Variante fast fast fast, c'è l'ok del Consiglio Comunale per il nuovo stadio

Sì alla procedura semplificata per la realizzazione dell'impianto della Fiorentina nell'area Mercafir. Giuliani, vicepresidente del Consiglio Comunale: "Buon compleanno Rocco Commisso". Le opposizioni continuano la polemica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 novembre 2019 14:03
Variante fast fast fast, c'è l'ok del Consiglio Comunale per il nuovo stadio

Via libera del Consiglio comunale alla variante semplificata per la realizzazione del nuovo stadio e del nuovo mercato ortofrutticolo nell’area Mercafir. La variante, presentata dall’assessore all’Urbanistica Cecilia Del Re, è stata adottata oggi dall’assemblea di Palazzo Vecchio dopo l’ok della giunta del 5 novembre scorso e i passaggi nelle commissioni. Una variante fast fast fast, per usare la terminologia di Rocco Commisso che nelle settimane scorse ha più volte auspicato procedura rapidi per il nuovo stadio a Firenze. Altrimenti, c'è Campi pronta.

“Andiamo avanti nel rispetto dei tempi con il percorso verso il nuovo stadio e il nuovo mercato ortofrutticolo nell’area Mercafir - ha detto l’assessore Del Re -. La variante semplificata adottata oggi, a 20 giorni dall’adozione in giunta, non muta la destinazione dell’area: nel Ruc vigente, infatti, è già prevista in quell’area la realizzazione del nuovo Cap e del nuovo stadio, ma muta alcune condizioni per la loro realizzazione. Grazie al procedimento semplificato - ha proseguito l’assessore - sarà possibile ridurre i tempi della procedura, dimezzando i termini per le osservazioni che saranno di 30 giorni anziché 60”.

Il 14 ottobre scorso la giunta aveva ribadito l’interesse alla realizzazione del nuovo stadio confermando interamente la previsione urbanistica vigente e ritenendo necessaria l’attivazione di una variante per specificare indirizzi e precisare alcuni aspetti. La proposta di modifica è già stata oggetto della verifica semplificata a Vas: il 29 ottobre scorso la giunta, autorità competente Vas, ha escluso la variante dalla valutazione ambientale strategica. La variante adottata oggi specifica quattro punti: l’aspetto patrimoniale dello stadio, la modalità attuativa del comparto nord, l’attribuzione della capacità edificatoria e delle relative destinazioni d’uso a ciascun comparto e le condizioni di accessibilità dell’area: tutti aspetti che precisano il contenuto della previsione vigente senza alterarlo né in termini di localizzazione né di dimensioni.

Il primo punto riguarda la condizione patrimoniale dello stadio. Nella previsione 2012/2015 lo stadio era inteso come opera pubblica realizzata dal privato attraverso la finanza di progetto: dopo la durata della concessione sarebbe quindi tornato nella disponibilità del Comune. Oggi l’ipotesi di realizzare uno stadio di proprietà privata (seppure di interesse pubblico, mantenendo inalterata la dimensione delle strutture private) è considerata la soluzione migliore per accelerare i tempi di realizzazione e non impegnare risorse dell’Amministrazione nella futura manutenzione dell’impianto.

La variante tratta quindi questo aspetto inserendo nelle previsioni per il comparto sud la possibilità che l’impianto sportivo possa essere realizzato e mantenuto da operatore privato su terreno acquisito in proprietà. Il secondo punto riguarda la modalità di riorganizzazione della Mercafir prevedendo che lo spostamento e la riorganizzazione dell’area mercatale (comparto nord) siano “condizione necessaria per permettere l’avvio dell’esecuzione dello stadio”: per garantire la dismissione e demolizione dei capannoni attualmente presenti sull’area che sarà occupata dallo stadio, mantenendo al tempo stesso attive le attività che si svolgono, si procederà con l’approvazione di un progetto di opera pubblica, anziché del piano di recupero oggi previsto nella scheda norma.

