Nasce Wecantiere per vivere subito la nuova Camera di Commercio

In piazza Mentana apre uno spazio d’aggregazione innovativo e sostenibile, con sat-wi-fi gratuito, luci a led, portale web su antiche arti e stato dei lavori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 dicembre 2013 23:24
Nasce Wecantiere per vivere subito la nuova Camera di Commercio

Firenze, 19 dicembre 2013– Un cantiere digitale, innovativo e sostenibile. Ecco come si presenta lo storico palazzo della Camera di Commercio di Firenze in fase di ristrutturazione. Dentro si sta lavorando per far nascere la nuova casa delle imprese, fuori è possibile vivere l’area di piazza Mentana in modo inconsueto e stimolante. Sono queste le caratteristiche del primo progetto in Italia di Wecantiere, che sarà inaugurato ufficialmente sabato 21 dicembre 2013 alle 18,00.

Lo scopo è quello di “coinvolgere” nei lavori residenti, ospiti e turisti, grazie a luci a led con sensori di prossimità, materiali green, collegamento wi-fi satellitare gratuito, portale web con la storia delle antiche arti e i progressi dei lavori. “Raccogliendo un’idea dei ragazzi del Design Campus dell’Università di Firenze abbiamo voluto creare un luogo, fisico e multimediale, di aggregazione, che racconti la storia delle arti e dei mestieri da cui nel 1770 è sorta la Camera di Commercio di Firenze, prima in Italia, così come lo stato dei lavori che stiamo portando avanti - ha detto il presidente della Camera di Commercio di Firenze, Vasco Galgani -.

Si tratta di una novità assoluta per l’Italia che potrebbe diventare un modello per ogni cantiere di rilievo nei centri storici. E’ il nostro piccolo regalo di Natale alla bellezza di Firenze, considerando che il palazzo delle imprese è un patrimonio di tutta la città, di fronte al museo Galilei e a due passi dall’uscita dei Nuovi Uffizi”. Wecantiere.org è stato concepito e progettato da un team di giovani designers del Design Campus afferente al DIDA dell’Università degli Studi di Firenze e coordinato dalla professoressa Elisabetta Cianfanelli.

“I ragazzi, tutti fra i 21 e i 27 anni, hanno avuto la possibilità di trasferire le competenze acquisite in un progetto che sarebbe stato realizzato. Per molti di loro è stata la prima esperienza nel mondo del lavoro, segno che quando università, enti pubblici e imprese private lavorano insieme i risultati si ottengono”, ha sottolineato la professoressa Cianfanelli. Wecantiere è social Lo spazio pone in relazione il cantiere edilizio con la rete e i social network attraverso l’utilizzo di QRcode presenti sul sistema di pannellatura protettiva del cantiere.

Attraverso i QRcode, la fotocamera di smartphone e tablet decodifica i tag per accedere al portale web, offrendo un’esperienza multimediale integrativa e multilingue. Un luogo in cui la cultura, le informazioni e le emozioni possono essere scambiate e condivise, grazie alla connessione wi-fi satellitare libera e pubblica da 20 megabit al secondo. Wecantiere è cultura Il progetto nasce per assolvere alla funzione di cultural exchange: lo spazio urbano proposto come luogo di aggregazione e conoscitivo che rimanda direttamente alla storia delle arti e dei mestieri fiorentini, origine della Camera di Commercio di Firenze nata nel 1770.

Il progetto culturale descrive (sui pannelli del cantiere e sul sito dedicato) una parte della storia di Firenze, le Arti Maggiori e Minori, racconta il cantiere e le sue fasi, svela la “storia futura” della Camera di Commercio, con una traduzione dei testi in inglese. Wecantiere è sostenibile Il cantiere avrà anche una nuova illuminazione, progettata per inserirsi armoniosamente nel contesto circostante, impreziosendo il gioco di luci della piazza e del lungarno. I materiali usati sono riutilizzabili e in parte riciclabili.

L’impianto prevede corpi illuminanti per l’interno perimetro del cantiere, pari a 140 metri, tramite led e presenta quindi tutti i vantaggi del loro uso: cablaggi di sezione ridotta del 40 per cento rispetto a un impianto con corpi illuminanti tradizionali e una riduzione dei consumi fino al 90 per cento. Durante le ore notturne, grazie all’impiego di sensori di prossimità, le luci a led si accenderanno solamente in presenza di persone vicine alla struttura, permettendo un ulteriore risparmio energetico senza compromettere la fruibilità dell’opera.

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