Uffizi e Accademia: tre mesi di aperture straordinarie serali

Paradiso degli Alberti: in un libro il recupero dell’antico complesso monastico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 giugno 2014 00:40
Uffizi e Accademia: tre mesi di aperture straordinarie serali

Dal prossimo martedì 1 luglio fino al 30 settembre 2014, la Galleria degli Uffizi e la Galleria dell’Accademia effettueranno ogni martedì delle aperture serali straordinarie dalle ore 19:00 alle 22:00 con ingresso a pagamento. Nello stesso periodo presso la Galleria degli Uffizi è in corso di svolgimento la mostra Puro, semplice e naturale (17 giugno 2014 – 2 novembre 2014), mentre da oggi 24 giugno all’8 dicembre 2014 ha luogo presso la Galleria dell’Accademia la mostra La fortuna dei Primitivi. Di conseguenza nei suddetti musei, essendovi in corso di svolgimento delle esposizioni temporanee, anche per le aperture serali del martedì l’ingresso avverrà con il biglietto integrato, che permette la visita sia del museo sia della mostra in base alle tariffe sotto riportate:

  • Galleria dell’Accademia: biglietto integrato intero € 11,00 (€ 5,50 il ridotto)
  • Galleria degli Uffizi: biglietto integrato intero € 11,00 (€5,50 il ridotto).

Possibile anche effettuare la prenotazione della visita, chiamando il numero 055-294883.Si intitola Il Paradiso degli Alberti. Storia e recupero del monastero della Vergine Maria e di Santa Brigida il libro edito da Polistampa che sarà presentato domani, mercoledi 25 giugno 2014 in via del Paradiso 88 a Firenze, alle ore 18.30. Il volume è stato curato da Daniele Rapino, con prefazione dei Soprintendenti Cristina Acidini e Alessandra Marino, e racconta le vicende storiche della nascita del monastero e il suo recupero attraverso i testi di Maria Matilde Simari, Eleonora Pecchioli, Paolo Antonio Martini, Fabrizio Iacopini, Daniela Valentini e Carlo Galliano Lalli. Verso la fine del XIV secolo il contesto ambientale e architettonico alle porte di Firenze, in località Bandino a Gavinana, era stato scelto e concepito con semplicità ma nello stesso tempo con estrema eleganza, come si conveniva a questo luogo paradisiaco “vanto della famiglia Alberti e scenario a un’opera letteraria di Giovanni di Gherardo da Prato” come ricorda Cristina Acidini. Sono trascorsi 20 anni circa da quando iniziarono i lavori per trasformare, ad uso residenziale, ciò che restava dell’antico monastero soppresso.

I lavori hanno avuto un progredire lento, compatibilmente con le esigenze abitative, a causa della particolare attenzione posta al recupero delle strutture murarie ancora in essere come il chiostro, ma soprattutto le decorazioni ad affresco che decorano la prima piccola chiesa del monastero, realizzate tra la fine del Trecento e i primi anni del Quattrocento da Niccolò Gerini con il probabile aiuto di Ambrogio di Baldese e Mariotto di Nardo.

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