Articolo 18: il 'me ne frego' di Matteo Renzi

Tommaso Grassi: "Le misure del Governo Monti/Fornero estendono la precarietà e minano i diritti acquisiti"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 marzo 2012 18:59
Articolo 18: il 'me ne frego' di Matteo Renzi

Le parole incriminate si riferiscono a questa mattina. Il Sindaco di Firenze Matteo Renzi, ospite alla trasmissione radiofonica "24 Mattino" ha detto: ''Sarò sbrigativo: a me dell'articolo 18, usando un tecnicismo giuridico, non me ne po' fregà de' meno''. ''L'articolo 18 è un feticcio, un totem ideologico attorno al quale c'e' una grande danza degli addetti ai lavori - ha proseguito Renzi -. Il mio partito dovrebbe raccontare che idea ha per il futuro. L'articolo 18 e' del 1970, bene, bravi, bis.

Ora parliamo dell'Italia del 2030? Saro' controcorrente ma non ho mai trovato un imprenditore che mi dicesse 'il mio problema e' l'articolo 18'. Ho trovato imprenditori che mi dicono che i problemi sono le tasse, la giustizia, la burocrazia. E non ho mai trovato un ragazzo di 20 anni che m'abbia detto ''vorrei tanto l'articolo 18'''. Su questo tema, per Renzi ''Bersani e' stato tatticamente saggio, ha tenuto insieme tutto il Pd. Tutto tranne Fassina? Vabbe', Fassina l'avete inventato voi giornalisti, non e' uno che rappresenta chissa' che cosa o chissa' chi''. “Se a lui non interessa, ci dispiace deluderlo, ma agli italiani sì” –ribatte il Consigliere comunale Tommaso Grassi- Cosa significa che allora possiamo falcidiare e distruggere ogni sorta di diritto nel campo del lavoro dipendente ? Nonostante la crisi economica e la disoccupazione giovanile, riteniamo che non esista un buon motivo per non difendere l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori o per non chiedere che non siano abolite o modificate le tutele per i lavoratori come invece vorrebbe fare dietro una parvenza tecnica questo Governo”.

“Speriamo che il PD, almeno quella parte che vuol tenere la schiena dritta di fronte al ricatto ‘o votate o tutti a casa’, sappia opporsi tenacemente al provvedimento del Governo: sicuramente non ci siamo sorpresi di non trovare tra questi il Sindaco Renzi, ma ormai chi lo conosce a livello locale, sa bene che preferisce sposare e condividere con il centro-destra le idee e le politiche sul lavoro, prendendo sempre più le distanze dai sindacati e dai lavoratori. Non è che vorrebbe l’abolizione completa dell’articolo 18, che comunque attualmente rimarrà per i dipendenti pubblici, per mandare a casa chi non gli è simpatico in Comune e sostituirlo con dipendenti a chiamata, come ha già fatto in questi anni, e procedendo con ulteriori e più drastiche esternalizzazioni dei servizi ?”.

“La manifestazione di ieri promossa da diverse forze sociali, politiche e da singoli fiorentini è solo un primo atto di protesta contro le politiche e al modello economico e sociale liberista del Governo Monti e all’attacco epocale ai diritti dei lavoratori in Italia. – conclude Grassi – A questo proposito non possiamo che sostenere e dare il nostro appoggio a qualsiasi iniziativa che verrà promossa nell’ottica di opporsi a questo provvedimento sbagliato e dannoso per i lavoratori italiani.”

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