Vaccini obbligatori: domande e risposte

Esperti e specialisti a disposizione delle famiglie sul tema. Interrogazione del Vicepresidente della Commissione sanità Mugnai (FI): «Perché la normativa non è stata varata in tempi utili per tutte le istituzioni?». Toccafondi: "Aiutano singoli e collettività". Dallai (Pd): “Giusta la proposta di legge regionale, no alle strumentalizzazioni”. Gelli (Pd): “Radiazione per i medici che li sconsigliano”. Domani incontro pubblico a Greve in Chianti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 gennaio 2017 11:53
Vaccini obbligatori: domande e risposte

La giunta regionale ha varato nei giorni scorsi la propria proposta di legge sull’obbligatorietà delle vaccinazioni in vista dell’accesso ad asili e scuole d’infanzia. Il testo deve affrontare tutto un iter che, prima dell’approdo nell’aula del Consiglio regionale, lo vedrà passare al vaglio della Commissione sanità. Intanto, entro il 31 gennaio i Comuni debbano definire e pubblicare i criteri di accesso agli asili nido e alle scuole d’infanzia.

«E’ incredibile», scuote il capo il Vicepresidente della Commissione sanità in Consiglio regionale Stefano Mugnai (capogruppo di Forza Italia). «Questa giunta legifera per spot e annunci ma non tiene in alcun conto tempi e scadenze interistituzionali. Che non è burocrazia – specifica – ma roba che impatta direttamente sulla vita di tante famiglie». Per chiedere alla giunta regionale come mai non abbia tenuto conto delle varie scadenze e degli adempimenti degli enti locali, Mugnai ha depositato un’interrogazione specifica: «La Giunta regionale – vi si legge – ha pubblicato la proposta di legge n.27 del 24-01-2017 (Disposizioni in merito alle vaccinazioni per i minori di età) che rende obbligatoria la vaccinazione per l’accesso dei bambini agli asili nido e alle scuole materne.

Entro gennaio i Comuni devono pubblicare i criteri di accesso ai nidi e alle scuole dell'infanzia. L’approvazione della legge si avrà soltanto dopo il necessario passaggio di analisi e approfondimento della Commissione consiliare competente e poi del Consiglio regionale». «Considerato quindi – prosegue l’atto – il ritardo con cui, rispetto ad annunci e proclami, è stata pubblicata, ma di fatto non ancora trasmessa al Consiglio regionale per l’inizio dell’iter di approvazione, per gli Enti Locali si stanno creando degli ulteriori rallentamenti “tecnici” nell’approvazione dei criteri di accesso agli asili e alle scuole materne ovvero evidenti disservizi per le famiglie». Da qui il quesito: «Perché l’iniziativa legislativa non è stata presa per tempo rispetto alle scadenze degli adempimenti degli Enti Locali?».

"I vaccini aiutano, bene proposta di Regione Toscana su obbligatorietà vaccinazioni per iscrizione asili nido. Sbaglia e molto, chi si dichiara contrario con la motivazione del concetto di "libertà di scelta", questo è un grande concetto utilizzato spesso in politica da chi non ha le idee chiare e non si vuole assumere mai delle responsabilità. Il tema delle vaccinazioni riguarda la persona ma anche la collettività, incide sul singolo e sul benessere di tutti, in particolare sulla salute dei singoli bambini, dell'intera classe e di tutta la scuola".

Lo dichiara in una nota Gabriele Toccafondi, Sottosegretario al MIUR e Responsabile NCD-Area Popolare Toscana, in merito alla proposta di legge della Regione Toscana sul vaccino obbligatorio per i bambini.  "Il Ministro Lorenzin -continua Toccafondi - ha più volte ricordato che dopo decenni e decenni, le percentuali di vaccinazioni stanno pericolosamente scendendo anche in Toscana. Il piano nazionale di vaccinazioni è una battaglia culturale e di sanità pubblica che questo Governo ha da poco varato e finanziato.

Dobbiamo sconfiggere un tabù e un pregiudizio totalmente antiscientifico nei confronti dei vaccini, che ha portato molte famiglie in questi anni a rinunciare ai vaccini alcuni dei quali salvano la vita. La proposta in esame al consiglio regionale inverte la rotta, peccato che qualcuno mantenga vivi tabù e pregiudizi dietro il concetto di "libertà di scelta".

