Censimento, i rilevatori scendono in piazza a Firenze

L'Italia che verrà, è forse già arrivata e si trova sotto Palazzo Vecchio per protestare.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 febbraio 2012 15:29
Censimento, i rilevatori scendono in piazza a Firenze

"Assunzioni fantasiose, compensi rimandati a data da destinarsi, cottimo selvaggio, prestazioni non pagate, lavoro gratuito, disorganizzazione massima, formazione obbligatoria a carico dei lavoratori" questo raccontano i rilevatori che sono sul piede di guerra. Questo è il censimento 2012 per 370 rilevatori e coordinatori fiorentini, dipendenti comunali, semplici lavoratori, disoccupati, studenti, precari, giovani e meno giovani che hanno deciso di ribellarsi alle condizioni lavorative cui sarebbero stati costretti dal Comune di Firenze. "Il 15 febbraio 2012 , dopo mesi di lavoro non retribuito, ci siamo riuniti in assemblea presso il Polo di Scienze Sociali di viale Guidoni, ospitati da studenti solidali, per discutere delle nostre condizioni ed organizzare la nostra lotta.

Le pretese: - essere pagati in tempi brevi per il lavoro che abbiamo svolto (e non nel 2013), avendo il comune già ricevuto una cospicua parte del contributo ISTAT per la rilevazione; - un salario commisurato alle effettive mansioni svolte e che tenga conto del tempo di lavoro effettivamente impiegato nella rilevazione; - che il lavoro dei dipendenti comunali impiegati nelle operazioni venga retribuito come lavoro straordinario secondo il CCNL di categoria, senza che il Comune si inventi tanto fantasiose quanto illegittime forme contrattuali, attraverso le quali si rischia oltretutto di annullare il compenso finale; - il pagamento del o dei giorni di formazione obbligatoria, la quale peraltro è risultata del tutto insufficiente ad affrontare le mansioni attribuiteci; - tempestiva informazione riguardo i fondi ricevuti dall'ISTAT, la rendicontazione delle spese effettuate dal Comune, l'effettivo impiego di questi fondi nel pagamento dei lavoratori, la retribuzione del personale impiegato nei Centri di Raccolta Comunali , la retribuzione che dirigenti e funzionari percepiscono per il Censimento; - l'annullamento degli attuali contratti di lavoro e la formulazione di un nuovo contratto che garantisca i precedenti punti; - l'immediata apertura di un tavolo di trattativa.

Oltre a questo segnaliamo l'altissimo numero di rinunce all'incarico, evidentemente troppo poco remunerato, e l'alta disorganizzazione che regna a tutti i livelli di rilevazione, le cui ricadute negative vengono, come al solito, sopportate solo dai lavoratori. Se non verranno ascoltate le richieste dei lavoratori e quest’attività rimarrà immodificata rispetto a come è stata organizzata dall’Amministrazione guidata da Renzi - conclude una nota dell'Assemblea dei rilevatori e dei coordinatori del Comune di Firenze - l'Italia che verrà sarà sicuramente un'Italia più povera, più ignorante e più precaria".

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