Ungulati e territorio: Convegno a San Casciano

 Auditorium Chianti Banca 

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 maggio 2018 15:34
Ungulati e territorio: Convegno a San Casciano

 Il Convegno si propone di affrontare i problemi causati dalla sovrappopolazione di ungulati in Toscana e particolarmente nella zona del Chianti che sono da tempo una vera emergenza. Il Biodistretto del Chianti ritiene che i danni alle colture agricole, alla salute dei boschi, alla piccola fauna selvatica stanziale e quindi alla biodiversità e gli incidenti stradali, richiedano una presa di coscienza collettiva per mettere in atto azioni tese a ristabilire l’ equilibrio perduto. La sovrappopolazione di ungulati è oggi certamente uno dei problemi più gravosi che affliggono il territorio chiantigiano. Negli ultimi anni si registra una crescita numerica di ungulati davvero esponenziale.

La loro massiccia presenza sul territorio provoca danni ai raccolti, alla biodiversità boschiva e alla cittadinanza (molti sono gli incidenti stradali, a volte mortali, causati seppur involontariamente dagli ungulati e molte le malattie causate dai loro parassiti trasmissibili all’uomo). Molteplici sono le soluzioni sino ad oggi proposte (vasta gamma di dissuasori e recinzioni) ma nessuna sembra aver sortito l’effetto sperato perchè non risolve il problema di una crescita fuori controllo. Il Biodistretto del Chianti propone di riunire i principali attori del territorio (Enti, produttori, cacciatori, ambientalisti, animalisti, tecnici) per provare a identificare, attraverso il confronto delle opinioni e dei punti di vista, una linea comune che, attraverso buone pratiche, possa condurre al ripristino dell’equilibrio perduto. 

Intervengono al Convegno Roberto Stucchi Prinetti Presidente Biodistretto del Chianti Marco Remaschi Regione Toscana Federico Morimando Zoologo Enrico Valentini Legambiente Toscana Roberto Vivarelli Presidente ATC Siena Nord Franco Ferroni WWF Italia Sono previsti interventi programmati di diversi produttori / cittadini chiantigiani e non.

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