Tutta l'Europa a Firenze

Il 5 e 6 maggio si parla di Unione europea alla prova delle sfide globali all'Università di Firenze. Le culture politiche per il rilancio dell'idea di Europa, il 7 alla Fondazione Circolo Fratelli Rosselli. Mostra collettiva per la Terza Edizione

Europe
Europe Direct Firenze
01 maggio 2015 14:53
Tutta l'Europa a Firenze

La terza edizione del Festival d’Europa, che si tiene a Firenze dal 6 al 10 maggio 2015, si concentra su grandi temi europei come Sviluppo e Cooperazione – in linea con il tema dell’anno europeo 2015 – Surveillance e Sicurezza dei cittadini europei e l’Europa nelle relazioni internazionali. Una ricco programma di iniziative (mostre, spettacoli, concerti, dibattiti, workshop, installazioni e altro) si snoderà per le vie della città con l’obiettivo di valorizzare anche in questa edizione la visione europea di Firenze. Il Festival d’Europa è manifestazione di rilievo internazionale promossa dalle maggiori istituzioni europee, nazionali e regionali e nasce con l’obiettivo di incoraggiare e sostenere la partecipazione democratica dei cittadini dell'Unione Europea.

Il Festival prevede unricco programma di mostre, spettacoli, concerti, dibattiti, workshop, installazioni e si snoderà per le vie della città.

I fenomeni migratori, le crisi internazionali, la criminalità organizzata, la sicurezza del cyber spazio e degli approvvigionamenti energetici. Cinque emergenze che mettono alla prova il coordinamento sulle politiche europee e la stessa centralità dell’Unione come attore nello scenario globale. Martedì 5 e mercoledì 6 maggio studiosi e addetti ai lavori si confronteranno su questi temi all’Università di Firenze, durante il convegno “The EU and Members States in Global Affairs: Any sign of convergence?”, nell’ambito del Festival d’Europa 2015, a manifestazione coordinata da Istituto Universitario Europeo e Comune di Firenze (polo delle Scienze sociali - sala convegni 0.18, edificio D6, via delle Pandette, 9). L’iniziativa è organizzata dal Centro di eccellenza Jean Monnet e dal Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Ateneo fiorentino con il coordinamento di Valeria Fargion, docente di Scienza politica e titolare della cattedra Jean Monnet di “Politica dell’integrazione europea” dell’Università di Firenze. Martedì 5, alle 11.30, dopo i saluti di Cecilia Corsi, presidente della Scuola di Scienze politiche “Cesare Alfieri”, sarà affrontato il primo tema, quello dei fenomeni migratori.

A seguire, la sessione dedicata alle crisi internazionali. Nella seconda giornata - mercoledì 6, dalle ore 9 - si svolgeranno le sessioni dedicate a cyber sicurezza, criminalità organizzata e sicurezza degli approvvigionamenti energetici. Al termine del convegno, mercoledì 6 maggio,alle ore 16, al polo delle Scienze sociali si svolgerà la lectio magistralis di Roberto Adam (Università di Roma Tor Vergata) su “L’azione dell’Unione europea sulla scena internazionale: metodi, strumenti, competenze”, organizzata da Adelina Adinolfi, titolare della cattedra Jean Monnet di Diritto della UE all’Università di Firenze (sala convegni 0.18, edificio D6, via delle Pandette, 9). “Sicurezza, crisi internazionali, lotta alla criminalità, migrazioni, approvvigionamenti energetici.

Sono le sfide su cui rifletteremo durante il convegno, per capire quale sia attualmente e come possa evolvere il ruolo dell’Unione europea rispetto alle posizioni e alle politiche dei singoli stati membri. - spiega Valeria Fargion - Se l’Unione europea vuole rimanere protagonista delle politiche globali deve cominciare a esprimere una sola voce su tali temi.”

Il processo di costruzione europea, del quale il nostro Paese è stato fin da subito uno dei principali protagonisti, sta attraversando una fase di evidente criticità. La crisi economica ha infatti prodotto un forte iato tra l’opinione pubblica continentale e la governance dell’Unione, mentre si assisteva ad un generale rinvigorimento degli egoismi nazionali. Per rilanciare in maniera democratica e partecipata il processo di integrazione, è forse imprescindibile rifarsi alle idee e alle prassi politiche che hanno permesso, tra le macerie del secondo conflitto mondiale, l’affermarsi dell’idea guida della Costruzione europea.

