Oltre mille imprenditori hanno chiuso bottega, saldo negativo per nuove attività

Stella (PdL): "Nel primo trimestre 1.117 imprese hanno chiuso"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 agosto 2012 13:09
Oltre mille imprenditori hanno chiuso bottega, saldo negativo per nuove attività

"Quello che emerge dai dati ufficiali della Camera di Commercio di Firenze relativi alle aperture e le chiusure di imprese sul Comune di Firenze è un quadro molto preoccupante". Lo afferma il capogruppo del PdL Marco Stella. "Raffrontando il dato tra nuove iscrizioni, quindi aziende che aprono, e aziende che invece chiudono, il primo trimestre 2012 registra un saldo negativo di 248 attività. Nei primi tre mesi del 2012 - prosegue Stella- sono state complessivamente nel Comune di Firenze sono state 869 le attività che hanno aperto, mentre nello stesso periodo sono state 1.117 le imprese che hanno scelto di chiudere, arrivando così ad un saldo negativo di 248 imprese che abbiamo definitivamente perso come territorio.

I settori più colpiti in assoluto sono quelli del commercio e delle costruzioni, due settori che hanno subito una vera stangata. Nel settore delle costruzioni 110 sono le aziende che hanno scelto di aprire nei primi tre mesi del 2012, mentre sono state 156 quelle che hanno chiuso. Rimanendo nel campo immobiliare il settore delle imprese legate alle attività immobiliari hanno registrato 20 nuove aperture e ben 77 chiusure, la maggior parte delle quali sono agenzie immobiliari. Nel settore del commercio le attività che hanno subito la più forte crisi e che non sono riuscite a rimanere aperte sono quelle legate alle attività di servizi di alloggio e ristorazione, che hanno visto 29 nuove imprese ma che hanno subito 71 chiusure.

Anche il commercio all’ingrosso ha visto chiudere molte imprese, infatti sono state 50 le nuove aperture ma ben 127 le chiusure nello stesso periodo. Vi sono molti fattori che influiscono sull’andamento delle imprese e la crisi economica certo ha contribuito al dato negativo, ma non possiamo non condannare anche la politica del Sindaco Renzi tutta tasse e niente sviluppo. Con l’introduzione dell’imu il Comune di Firenze ha scelto di applicare il 4 per mille sulle prime case ed invece il 9,99 per mille sulle seconde case e sulle attività commerciali, una scelta che ha avuto delle gravi ripercussioni, infatti secondo i nostri calcoli l’Imu peserà in media sulle famiglie e sulle imprese per oltre 2.000 euro annui.

Se poi prendiamo gli aumenti introdotti dall’Amministrazione Renzi dal 2009 ad oggi ci rendiamo conto che colpiscono tutti i settori, dai servizi legati alla scuola alla TIA, dalla COSAP ai cimiteri, dai parcheggi all’Ataf. Per esempio il trasporto degli alunni è aumentato per la fascia massima del 50%, il pasto a mensa del 26 e i servizi educativi per i bambini 0-3 anni del 26%. Forti aumenti anche per i cimiteri con rincari che vanno dal 12% (per i posti nei loculi) al 52% dei servizi di inumazione ed esumazione.

Per non parlare poi della COSAP dove si passa dal +30% per i passi carrabili, chioschi e dehors al +50% per l’occupazione di suolo pubblico legata alle ristrutturazioni edili e per i mercati all’aperto fino all’aumento del 170% per i mercati coperti. Senza dimenticare la TIA (rincaro medio per abitazioni tra l’8 e 9%), le tariffe per la sosta nei parcheggi di struttura (+0,50 all’ora che raddoppia per il posteggio della stazione), il biglietto dell’Ataf (per esempio il ticket da quattro corse è passato da 4,50 a 4,70 euro).

A questi aumenti si aggiungono l’imposta di soggiorno e l’ingresso per gli artigiani in ztl (costo 1 euro). Se nel campo delle tasse Renzi ha scelto di stangare famiglie ed imprese, nel campo degli incentivi e dello sviluppo infrastrutturale, fino ad oggi, il mandato Renzi si è contraddistinto per lo zero assoluto. Nessun sostegno alle imprese - conclude il capogruppo Marco Stella-, nessuna idea per aiutare sviluppo ed internazionalizzazione e grandi opere infrastrutturali ancora ferme; una su tutte l’immobilismo per la scelta della nuova pista per l’aeroporto di Peretola che avrebbe garantito competitività e opportunità di sviluppo per il nostro territorio".

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