“Sui vaccini non sono ammesse strumentalizzazioni, la delicatezza del tema impone la massima serietà, anche da parte di forze politiche che hanno fatto del populismo la loro bandiera. La Regione Toscana sta lavorando molto bene per diffondere una corretta cultura vaccinale perché, è fondamentale ribadirlo, per alcune malattie il vaccino è l’unico strumento di immunizzazione. L’accusa di “paternalismo decisionista” rivolta a Stefania Saccardi è ridicola, tanto più che la proposta di legge dell’assessore regionale alla sanità non obbliga alla vaccinazione collettiva, ma introduce un sistema di regole indispensabile per vivere in comunità”.

Il deputato del Partito democratico Luigi Dallai interviene così in merito agli attacchi del Movimento 5 stelle sulla proposta di legge sui vaccini che sarà discussa dalla giunta regionale nei prossimi giorni. “Ritengo giusto – prosegue Dallai - che ci sia un’assunzione di responsabilità da parte di quei genitori che scelgono di iscrivere i propri bambini agli asilo nido, alle scuole materne e alle comunità infantili. La salute di tutti i bambini è l’obiettivo fondamentale. Il calo delle vaccinazioni registrato in Toscana è preoccupante e fa bene la Regione a intervenire per invertire questo trend.

La polemica sui rapporti tra Regione e multinazionali lascia il tempo che trova. Spiace che siano rappresentati istituzionali a farla”.

“Vaccinare i bambini vuol dire proteggerli da tutte quelle malattie che possiamo dire di aver drasticamente ridotto negli ultimi decenni proprio grazie ai vaccini. E’ la stessa Oms a ricordare come ogni anno, proprio grazie ai vaccini, si riescano ad evitare 2,5 mln di morti. Solo quelle contro il morbillo hanno salvato ben 20 mln di bambini tra il 2000 ed il 2015. Nonostante ciò, purtroppo ancora oggi muoiono ogni giorno 400 bambini nel mondo per complicanze dovute al morbillo -ricorda deputato e responsabile sanità del Pd, Federico Gelli- Nel solo 2015 a causa di questa malattia hanno perso la vita complessivamente 134mila bambini”. “Per questo - aggiunge - di fronte ad un quadro che negli ultimi anni ha visto un calo progressivo delle vaccinazioni, dobbiamo intervenire con decisione per impedire il nascere di nuovi pericolosi focolai.

Negli ultimi 2-3 anni, infatti, sono in calo sia i livelli di copertura per i vaccini obbligatori, scesi al 93,5%, sia quelli raccomandati, come ad esempio il vaccino influenzale per gli anziani che raggiunge appena il 50% delle coperture. Molto preoccupante il dato che fa registrare il morbillo con un tasso di vaccinazione che si ferma all’85%. Dobbiamo ricordare che la cosiddetta immunità di gregge non è garantita con tassi di copertura vaccinale inferiori al 95%”. “Il nuovo Piano nazionale vaccini interviene tempestivamente su questo problema e, grazie ad uno stanziamento di 100 mln per il 2017, 127 mln per il 2018, e 186 mln a decorrere dal 2019, garantisce la piena gratuità per tutte le vaccinazioni, sia quelle obbligatorie che quelle raccomandate.

A fronte di questo non ci sono più scuse per non farvi ricorso. Sento quindi di dover ancora una volta ribadire la mia proposta di radiare dall’Albo quei medici che, consigliando di non vaccinarsi, commettono una grave infrazione deontologica. Una posizione questa – conclude Gelli – sostenuta nei mesi scorsi anche dalla Fnomceo”.

