Uccide la moglie, gli spetta la pensione di reversibilità?

Uno scandalo italiano servito freddo in Toscana. Non se ne era accorto nessuno

Antonio
Antonio Lenoci
03 luglio 2014 09:43
Uccide la moglie, gli spetta la pensione di reversibilità?

Uccide la moglie, è reo confesso e potrebbe spettargli la pensione di reversibilità.Questi sono gli articoli giornalistici che potrebbero avere nel titolo il tag "Vergogna". Poi leggendo, approfondendo, il lettore stabilisce chi debba essere adoversi vergognare.Abbiamo pubblicato la lettera inviataci da Lorenzo Ballerini, fratello di Beatrice uccisa dal marito a Montecatini Terme nel 2012."Massimo, reo confesso, è stato condannato con rito abbreviato a 18 anni di carcere per aver assassinato la ex moglie Beatrice, mia sorella" scrive Lorenzo che poi scoperchia il vaso di Pandora "il 40% della pensione di Beatrice è dei due figli, il restante 60% spetta al marito, l'omicida" e così toglie il velo alla burocrazia e tutta Italia scopre ciò che non avrebbe mai immaginato.

Scoppia il caso.Su internet esplode la rabbia ed in poche ore in un Paese dove si parla molto di diritti e tutele per le donne vittime di violenze e dove l'uxoricidio è all'ordine del giorno una simile "vergogna" non può essere digerita. 

"Dall’Inps ho appreso che mentre i bambini di mia sorella, che noi stiamo accudendo, prendono il 40 per cento della pensione che spetta loro perché maturata dalla loro mamma, a lui spetta l’altro 60 per cento, e ne avrà diritto a vita" così Lorenzo che apprende la notizia dall'Inps e lancia in rete una petizione on line per cambiare immediatamente la Legge.Immediata arriva la replica dell'Inps "In caso di uxoricidio non è previsto il pagamento della pensione. Non so da chi questo signore abbia avuto le informazioni" a dirlo a Radio 24 è Gabriele Uselli, direttore centrale Pensioni Inps. Il fatto che Ballerini lo abbia saputo proprio dall'Inps è già un bel problema.La senatrice toscana Rosa Maria Di Giorgi intanto interviene affermando di aver subito "firmato la petizione" e promette di impegnarsi per cambiare la Legge.

Ma come? Si è domandata l'opinione pubblica sul web: il direttore Inps dice che c'è la Legge e la senatrice firma la petizione e vuole introdurre la norma?Tempo qualche ora, e la versione dei fatti acquista il caratteristico aspetto della tragicommedia all'italiana. L'uxoricida non può percepire la pensione, ma solo dopo l'ultimo grado di giudizio quando la colpevolezza è certa.La Legge c'è ed è stata pubblicata il 4 agosto 2011 sulla Gazzetta Ufficiale.A luglio 2011 il voto in Parlamento con la soddisfazione generale di aver "colmato un vuoto" che consentiva in virtù del diritto soggettivo di non perdere la reversibilità neppure in caso di omicidio del coniuge.Attenzione però, i particolari sono fondamentali: il marito di Beatrice è stato condannato a 18 anni in primo grado. I legali dell'uomo hanno fatto sapere che l'assistito al momento non ha chiesto di percepire nulla, ed anzi ha messo a disposizione i propri immobili affinché vengano intestati ai figli, inoltre nessuno ha richiesto una sua "rinuncia esplicita" alla pensione della moglie.I figli al momento però percepiscono solo il 40%.

Perché? Perché il 60% è del marito e resta lì, accantonato, fino alla Sentenza della Cassazione.Burocrazia, dunque. E' tutto? No. C'è una domanda che lascia perplessi.Quanto tempo hanno i figli per chiedere all'Inps l'erogazione di quel 60% rimasto accantonato per il padre omicida? La Sentenza di Cassazione, in Italia, arriva dopo parecchi anni e se l'Istituto Nazionale dicesse "Scusateci, ci avete messo troppo tempo"?

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