Vaccinazione antinfluenzale ai nastri di partenza

Il 5 ottobre i vaccini saranno distribuiti alle farmacie, i medici e i pediatri di famiglia li possono già prenotare, il 12 ottobre via libera con le nuove regole. Gelli (Fondazione Italia in Salute): “Serve un adeguato approvvigionamento”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 ottobre 2020 18:21
Vaccinazione antinfluenzale ai nastri di partenza

La campagna di vaccinazione antinfluenzale è pronta a partire. I medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta possono già prenotare i vaccini che arriveranno nelle farmacie lunedì prossimo, 5 ottobre. L' ordine di priorità con cui effettuare le vaccinazioni è previsto dalla Circolare del Ministero della Salute: solo successivamente alla vaccinazione delle categorie a rischio potrà essere offerta gratuitamente la vaccinazione ai soggetti nella fascia di età 60-65 anni e 6 mesi-6 anni.

"Dal Parlamento è arrivato un bel messaggio. Mai come quest'anno, a causa dell'epidemia di Covid-19 che è tornerà a farsi sentire prepotentemente in tutta Europa, sarà di fondamentale importanza il ricorso al vaccino antinfluenzale. Raggiungere un alto livello di copertura aiuterebbe non solo a proteggere l'intera comunità, ma anche a ridurre gli accessi inutili al pronto soccorso. Non possiamo permetterci di rischiare il collasso del Ssn in caso di una recrudescenza del Covid anche sul nostro territorio" Così Federico Gelli, presidente della Fondazione Italia in Salute, ha commentato l'approvazione di due mozioni, di maggioranza ed opposizione, da parte della Camera, con le quali si impegna il Governo ad un adeguato approvvigionamento di vaccino antinfluenzale e si propone una sua offerta attiva anche da parte di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta "L'auspicio è che siano gli stessi operatori sanitari i primi a dare il buon esempio ricorrendo alla vaccinazione, anche per evitare di diventare involontariamente dei vettori per le persone anziane e più fragili.

Particolare attenzione andrà poi posta nei confronti delle residenze per anziani già pesantemente colpite dall'epidemia nei mesi precedenti", conclude Gelli.

Perché fare il vaccino

Il Ministero della salute ha pubblicato una circolare con la quale ricorda che “dal momento che nella prossima stagione influenzale 2020-2021, non è esclusa una co-circolazione di virus influenzali e SARS-CoV-2, si sottolinea l’importanza della vaccinazione antinfluenzale, in particolare nelle persone ad alto rischio di tutte le età, per semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra COVID-19 e Influenza. Vaccinando contro l’influenza, inoltre, si riducono le complicanze da influenza nei soggetti a rischio e gli accessi al pronto soccorso”.

Quali vaccini

Anche quest'anno saranno disponibili due tipologie di vaccino antinfluenzale. Quello tetravalente da somministrare a tutte le persone che hanno tra 6 mesi e 64 anni d'età, appartenenti alle categorie a rischio e a tutti i soggetti tra i 65 e i 74 anni d'età. Il vaccino adiuvato sarà riservato a chi ha più di 75 anni. Si ricorda inoltre che, anche per questo anno, oltre alla vaccinazione antinfluenzale sarà possibile, ed auspicabile, effettuare la vaccinazione antipneumococcica. Anche questa sarà eseguita ai pazienti appartenenti alle categorie a rischio come di consueto, ai quali dovrà essere aggiunto il gruppo dei nati nel 1955.

Come fare il vaccino

Il cittadino deve rivolgersi al proprio medico di medicina generale oppure al pediatra di libera scelta. I medici ritireranno le dosi di vaccino loro attribuite direttamente presso le farmacie pubbliche e private.

Quando fare il vaccino

I cittadini, rivolgendosi al proprio medico di medicina generale o al pediatra di famiglia, saranno informati sulle modalità ed i tempi di erogazione della vaccinazione.

Le categorie a rischio

Sono le donne che, all’inizio della stagione epidemica si trovano in gravidanza e nel periodo “postpartum”. Ci sono poi le persone in età compresa tra 6 mesi e 65 anni affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza. L'elenco dettagliato può essere letto sul sito del Ministero della salute. Ci sono infine le categorie lavoratori socialmente utili: medici e personale sanitario di assistenza in strutture che, attraverso le loro attività, sono in grado di trasmettere l'influenza a chi è ad alto rischio di complicanze influenzali (RSA, strutture sanitarie...); personale degli asili nido e scuole di ogni ordine e grado; forze di polizia; vigili del fuoco; allevatori, addetti al trasporto di animali vivi, macellatori, veterinari pubblici e libero-professionisti; donatori di sangue.

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