Cascina: domani, sabato 5 giugno, Benni racconta Nabokov con “Danzando Lolita”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 giugno 2004 12:42
Cascina: domani, sabato 5 giugno, Benni racconta Nabokov con “Danzando Lolita”

Penultimo giorno domani, a Cascina, per il Metamorfosi Festival. La Città del Teatro ospiterà per l’occasione un insolito Stefano Benni con il suo omaggio a Nabokov “Danzando Lolita” e poi il “Fool Lear” di Alessandro Garzella, rivisitazione del King Lear di Shakespeare.
La quinta giornata del festival si aprirà, alle 17.30, con la performance “Gabbie” che Fabrizio Cassanelli e Alessandro Garzella hanno realizzato insieme ad alcuni pazienti della Asl 5 di San Frediano a Settimo.

Uno spettacolo che continua la ricerca, avviata con Crazy Shakesperare, sulla relazione tra l’espressione dei sintomi psicotici e la creazione artistica.
Figure umane in gabbie che giocano con i drammi e le prigionie dei mortali. Chi sono? Angeli o diavoli, innocenti o colpevoli, savi o folli? Tutte queste cose assieme, confuse, fino a rendersi irriconoscibili, completamente persi dentro l’inferno dell’omologazione. Incapaci di attribuirsi l’incolpevolezza dei puri e le responsabilità dei corrotti.

Imprigionati nel recinto effimero di libertà contraffatte, di democrazie coloniali, di felicità sanguinarie e dolenti.
Alle ore 21, nella Sala Piccola del Politeama, andrà in scena “Danzando Lolita”. Stefano Benni, insieme a Paolo Damiani e a Giorgio Rossi, esaltano in questo spettacolo il testo di Nabokov, suonandone le corde più universali, più attenti agli atti dell'amore che al suo squisito feticcio. Ci raccontano l'amore che abbatte le diversità e i pregiudizi, tessendo un alto e schietto elogio degli amori impossibili.

Benni, per farlo, ha scelto otto brani della Lolita di Nabokov, aggregandoli con suoi brevi raccordi. E mentre lui recita, esplodono le note del contrabbasso di Paolo Damiani ed i movimenti di Giorgio Rossi innalzano nello spazio i frammenti di un parallelo e impronunciabile discorso amoroso. In scena con loro Achille Succi al sax e ai clarinetti, Alessandro Gwis alle tastiere e al pianoforte e i danzatori Aline Nari e Silvia Bugno.
A seguire, alle ore 22.30, il “Fool Lear” di Alessandro Garzella, che rivisita al “King Lear” di Shakespeare, contaminandolo con le musiche originali di Dimitri Espinoza eseguite dal vivo con il Dinamitri Jazz Folklore.

Garzella prosegue così il suo personalissimo percorso attraverso il mondo di Shakespeare, dopo il precedente di Crazy Shakespeare. In Fool Lear ogni aspetto di questo classico viene esasperato: l’illusione d’onnipotenza del protagonista viene incarnato dall’alterità di un attore di origine albanese; il mondo d’invidia e rivalità intorno a Lear viene compresso in presenze esclusivamente femminili; la crisi simmetrica di distruzione e contaminazione viene affidata al contrappunto di parola e musica.
Durante la giornata (ore 11 e ore 17) si terrà “L’incontro internazionale dei centri culturali”, per uno scambio di conoscenze tra esperienze artistiche di centri dello spettacolo e contesti multidisciplinari con caratteristiche e vocazioni comuni.

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