Prato: un milione di tasse non pagate, scatta la fase di riscossione

Sequestrate due ditte di confezioni gestite da cittadini cinesi. All'interno erano presenti 850 capi appesi già pronti per la consegna. Presenti anche due clandestini. Sequestrati 6 automezzi, pignoramenti in 3 magazzini, riscossi 70mila euro

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 gennaio 2012 14:58
Prato: un milione di tasse non pagate, scatta la fase di riscossione

Non si ferma l'attività della Squadra Interforze composta da Carabinieri, Polizia Municipale, Nucleo Ispettivo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, personale INPS e INAIL e ASL 4 di Prato, Unità Funzionale Prevenzione Igiene Sicurezza dei Luoghi di Lavoro, che ieri mattina ha ispezionato nella zona del Pino due capannoni affittati ad altrettante ditte di confezione di capi di abbigliamento conto terzi gestite da due imprenditrici di origine cinese: X.A. di anni 45 e Y.X. di anni 41. In entrambi i capannoni erano presenti vani dormitorio e cucine attrezzate in condizioni di degrado, non igieniche ed insalubrità per gli occupanti anche per la presenza di bombole di gpl affidate ad una ditta specializzata per la messa in sicurezza.

Sia i fabbricati che gli strumenti di lavoro sono stati sequestrati. All'interno di uno dei due capannoni in cui erano presenti 850 capi appesi già pronti per la consegna, il Nucleo Carabinieri dell'Ispettorato del Lavoro ha accertato la presenza anche di tre lavoratori irregolari dal punto di vista assicurativo e previdenziale dei quali due clandestini. Quest'ultimi sono stati accompagnati presso gli uffici per le successive procedure di identificazione e espulsione. "Con l'operazione messa a segno ieri in tre aziende del Macrolotto uno da Polizia Municipale ed Equitalia si è fatto un ulteriore importante passo in avanti nel contrasto al sistema organizzato di illegalità del distretto parallelo".

Non usa mezzi termini l'assessore alla Sicurezza, Aldo Milone, commentando il sequestro di 6 automezzi, tra cui una lussuosa Bmw serie 6 coupé, i pignoramenti nei magazzini delle tre ditte coinvolte e la riscossione in via esecutiva di 70mila euro. L'evasione accertata era infatti di un milione di euro. "La giunta Cenni - ho chiosato Milone - mantiene le promesse con la città e i dati dimostrano come siano aumentati in misura esponenziale non solo i controlli ma anche i risultati in termini economici per le casse pubbliche.

Chi non ha mai pagato un euro di tasse finalmente deve pagare. L'evasione fiscale e contributiva che ha dilagato per anni nel distretto parallelo, grazie a un sistema organizzato di illegalità, sta subendo una battuta d'arresto e la registrerà sempre di più. Dopo i controlli e gli accertamenti si è infatti aperta la fase della riscossione dei tributi dovuti da chi ha evaso le tasse e commesso illeciti di natura tributaria". All'operazione hanno partecipato, sotto l'aspetto informativo, anche Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate.

"E' fondamentale - ha concluso l'assessore - l'alto grado di professionalità espressa da tutti gli attori in campo che dimostrano come un'accresciuta qualità dei rapporti di collaborazione interistituzionale sia essenziale per la buona riuscita di queste operazioni congiunte che, sono certo, continueranno aumentando nel numero e nell'intensità del risultato".

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