Via Francigena tra Altopascio e San Gimignano: altre tappe in sicurezza

Rossi inaugura tre nuove tappe e propone la riscoperta a piedi della Toscana autentica. Scaletti: "Proporremo la via all'Unesco come Patrimonio dell'umanità"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 dicembre 2013 21:32
Via Francigena tra Altopascio e San Gimignano: altre tappe in sicurezza

ALTOPASCIO- L'inaugurazione odierna delle tre nuove tappe lungo il tratto Altopascio-San Gimignano si inquadra in un progetto complessivo di messa in sicurezza della Via Francigena, che ha lo scopo di far diventare questo percorso, di elevatissima valenza culturale e storica, riconosciuta a livello europeo, un cammino per i giovani e per la ricerca di una diversa idea di sviluppo. I primi interventi in Toscana sono iniziati con il Master Plan, nel 2009, e sono proseguiti con il Piano Operativo 2012-2014.

La Regione ha investito complessivamente 16 milioni: 3 milioni per il Master Plan e 13 per il Piano Operativo. Gli interventi realizzati, finalizzati soprattutto alla messa in sicurezza ma anche alla valorizzazione del tracciato ed alla ospitalità a basso costo, sono stati numerosi. Sulle tre nuove tappe (Altopascio-San Miniato, S.Miniato-Gambassi e Gambassi-San Gimignano) sono stati realizzati 37 interventi, per un costo totale di 4,2 milioni con un contributo regionale di 3,5 milioni. Sul versante dell'ospitalità a basso costo la Regione cofinanzia 15 nuovi "ospitali" (circa 4 milioni di finanziamento regionale sul valore complessivo di oltre 6milioni).

Con questo salgono a 9 le tappe percorribili in sicurezza da pellegrini ed escursionisti nel tratto toscano della Via Francigena. Altre due, Monteriggioni-Siena e Siena-Ponte D'Arbia saranno aperte il 17 dicembre, mentre le restanti quattro nei primi mesi del 2014. Il percorso di messa in sicurezza e di infrastrutturazione della Via Francigena Toscana si completerà entro la Pasqua 2014. In parallelo e sempre entro Pasqua 2014 tutto il tracciato regionale sarà dotato di copertura WiFi al fine di garantire un utile supporto informativo e di servizio per i fruitori dei percorsi.

Nonostante i lavori siano ancora in corso, è già stato rilevato un rapido incremento dei flussi sulla Via Francigena Toscana, tanto che per il 2013 si stima una presenza complessiva di 100mila persone. Da sottolineare, inoltre, come i flussi stiano registrando un continuo incremento man mano che il tracciato diviene più riconoscibile, ben segnalato e sicuro. Tre nuove tappe della Via Francigena sono state inaugurate questa mattina alla presenza del presidente della Regione Enrico Rossi e dell'assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti.

Il presidente ha colto l'occasione per sottolineare l'enorme valore promozionale che la riscoperta degli itinerari storici, alternativi ai grandi flussi turistici, può rappresentare oggi. Rossi ha inoltre pubblicato sul suo profilo Facebook un post in cui, partendo dall'iniziativa, propone una riscoperta del 'camminare', sia come metodo più autentico di conoscenza dei territori, sia come risorsa contro l'ingolfamento delle città. "Stamani sono ad Altopascio, provincia di Lucca - ha scritto il Presidente - ad inaugurare tre nuove tappe del percorso della via Francigena: Altopascio-San Miniato, San Miniato-Gambassi e Gambassi-San Gimignano.

Dopo a San Miniato per un convegno sullo stesso argomento. La Regione Toscana è la prima regione che concluderà nella primavera del 2014 la realizzazione della via Francigena con un percorso che, completato, sarà superiore a 400 chilometri. Sono particolarmente orgoglioso di questa iniziativa, decisa in questa legislatura regionale e sulla qualche abbiamo investito ben 16 milioni. Essa infatti consentirà di scoprire luoghi e paesi della Toscana lontani e diversi dalle grandi città d'arte, ma altrettanto belli per il paesaggio e per la presenza di beni storici, artistici e culturali.

E' la Toscana più vera, quella meno da cartolina, ma più inscritta nel cuore di tutti noi. Sara' anche lavoro per chi darà ospitalità, per le guide turistiche e per chi semplicemente si metterà ad offrire accoglienza ai pellegrini. Insomma, dal passato un nuovo asse di sviluppo consapevole per la Toscana. E poi, come dice Adriano Labbucci in 'Camminare, una rivoluzione': "Non c'è nulla di più sovversivo, di più alterativo al modo di pensare oggi dominante. Camminare è una modalità del pensiero.

E' un pensiero pratico. E' un triplo movimento: non farci mettere fretta; accogliere il mondo; non dimenticaci di noi, strada facendo". Gli europei, in particolare i giovani, sanno bene tutto questo, come io stesso ho potuto constatare qualche anno fa sul cammino di Santiago di Compostela in Spagna. Ma camminare può rappresentare anche una rivoluzione silenziosa, da attuarsi nelle nostre città ingolfate dalle auto. Si potrebbe infatti dire con una battuta surreale, presa a prestito da un gruppo di seri urbanisti americani, che il pedone rimane il più grande ostacolo al libero fluire del traffico.

Camminare e' il gesto più umano per ritrovare la bussola. In Toscana dobbiamo provarci e io penso che se si presentasse alle elezioni un partito dei camminatori se la giocherebbe con quello degli autisti. Io saprei da che parte stare. E voi?" Proporre il percorso della via Francigena in Toscana all'Unesco come 'Patrimonio dell'umanità'. Questo l'obiettivo dell'assessore regionale a cultura e turismo Cristina Scaletti, che oggi ha paretcipato insieme al presidente Enrico Rossi all'inaugurazione delle tre nuove tappe della via Francigena: Altopascio-San Miniato, S.Miniato-Gambassi e Gambassi-San Gimignano.

"Oggi provo una grande soddisfazione - ha spiegato l'assessore - Anche perchè abbiamo un obiettivo ambizioso, quello del completamento della messa in sicurezza e percorribilità dei 400 chilometri della Francigena in Toscana. Vogliamo lanciare un messaggio complessivo: recuperare un percorso che attraversa luoghi meno noti ma di assoluto fascino e al tenpo stesso affermare un turismo slow, attento alla persona, alla centralità dell'uomo". "Quest'anno - ha aggiunto Scaletti - abbiamo ottenuto da parte dell'Unesco il riconoscimento delle ville e dei giardini medicei come patrimonio dell'umanità.

Vogliamo proporre anche la Francigena per questo stesso riconoscimento. Questo e' un nuovo modo di fare cultura, un nuovo modo di fare turismo".

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