Una fiaccolata per dire No all'omofobia

A Bagno a Ripoli il 17 maggio. Partenza dal palazzo comunale e arrivo in piazza della Pace dove sarà scoperta una targa contro ogni forma di discriminazione. l film contro l'omofobia "L'unione falla forse" in anteprima in Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 maggio 2019 16:03

Una fiaccolata, tante luci accese in cammino, una accanto all'altra, per dire No all'omofobia. Si svolgerà venerdì 17 maggio alle 21 a Bagno a Ripoli in occasione della Giornata internazionale contro l'omofobia, la transfobia e la bifobia. Un'iniziativa organizzata dalla Commissione comunale per la Pace e i Diritti per richiamare l'attenzione sui diritti delle persone omosessuali, bisex, transgender e intersex a cinquanta anni dai moti di Stonewall che segnarono la nascita del movimento internazionale LGBTQIA. La fiaccolata partirà dal palazzo comunale (per l'occasione illuminato con i colori dell'arcobaleno) in piazza della Vittoria per giungere dopo un breve tratto a piedi in piazza della Pace.

Qui, alla presenza delle istituzioni, sarà scoperta una targa contro ogni forma di discriminazione. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare. L'iniziativa si svolge in collaborazione con il Circolo Arci Sms Bagno a Ripoli.

L'unione falla forse, il nuovo film documentario di Fabio Leli, dopo le presentazioni in vari festival italiani e internazionali, sbarca nelle sale italiane. In Toscana gli appuntamenti sono:

  1. PISA, giovedì 16 Maggio alle ore 20:30 presso Cinema Arsenale in collaborazione con Pinkriot Arcigay Pisa, Aspettando "Educare alle Differenze" e La Torre Storta - A queer festival.

    L'evento fa parte del calendario di Toscana Pride 2019.

  2. PRATO, venerdì 17, lunedì 20 e martedì 21 Maggio sempre alle ore 20:45 presso Multiplex Omnia Center Giometti in collaborazione con Comitato Gay e Lesbiche Prato e Famiglie Arcobaleno Toscana.

Nel nuovo progetto del giovane regista pugliese, presentato in anteprima nazionale alla 34° Edizione del Lovers Film Festival di Torino in cui si è aggiudicato il premio "La Stampa", i temi centrali sono l'omofobia e le unioni civili. Protagoniste della pellicola due famiglie Arcobaleno, una coppia di ragazzi pugliesi con due bambini e due donne palermitane con la loro figlia.

La vita tranquilla e serena delle due famiglie, così simile a tante altre, viene interrotta dalle interviste ad esponenti di partiti e movimenti vicini al Family Day e al recente Congresso delle Famiglie di Verona, tra cui Mario Adinolfi, Gianfranco Amato, Silvana de Mari e Massimo Gandolfini, che espongono liberamente le proprie bizzarre idee sull'introduzione della legge, sul tema dell'omofobia e sull'omosessualità. Il quadro che ne viene fuori è quello del "primo film che, con amore ed ironia, lotta contro l'omofobia". Il film si impone come un importante documento d'attualità, a causa della crescita esponenziale dei movimenti ProLife di stampo cattolico estremista nonché della loro ascesa politica, grazie all'exploit dei partiti di destra che li hanno accolti nelle loro fila (il ministro della Famiglia Fontana e il senatore Pillon, entrambi membri del Family Day, ne sono un chiaro esempio).

Ma anche per il crescente bisogno di riconoscimenti giuridici che le famiglie omogenitoriali chiedono a gran voce e a cui a volte solo la magistratura concede l'approvazione, a causa del taglio della Stepchild Adoption dalla legge sulle unioni civili del 2016 e del recente ritorno, sulla carta d'identità, alla dicitura di "padre" e "madre" imposta dal ministro SalviniL'unione falla forse, già presentato a Marzo in anteprima internazionale al Festival Vues D'en Face di Grenoble, è approdato ad Aprile anche in Romania al Serile Filmului Gay Film Festival di Cluj, in India per l'Out&Loud Queer Film Festival di Pune dove ha vinto il Best Indian Premiere e in Norvegia per il DokFilm, il più antico e prestigioso festival di cinema documentario norvegese. 

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