Un progetto europeo per volare “verde”

C’è anche l’Università di Firenze nel progetto Europeo ITAKA per promuovere lo sviluppo di energie rinnovabili nell’aviazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 maggio 2014 17:01
Un progetto europeo per volare “verde”

C’è anche un po’ di Università di Firenze nel più lungo programma di voli commerciali fatto con biojet, cioè con aerei che utilizzino biocarburanti innovativi e sostenibili, ricavati dalla biomassa.

E’ partito pochi giorni fa il primo dei voli dimostrativi del progetto europeo Itaka, che vuole sostenere lo sviluppo dei biocarburanti nel settore dell’aviazione, migliorando tecnologie e infrastrutture esistenti. Venerdì 16 maggio un aeromobile Airbus A330-200 della compagnia aerea olandese KLM Royal Dutch Airlines è partito all’aeroporto di Schiphol in Olanda per volare fino ad Aruba e Bonaire, isole dei Caraibi olandesi: il carburante è costituito da una miscela, il carburante è costituito da una miscela, fornita da SkyNRG (partner di Itaka), che contiene, insieme a kerosene fossile standard, il 20% di biocarburanti prodotti da oli residuali (ad es.

oli fritti). Al progetto coordinato da SENASA (Spagna), insieme a numerosi partner di altri 7 paesi europei, partecipa per l’Italia RE-CORD (Consorzio per la Ricerca e la Dimostrazione sulle Energie Rinnovabili), ente di ricerca no-profit partecipato dall’Università di Firenze, che ha il compito di studiare gli oli residuali e la loro riqualificazione e trasformazione in biokerosene sostenibile.

Il Consorzio RE-CORD, presieduto da David Chiaramonti, docente del Dipartimento di Ingegneria Industriale nel corso di Tecnologie di conversione energetica delle biomasse, è stato fondato nel 2010 da quattro membri: il CREAR (Centro interdipartimentale di Ricerca per le Energie Alternative e Rinnovabili dell'Università di Firenze); l'Azienda Agricola Villa Montepaldi dell'Università di Firenze, in cui ha la sua sede e dove vengono condotte numerose attività di ricerca in campo agroenergetico, della filiera del vino e dell'ulivo; la Pianvallico SpA, società partecipata e guidata da diversi Comuni del Mugello e mirata allo sviluppo del territorio mugellano, sede del nuovo laboratorio chimico-analitico del Consorzio, e la società di Ingegneria Spike Renewables Srl, attiva nel campo delle microturbine a gas alimentate a biocombustibili, dell'etanolo e dei prodotti chimici di origine vegetale, e nel settore della pirolisi delle biomasse, processo di decomposizione termochimica di materiali organici.

Approfondimenti

“Il progetto Itaka – spiega Chiaramonti – prevede 20 voli a lungo raggio, per cui in seguito sarà utilizzato anche un biocarburante proveniente da oli residuali e da una oleaginosa, la Camelina sativa, coltivata in terreni poveri e marginali. I dati sulle prestazioni dei sistemi-motore e dei biocarburanti, ricavati dai voli – commenta ancora Chiaramonti – saranno confrontati con parametri standard relativi all’utilizzo del kerosene fossile, con lo scopo di promuovere l’uso dei biocarburanti nel settore dell’aviazione”.

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