Uso del Taser a Firenze: perplessità sulla nuova arma a Palazzo Vecchio

La pistola elettrica in dotazione alle forze dell'ordine è stata usata per la prima volta in Italia, a Firenze

Antonio
Antonio Lenoci
17 settembre 2018 18:55
Uso del Taser a Firenze: perplessità sulla nuova arma a Palazzo Vecchio

 L'uso della nuova arma emerge oggi in Consiglio comunale a Firenze all'interno di una domanda rivolta all'assessore alla Polizia Municipale Federico Gianassi, da parte del consigliere PD Leonardo Bieber che si è detto "perplesso per l'utilizzo, seppur in via sperimentale, del taser da parte dei Carabinieri. Strumento che è stato usato proprio pochi giorni fa per la prima volta a Firenze per immobilizzare un giovane di 24 anni, completamente nudo ed in forte stato di agitazione".

 Il 4 settembre è stato firmato dal ministro Matteo Salvini il decreto per la sperimentazione del Taser, la pistola elettrica in dotazione a Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza.Sono 11 le città coinvolte: Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Palermo, Catania, Padova, Caserta, Reggio Emilia e Brindisi.Il Taser oltre agli Stati Uniti è in dotazione in circa 107 paesi, tra cui Canada, Brasile, Australia, Nuova Zelanda, Kenya e in Europa in Finlandia, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Grecia e Regno Unito.

 Dopo la fase sperimentale seguirà un disciplinare che un apposito gruppo interforze sta mettendo a punto e sulla base del quale saranno formate le forze dell’ordine coinvolte nella prima fase di utilizzo.

"Il Taser è un’arma di dissuasione non letale – ha detto il ministro Salvini – e il suo utilizzo è un importante deterrente soprattutto per gli operatori della sicurezza che pattugliano le strade e possono trovarsi in situazioni border line laddove una misura di deterrenza può risultare più efficace e soprattutto può ridurre i rischi per l’incolumità personale degli agenti. Credo che la pistola elettrica sia un valido supporto, come dimostra l’esperienza di molti paesi avanzati, tra cui gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Francia e la Svizzera".

 Durante l'Assemblea fiorentina il Partito Democratico che amministra il capoluogo toscano è intervenuto sul tema per voce del consigliere Leonardo Bieber  "L'assessore ha chiarito che la normativa vigente non prevede l'utilizzo del taser per la Polizia Municipale e, anche qualora ulteriori modifiche contenute nel “pacchetto sicurezza” in corso di approvazione prevedessero la possibilità di utilizzo di tale misura da parte della polizia locale, ci dovrà essere comunque un confronto ed una totale condivisone con il corpo stesso prima di procedere ad una sua eventuale introduzione.

Tuttavia crediamo che il ministro Salvini dovrebbe rispondere alla richiesta di più sicurezza per i cittadini, casomai, con l'invio di più agenti, come richiesto da vari Sindaci tra cui anche Nardella, e non con l'adozione di strumenti come il taser. È bene ricordare infatti che questa pistola elettrica ha dei potenziali rischi, concreti e conseguenti, per il soggetto che riceve le scariche elettriche, sia da un punto di vista cardiaco sia in seguito alle conseguenze di una possibile caduta (o svenimento).

Inutile sottolineare che le “vittime” spesso sono persone sotto l’effetto di stupefacenti o alcol, estremamente agitate e in forte stato di alterazione, e quindi suscettibili di ulteriori rischi ed effetti collaterali". "A ciò si aggiunga che per l’ONU l’arma fin dal 2007 è stata giudicata uno strumento di tortura, tesi sostenuta con forza anche da Amnesty International. Insomma, perplessità di carattere etico, medico ma anche giuridico, con rischi anche per gli stessi agenti sul rispetto delle modalità tecniche (contenute nelle linee guida) a fronte poi di conseguenze nel caso di lesioni o addirittura decesso della persona colpita dalla scarica – ha aggiunto il consigliere dem –.

Troviamo inoltre assolutamente non consoni alcuni commenti sul fatto che il taser avrebbe evitato alcune tragedie occorse nel nostro Paese (vedi la vicenda di Federico Aldovrandi o magari di Riccardo Magherini), entrambi morti, come recitano le sentenze, per le violenze subite e non per chissà quali altri motivi che il taser avrebbe (non si sa come) scongiurato. Crediamo che anche per l'utilizzo del taser siamo più nel territorio della propaganda da campagna elettorale permanente che non in quello di un'amministrazione oculata e prudente che crede nella sicurezza delle nostre città.

Una scelta che fa il paio con le misure che mirano a facilitare l'acquisto di armi da fuoco; una deriva pericolosa, quella voluta da Salvini e dal governo giallo-verde, che non ci piace e che contrasteremo con forza".

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