Per questo la Fondazione Circolo Rosselli, da sempre impegnata, nel solco degli ideali di Giustizia e Libertà, a promuovere una visione democratica e federalista dell’Europa, ha deciso di ospitare il 7 maggio 2015 un convegno sul tema:Le culture politiche per il rilancio dell’ idea di Europa. Incontro tra le Fondazioni di Cultura per riflettere sul futuro dell’Europa. Interverranno Nicola Antonetti (Istituto Luigi Sturzo), Mario Lupo (Fondazione Luigi Einaudi Roma), Tommaso Nencioni (Fondazione Circolo Rosselli), Elena Paciotti (Fondazione Lelio e Lisli Basso – ISSOCO) e Silvio Pons (Fondazione Istituto Gramsci).

Presiederà la discussione Valdo Spini, Presidente dell’Associazione delle Istituzioni Culturali Italiane (AICI). L’incontro, che si colloca nel quadro dello svolgimento del Festival dell’Europa 2015, si terrà presso i locali della Fondazione Circolo Rosselli, in via degli Alfani 101 rosso, a Firenze. “Un nuovo Manifesto di Ventotene delle culture politiche italiane che si richiamano all’Europeismo, è questo lo scopo del Convegno – ha detto il Presidente nazionale dell’AICI Valdo Spini -.

Per questo abbiamo convocato alcune delle principali Fondazioni culturali a contribuire”.

Il Museo Galileo propone una visita guidata alle proprie collezioni, con tappe che corrispondono ai diversi paesi europei. Ogni paese è abbinato a uno degli strumenti esposti. L’attività sarà condotta con metodologie interattive, secondo i principi dell’imparare giocando. La visita è compresa nel biglietto di ingresso e non necessita di prenotazione. Per informazioni: 055 265311.

DAY ONE propone per la Terza Edizione del Festival d’Europa una mostra collettiva in cui gli artisti si confronteranno sul concetto di Europa e dell’essere cittadini europei. La tematica verrà affrontata nella sua accezione più ampia, utilizzando differenti forme artistiche, dalla pittura alla fotografia, dal disegno all’illustrazione. Quindi che cos’è l’Europa? Uno dei continenti più piccoli eppure tra i più popolati i cui confini naturali sono in gran parte costituiti dal mare, la cui storia e cultura hanno influenzato tutto il mondo.

Ma è anche la leggendaria bellissima fanciulla amata da Zeus, da lui rapita e dalla quale ebbe tre figli. E’ l’impero di Carlo Magno, l’illuminismo francese, è terra di diritti e di moneta unica. Sogno migratorio per tanti, luogo di vacanze per altri. Da qualsiasi prospettiva gli artisti muoveranno le loro riflessioni, una certezza li accomuna:l’Europa è una regione della Terra. Tra gli artisti in mostra segnaliamo il pittore e disigner Javier Fernando Volovich che, diplomato alla scuola d’arte Thelma Yellin,dal 1977 ha sviluppato una personale tecnica e uno stile unico derivato dallo studio di materiali differenti.

Il suo mondo magnifico e immaginario si sviluppa su grandi tele astratte dai colori brillanti. Ha esposto alla Marziart di Amburgo, allaGallery 13.5 di Giaffa, oltre che a Roma, Ramat Gan e Londra. Martina Franziska Maier è invece una giovane artista austriaca la cui arte è dominata da un uso intenso dei colori e da una forte spontaneità.

Le fotografie fatte durante i suoi viaggi in Europa diventano fonte di ispirazione per temi e soggetti che poi riproduce con personalità sulle sue tele colorate. Ha partecipato a diverse mostre a Vienna, tra cui l’International mail-art exhibition. Fleur Le Gros, classe 1989, è una fotografa Olandese. Attraverso i suoi scatti emotivi e misteriosi registra tutte le cose che del mondo la colpiscono, come una testimonianza della bellezza che ci circonda.

I suoi scatti sono momenti catturati durante i suoi vagabondaggi, istantanee di una quotidianità nitida e affascinante che invitano lo spettatore a seguirla nel viaggio.

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