Domenica in agriturismo, porte aperte in tutta la Toscana

Il 17 aprile ci sarà la 5ª Giornata nazionale dell’agriturismo. La vacanza in campagna diventa “speciale”.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 aprile 2011 17:50
Domenica in agriturismo, porte aperte in tutta la Toscana

Firenze - L’agriturismo fa festa. Domenica 17 aprile si terrà in gran parte della Toscana la “5ª Giornata nazionale dell’agriturismo”, l’iniziativa con cui le strutture ricettive di Turismo Verde Toscana (l’associazione agrituristica della Cia-Confederazione italiana agricoltori) organizzano su tutto il territorio italiano delle aperture speciali per far meglio conoscere ed apprezzare l’ospitalità, le attività, le produzioni enogastronomiche locali. Il titolo scelto per l’edizione 2011 è “Agriturismo: in scena con tutti i sensi…”: uno slogan che pone l’accento sui tanti servizi offerti dalla vacanza in campagna, in grado di soddisfare vista, udito, tatto, gusto e olfatto.

Grande festa nella campagna di Lucca all’agriturismo Podere La Rosa; al Podere Cappella a San Gimignano (Si) e alla Fattoria Rancaccio, a Pieve a Ranco (Ar). Eccezionale iniziativa in provincia di Grosseto dove la Giornata dell’agriturismo interesserà ben 101 aziende agricole (www.agriturismoverde.com). Le proposte della Giornata nazionale dell’agriturismo, vanno dalla riscoperta di menù tipici della cucina contadina a degustazioni guidate di prodotti locali, dal vino ai salumi e formaggi.

Come nelle edizioni precedenti, spiega Turismo Verde-Cia Toscana, sono alcune centinaia in tutta la regione le aziende agricole che hanno aderito all’iniziativa e che hanno organizzato quel “qualcosa” in più rispetto alla “semplice” ospitalità e ristorazione, che permette una fruizione dei diversi territori regionali non più “omologata” e distratta. Intanto è trascorso un anno dalla modifica della legge regionale sull’agriturismo. Per Cia Toscana – Turismo Verde è necessario completare la semplificazione burocratica degli agriturismo toscani con la partecipazione di tutti i soggetti, pubblici e privati.

E poi definire una volta per tutte, senza equivoci, l’uso dei prodotti, la regole di macellazione aziendale, la regolamentazione di fattorie didattiche e sociali, nonché il regolamento sulle piscine. Dallo scorso anno non pochi aspetti sono cambiati nel rapporto amministrativo con le istituzioni da parte delle imprese agricole che svolgono attività agrituristica – sottolinea la Cia Toscana -. Ci sono elementi di interesse, così come delle zone che sono rimaste in ombra e sulle quali è necessario l’adeguato intervento della Regione.

La modifica più qualificante dell’attuale assetto legislativo – secondo Cia Toscana – è il passaggio dall’autorizzazione comunale al regime autocertificativo delle aziende con la presentazione di relazione e DIA Agrituristica in autocertificazione. Novità che velocizza i tempi burocratici ma aumenta la responsabilità dell’imprenditore.

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