Si ritiene infatti che la proprietà pubblica dell’area, l’autonomia funzionale e infrastrutturale, l’unitarietà delle attività che si svolgono nel comparto nord, siano elementi che non richiedano un ulteriore livello di progettazione urbanistica oltre al progetto di opera pubblica, sufficiente a garantire il corretto insediamento del comparto agro-alimentare. Ciò permetterà in tempi relativamente brevi di avviare le demolizioni, l’organizzazione logistica transitoria e la ricostruzione per stralci.

Il terzo punto riguarda la necessità di ridefinire la suddivisione fra comparto nord e sud della superficie utile lorda per destinazione d’uso. Nel dettaglio, la nuova scheda prevede: per il comparto nord (Cap) una superficie di 30mila mq per l’insediamento del servizio mercatale; industriale e artigianale comprensiva delle attività commerciali all’ingrosso e depositi 28.500 mq; commerciale relativa alle medie strutture di vendita 3mila mq; direzionale comprensiva delle attività private di servizio 4mila mq.

Per il comparto sud la realizzazione dello stadio; destinazione commerciale relativa alle medie strutture di vendita 18.300 mq; direzionale comprensiva delle attività private di servizio 8mila mq; turistico-ricettiva 4.200 mq. A ciascun comparto si applica la flessibilità del 20% della Sul complessiva. Il quarto punto della variante riguarda invece aspetti specifici indicati come condizione non più della realizzazione ma della messa in esercizio del nuovo stadio: si prevede infatti che la messa in esercizio dello stadio sia subordinata all’esecuzione delle opere infrastrutturali relative allo svincolo di Peretola e alla fermata Peretola del servizio ferroviario metropolitano.

Gli interessati potranno presentare osservazioni entro 30 giorni dalla pubblicazione della variante sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana.

GIULIANI. “Una delibera importante, quella votata dal Consiglio comunale di Firenze nel giorno del compleanno di Rocco Commisso, che tiene insieme le aspettative dei tifosi e della città, a tutela dell'esistente.

A Campo di Marte – precisa la vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani – la cittadella dello sport deve rimanere viva e trovare nuove funzioni, fermo restando che è già stato deliberato anche l'ampliamento dei campini per gli allenamenti.

Nuove opportunità per la città e tutela dei residenti che devono essere al centro del lavoro dell'amministrazione, sia durante gli eventi sportivi che quelli culturali.

Oggi – conclude la vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani – è stato messo a punto un tassello importante che guarda al futuro della nostra squadra tenendo insieme tutte le opzioni possibili a tutela dello stadio Artemio Franchi”.

DRAGHI. "Oggi mentre si votava la variante urbanistica dell'area Mercafir, in vista della costruzione del nuovo stadio della Fiorentina, ho presentato alcuni atti che ponevano attenzione sulla ridestinazione del vecchio Artemio Franchi - dichiara il capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi - affinché non diventi l'ennesima cattedrale nel deserto e una raccomandazione a valutare l'impatto sul traffico del nuovo stadio in zona Novoli; l'area della Mercafir sarà in grado di sopportare le partite serali di campionato e mi auguro di coppa? Il partito democratico al governo della città ha realizzato una tramvia che non passa di fronte allo stadio e ha promesso una stazione ferroviaria che sarà costruita alle "calende greche" cioè chissà quando.

È naturale pensare che i veicoli dei tifosi all'uscita di una partita serale vadano ad incrociarsi con i camion che vanno a scaricare alla Mercafir".

"Nardella – conclude l'esponente di destra – dopo che si è fatto abbindolare dai fratelli Della Valle per anni, ha strumentalizzato e preso in giro Firenze e i fiorentini; la giunta non ha una rotta chiara ma naviga a vista. In questo caso la politica faccia un passo indietro e lasci decidere a Commisso dove fare lo stadio, sia messo in condizione di non scappare a Campi Bisenzio e il Comune pensi alle soluzioni conseguenti".

