamente la mozione è stata bocciata, senza neppure ascoltare il parere della Direzione Comunale competente, invitata in commissione, ma solo quando la mozione era già stata respinta".

"Per l'ennesima volta e se ancora ce ne fosse bisogno - spiega ancora il consigliere - abbiamo visto tutto il bagaglio ideologico della sinistra fiorentina: una sinistra che di fronte al dramma di 30.000 infoibati e di 350.000 esuli, ancora pensa di dover dare una lettura 'da ambo le parti della vicenda'. Ma quali sarebbero queste parti che avrebbero pari dignità? Una quella degli infoibati e degli esuli e l'altra quella dei boia titini? Dirsi sconcertati di fronte a queste prese di posizione è davvero troppo poco.

Credevamo fosse ormai lontano nel tempo quel 2008 in cui esponenti della sinistra istituzionale scesero perfino in piazza insieme a chi inneggiava agli infoibatori di Tito, tanto da essere redarguiti perfino dal Sindaco Domenici. Purtroppo dobbiamo riscontrare che questi tempi non sono poi così lontani". "Nel ribadire tutta la nostra stima - conclude Torselli - ad un'artista come Simone Cristicchi, che sappiamo non essere certo vicino a noi politicamente, per aver realizzato un'opera tanto lucida quanto toccante, in grado di raccontare i drammi delle foibe e dell'esodo meglio di 100 libri, non ci resta che auspicare che il consiglio comunale si ravveda e ribalti il voto di una commissione che, stamattina, più che una commissione consiliare, sembrava una riunione del Partito Comunista dei primi anni '50 (e siamo certi che dicendo questo, non offendiamo nessuno dei presenti, anzi...)".

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