Sono contrario sinceramente perché non è tramite l’obbligatorietà che si vanno ad affrontare questi problemi, poi bisogna capire quali sono i problemi”. Così il sindaco di Livorno Filippo Nogarin intervistato giovedì da Simone Spetia su Radio 24 in merito all’obbligatorietà dei vaccini per recuperare il calo di bambini vaccinati. Nogarin ai microfoni di Radio 24 spiega: “Sono dell’idea che questo problema vada affrontato in modo chiaro, perché se si vuole recuperare quella percentuale (di bambini non vaccinati n.d.r.) lo si fa tramite una corretta informazione, non tramite l’obbligo per l’accesso agli asili o alle materne”. Alla domanda del giornalista se il sindaco abbia figli e siano vaccinati Nogarin risponde: “Io ho figli e non sono vaccinati secondo il criterio canonico, con tutta una serie di vaccinazioni fatte tutte insieme.

Il programma che sto seguendo è un programma secondo il quale per alcuni vaccini si ritarda la vaccinazione a periodi più opportuni, secondo quelli che sono studi moderni e accreditati. Quindi io non sono uno di quelli che sostiene che poi non bisogna vaccinare”. Nogarin quindi aggiunge nel corso dell’intervista a Radio 24: “ Non centra niente il mio punto vista perché poi si astrae il mio caso di genitore”. Ed al giornalista di Radio 24 che incalza chiedendogli se secondo lui i suoi figli entrerebbero alla materna con il programma che sta seguendo il sindaco di Livorno risponde: “Secondo me con i 13 vaccini no.

Se l’obbligo è dei 13 vaccini no”.

"Quello che hanno fatto i Cinquestelle a Livorno, dicendosi contrari all'obbligatorietà dei vaccini per i bambini, è una cosa demenziale. Un bambino non vaccinato, a scuola, rischia di far male anche agli altri bambini. Pensate se il M5S fosse al governo: il ministro della Sanità cosa farebbe, abolirebbe l'obbligo dei vaccini in tutta Italia? L'idea che si colpisca la salute dei bambini in questo modo mi pare una cosa gravissima". Così il deputato Pd Andrea Romano, oggi al programma di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora, condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari.

A Greve in Chianti un incontro formativo e informativo aperto alle famiglie sul tema della vaccinazione pediatrica. Vaccinarsi rappresenta una priorità in termini di sanità pubblica? Qual è l'impatto della malattia, quanta efficacia e sicurezza garantiscono i vaccini disponibili? Sono alcune delle domande alle quali un team di esperti e specialisti proverà a rispondere partendo dal presupposto che sulla scelta di procedere con la vaccinazione incidono due dimensioni, una individuale, l'altra legata alla popolazione.

L'incontro, promosso dal Comune di Greve in Chianti e organizzato dalle associazioni Vaccinar...sì, Io Vaccino, Federazione italiana medici Pediatri e Società italiana di Pediatria, si propone di offrire ai cittadini l'occasione di acquisire informazioni e conoscenze puntuali e dettagliate sull'argomento. All'incontro saranno presenti i medici Chiara Azzari che interverrà sul tema “Vaccinarsi: come, quando e perché”, Filippo Fagni con un contributo sul tema “Difendersi dalla disinformazione sui vaccini”, Stefano Zona che parlerà di malattie infettive e Giovanni Vitali Rosati che affronterà Il ruolo del pediatra nell'era del web 2.0. All'incontro, in programma domenica 29 gennaio alle ore 17 nella sala Margherita Hack, presso il Palazzo della Torre (viale Vanghetti) di Greve in Chianti, interverrà anche l'assessore regionale al diritto alla Salute alle Stefania Saccardi.

“La conoscenza puntuale delle informazioni inerenti la vaccinazione – dichiara il sindaco Paolo Sottani - se e come i minori debbano riceverla è alla base di una decisione consapevole da parte dei genitori. La scelta di vaccinarsi è personale ma la decisione ricade necessariamente su un'intera comunità, ognuno di noi dunque è tenuto ad informarsi attraverso un dialogo e un contatto diretto con i professionisti della salute. La comunicazione sull'argomento assume importanza cruciale e spiega le ragioni dell'incontro, specifico e aperto a tutti, che abbiamo messo in piedi nel corso del quale sottolineeremo anche il ruolo giocato in questo processo dal rapporto tra il pediatra e la famiglia”.

Ad introdurre l'iniziativa la pediatra di zona Angela Lombardini e il sindaco Paolo Sottani con il coordinamento di Alice Pignatti, presidente dell'associazione Io Vaccino.

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