SINISTRA PROGETTO COMUNE. Queste le dichiarazioni di Antonella Bundu e Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune):

"Dopo aver sentito il Presidente del quartiere 2 dare ragione a Palagi (https://www.comune.fi.it/comunicati-stampa/stadio-antonella-bundu-e-dmitrij-palagi-sinistra-progetto-comune-il-presidente), ci siamo visti bocciare due ordini del giorno sintetici e non polemici, che sotto proponiamo. Probabilmente la fame o il caos interno al Partito Democratico (e a Italia Viva) hanno spinto il comportamento di chi ha votato contro, senza intervenire.

Nessun dibattito è stato possibile. Ascoltata la proposta, si vota contro. Punto... E se questo è l'atteggiamento politico con cui si vuole rassicurare il Quartiere 2... In più abbiamo ascoltato la surreale posizione secondo cui tutte le posizioni avrebbero ragione (Pierguidi, Nardella, Pessina... ci mancava solo Fossi). Il caos imperversa, la nuova proprietà della Fiorentina non può dormire sonni tranquilli".

Primo testo dell'ordine del giorno

«Si invita l'Amministrazione a promuovere un progetto chiaro per lo stadio Artemio Franchi in contemporanea con la realizzazione del nuovo stadio nella zona di Novoli».

Secondo ordine del giorno

«Si invita il Sindaco promuovere in Città Metropolitana un confronto sul tema dello stadio della ACF Fiorentina».

DUE ORDINI DEL GIORNO PD. Mantenere e valorizzare le attuali strutture pubbliche sportive e culturali presenti nell’area Mercafir, approfondire le scelte infrastrutturali connesse con la realizzazione del comparto per garantire il mantenimento e auspicabilmente il miglioramento della mobilità della zona circostante. Avvalersi di contributi di idee o progettuali di livello nazionale e internazionale nella definizione delle nuove funzioni dello stadio Artemio Franchi; attivarsi nei confronti del Ministero della Cultura (MIBACT) affinché siano individuate le risorse per la manutenzione e il restauro; predisporre nuovi provvedimenti per migliorare la mobilità nell'area soprattutto in concomitanza di eventi.

Sono gli impegni a cui invitano l’amministrazione comunale due ordini del giorno collegati alla delibera su centro alimentare polivalente e nuovo stadio, approvati nella seduta odierna del Consiglio comunale, primi firmatari rispettivamente il consigliere comunale Pd e presidente commissione Urbanistica Renzo Pampaloni e la consigliera comunale Pd Francesca Calì.

“L’ordine del giorno recepisce le osservazioni del quartiere 5 e tiene di conto della presenza di strutture importanti all’interno dell’area Mercafir che in questo percorso di sviluppo dovranno non solo essere mantenute ma valorizzate, tra queste gli impianti sportivi e la Biblioteca Buonarroti. - ha spiegato Pampaloni – Nello stesso tempo ricordiamo che la messa in esercizio del nuovo stadio è subordinata alla realizzazione di opere infrastrutturali fondamentali per il quartiere, quali il nuovo svincolo di Peretola e la fermata Peretola-Guidoni del servizio metropolitano ferroviario su cui abbiamo chiesto di essere puntualmente informati.

Il riassetto complessivo dell’area Mercafir previsto con la variante urbanistica diventa l’opportunità quindi per valorizzare le tante funzioni pubbliche sportive e culturali già presenti e proseguire nell’efficientamento della mobilità della zona”.“L’ordine del giorno recepisce le osservazioni del quartiere 2 e rimarca la necessità di garantire al Franchi destinazione e funzioni certe che dovranno essere definite e verificate nell'ambito del percorso partecipativo che sarà avviato nei prossimi mesi con il nuovo regolamento urbanistico.

- ha spiegato la consigliera Calì –Per evitare che questa struttura importante sia destinata all’usura del tempo riteniamo siano necessarie adeguate risorse pubbliche, anche da parte del ministero della Cultura. Abbiamo infine raccolto l’esigenza del quartiere di avere provvedimenti più incisivi sulla mobilità intorno al Franchi, per assicurare una più ordinata fruibilità dell'impianto e una migliore qualità della vita quotidiana dei residenti nei giorni in cui si svolgono i principali eventi sportivi”.

In evidenza