Urto scooter-pedone, ragazzina in ospedale in codice giallo

L’incidente stamani in via Pistoiese. Sul posto una pattuglia dell’Autoreparto della Polizia Municipale. Marcheschi (Fdi): "Questa strada sia una priorità per il Comune. Da anni i cittadini chiedono un semaforo proprio nel punto in cui è stata investita la bimba"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 settembre 2019 15:10
Urto scooter-pedone, ragazzina in ospedale in codice giallo

Un urto pedone-scooter con una ragazzina ricoverata in ospedale in codice giallo. È quanto è accaduto stamani intorno alle 7.15 in via Pistoiese. Secondo la prima ricostruzione della Polizia Municipale, intervenuta sul posto per i rilievi con una pattuglia dell’Autoreparto, la ragazzina (è nata nel 2007) sarebbe stata urtata da uno scooter mentre attraversava la strada all’altezza del negozio di una nota catena di distribuzione di elettrodomestici. Il conducente dello scooter, un 45enne fiorentino, è riuscito a mantenere l'equilibrio e quindi è rimasto illeso. La ragazzina invece è caduta ed è stata portata in ospedale in codice giallo. Non si sono registrati particolari problemi di viabilità.

 “L’ennesimo e drammatico incidente, con una bambina di 11 anni investita all’altezza di via del Granchio, dimostra che via Pistoiese per il sindaco Nardella deve essere una priorità, le misure di sicurezza adottate dal sindaco sono grottesche e inefficaci. Da anni i cittadini chiedono un semaforo proprio nel punto in cui è stata investita la bimba. Cosa sta aspettando il Comune di Firenze? Perché non vengono ascoltati i cittadini che vivono in quella strada e ne conoscono la pericolosità? - dichiara il Consigliere regionale Paolo Marcheschi - Anche la storia dei cordoli su via Pistoiese deve finire! Anche un tecnico comunale in commissione ha dichiarato forti perplessità sul transito di ambulanze e mezzi di soccorso.

Nardella si decida ad intervenire in modo serio su via Pistoiese garantendo soluzioni di nuova viabilità. Spenda soprattutto i 4 milioni di finanziamento regionali, impegnati da 16 anni ma non ancora spesi, per mettere in sicurezza i cittadini”.

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