Valjean, non solo I Miserabili nel Musical di qualità

Liberamente ispirato a Les Misérables di Victor Hugo unica data a Firenze dopo l'apparizione al Teatro Lumière che ha visto entusiasta il direttore Predieri nella scorsa stagione

Antonio
Antonio Lenoci
06 novembre 2014 14:48
Valjean, non solo I Miserabili nel Musical di qualità

Valjean è stato definito uno spettacolo "Genuino" dal regista Fulvio Crivello che al Teatro Verdi di Firenze offre qualche anticipazione dell'unica data fiorentina fissata per il 14 novembre al Teatro Puccini: "Ho voluto esprimere tutte le sfaccettature del protagonista, perché è di lui che vogliamo parlare, è lui che ho voluto raccontare fin dal primo momento, la sua condizione di uomo che si mette in gioco per cambiare le cose. Non sono I miserabili, è Valjean". Totalmente originale, forgiato sullo stile delle produzioni “off” internazionali (Broadway, West End, Avignone), ha stupito pubblico e critica nelle sue prime repliche in tutta Italia. Lo spettatore è fin dalle prime battute trasportato indietro di due secoli, in un'atmosfera emozionante e intensa.

Sono 6 gli attori che si alternano sul palco ed interpretano 29 personaggi, più un pianoforte: tutto dal vivo per raccontare la storia dell'ex forzato Jean Valjean e della lotta all'ultimo respiro per cambiare il proprio destino."Sono 6 ma io resto sempre Valjean - spiega Fabrizio Rizzolo, il protagonista - quindi sono 5 che interpretano 28 personaggi e la loro bravura si vede tutta. Abbiamo scelto di andare rigorosamente "in diretta" ovvero non utilizzare nessuna apparecchiatura per fonti pre-registrate, anche le voci fuori campo sono effettivamente tali, nel senso che arrivano direttamente da dietro le quinte".  Gli attori/cantanti ruotano intorno ad una struttura minimale eppure bastevole in cui il pubblico viene rapito nonostanze gli spazi non siano quelli del grande Musical.

La scenografia è il carro di Valjean, sul quale tutta la storia e tutta la sua vita vengono trasportate. Gli interpreti cambiano, si trasformano si vestono e svestono continuamente i panni e la scena che diventa carcere, telaio, arredamento, barricata.

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