Un parco archeologico dove si ergeva la mitica Semifonte

Il Rotary Club Valdelsa ha donato il progetto all'Associazione Achu. Percorsi che collegano la cappella di San Michele con le varie fonti d'acqua presenti nella zona

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 giugno 2019 10:55
Un parco archeologico dove si ergeva la mitica Semifonte

Semifonte, la città scomparsa nel Comune di Barberino Tavarnelle, rivive nel progetto di un parco archeologico donato dal Rotary Club Valdelsa all’Associazione Achu. Il progetto è stato illustrato all’interno della Cappella di San Michele Arcangelo, a conclusione dell’anno rotariano 2018-2019 presieduto da Francesco Bruschettini.

“Semifonte è una pietra miliare della Valdelsa, della Toscana e dell'Italia intera. Lo dimostrano gli abitanti del posto con la loro grande capacità di accogliere ogni visitatore e il loro profondo amore verso la propria terra - ha commentato Francesco Bruschettini, presidente del Rotary Club Valdelsa 2018-2019 -. Il service è stato interamente realizzato dall'ingegnere architetto Alessandro Bandinelli e dall'architetto Luigi Calonaci. Insieme ai nostri due soci, il più caloroso ringraziamento va anche a Giacomo Cencetti e a tutti i volontari dell'associazione Achu, presieduta da Giancarlo Nutini, per l'impegno e la passione con cui portano avanti la loro missione insieme ai proprietari dei terreni della zona: ricordare quella che fu ed è oggi Semifonte”.

La valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale toscano è fra i principali obiettivi del Rotary Club Valdelsa.

Era inevitabile, quindi, che la promozione dell’identità, della storia e del paesaggio della Valdelsa si traducesse in un service dedicato al borgo di Semifonte, “città medievale distrutta dai Fiorentini, che a causa della privilegiata posizione e del crescente potere economico e commerciale era diventata una minaccia per la patria dei Medici - ha spiegato Alessandro Bandinelli, presidente della Commissione Città storiche Patrimonio Unesco del Rotary Club Valdelsa -. Il borgo, andato completamente distrutto, vive oggi nel mito e nelle memorie degli abitanti della zona e viene tramandato con estrema cura e attenta dedizione (soprattutto accademica) dall’Associazione Achu (proloco di Barberino val d’elsa) che abbiamo voluto sostenere donando un’idea progettuale che affrontasse le varie tematiche del desiderato ‘parco archeologico di Semifonte’.

Siamo così partiti dalla progettazione di percorsi a scala urbanistica, fino ad arrivare alla progettazione di installazioni a scala architettonica”.

Nello specifico, il progetto prevede percorsi che collegano la cappella di San Michele Arcangelo (situata sulla distrutta Semifonte) con le svariate fonti di acqua presenti nelle vicinanze della stessa (Semifonte = summus fons = sorgente d’acqua alla sommità) e con il borgo di Petrognano fino a integrarsi con un percorso già esistente che conduce alle briglie studiate sul torrente Agliena da Leonardo da Vinci. Per quanto riguarda l’installazione, è stata proposta la realizzazione di una cornice ottagonale di pavimentazione in pietra, parallela alle pareti della cupola, con al centro di ogni lato dell’ottagono un elemento lapideo di maggiori dimensioni rispetto agli altri, con incisi i toponimi e i riferimenti storici riscontrabili perpendicolarmente alla posizione dell’osservatore.

Tale soluzione permette di circumnavigare la cupola e di apprendere da ogni lapide quali fossero le maggiori città e quali i rapporti di Semifonte con esse. Inoltre, facendo riferimento alle principali linee commerciali e religiose medievali presenti nel territorio (la via Francigena e la via Volterrana) è stata proposta la loro ricollocazione nella pavimentazione, rappresentandole come segmenti di ottone (via Francigena) e rame (via Volterrana), che vanno a collegare i toponimi da esse attraversati.

Alla presentazione del progetto erano presenti, fra gli altri, il vice sindaco di Barberino Tavarnelle, Giacomo Trentanovi, e alcuni soci dell’Associazione Achu, Angiolo e Lorenzo Arrigo, Gabriella Falai, Bruno Rinaldi, oltre ai numerosi amici del Rotary Club Valdelsa che hanno festeggiato, insieme all’assistente del governatore del Rotary Club Distretto 2071 Carlo Ughi, l’ingresso di due nuove socie, Valentina Guarnieri e Sara Poggiali. 

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