Usura a Firenze: presto uno sportello comunale raccoglierà le denunce

Poi saranno inoltrate alle autorità competenti. Palazzo Vecchio in questo modo diventa "tutore" dei cittadini in difficoltà e seguirà i loro casi. Mozione della Lista Nardella approvata all'unanimità in Consiglio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 novembre 2019 11:35
Usura a Firenze: presto uno sportello comunale raccoglierà le denunce

Realizzare una campagna d'informazione anche attraverso la piattaforma digitale, sito e social del Comune; attuare percorsi di prevenzione all’usura e all’uso consapevole del denaro nei percorsi scolastici; promuovere e approfondire l’istituzione di uno sportello anti-usura per raccogliere denunce da inoltrare poi all'autorità giudiziaria; effettuare un’indagine più approfondita sul territorio fiorentino per prevenire il fenomeno, coinvolgendo anche le associazioni di categoria.

Sono gli impegni che chiede alla Giunta la mozione con oggetto proprio “La prevenzione dell’usura e l’educazione all’uso consapevole del denaro”, promossa da Mimma Dardano, Marco Del Panta e Maria Grazia Monti, consiglieri comunali Lista Nardella, approvata con voto unanime dal Consiglio comunale

“Non possiamo considerarci immuni da fenomeni come usura e infiltrazioni criminali anche in Toscana e nella nostra Firenze. - spiega la capogruppo Dardano – Sappiamo bene le dimensioni ingenti che ciò ha assunto nel nostro paese, è inevitabile quindi che anche le istituzioni siano coinvolte, sia da un punto di vista delle prevenzione, con campagne di informazione mirate, sia per quanto riguarda il contrasto, con la promozione di uno sportello ad hoc che possa raccogliere le denunce e poi inoltrarle alle autorità competenti, come chiediamo con la mozione. L’ultima indagine Irpet ci ha consegnato un quadro fatto di luci e ombre, che sicuramente non dobbiamo sottovalutare ma anzi ci fa capire quanto sia urgente studiare azioni sempre più incisive. Educare a un uso consapevole del denaro inoltre è un’altra strada da percorrere e si può fare coinvolgendo le istituzioni scolastiche con iniziative ad hoc per partire proprio dai più giovani”.

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