Turismo: se non riparte entro marzo 2021 andranno in fumo 2 miliardi di euro

Dell'Artino, Azione Ncc: “Fino alla prossima primavera non vedremo la luce, perso il 100% del lavoro”. Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti con gli operatori: «A rischio 2.500 aziende e 7.500 occupati, tessuto produttivo da salvaguardare»

Redazione Nove da Firenze
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16 giugno 2020 15:12
Turismo: se non riparte entro marzo 2021 andranno in fumo 2 miliardi di euro

Firenze, 16 giugno 2020 - Lo sguardo si allunga già oltre il 2020 e arriva al mese di marzo 2021: fino a quella data le cancellazioni registrate dagli Ncc della Toscana sono pari al 100% ed equivalgono a circa due miliardi di euro di fatturato perso.

“Molte imprese falliranno, questo è inevitabile – dice il presidente di Azione NCC, Giorgio Dell'Artino - . A livello nazionale gli Ncc generano una ricchezza che è pari allo 0,7% del Pil e la Toscana ha un peso specifico molto elevato, essendo una regione di grandissimo appeal sia per il turismo internazionale che per il mercato dei congressi e dei convegni: secondo le nostre stime, il fatturato perso dalle imprese toscane di noleggio con conducente è pari a circa 2 miliardi di euro nel periodo compreso fra il marzo 2020 e il marzo 2021”. In termini di imprese e posti di lavoro, la ricaduta è drammatica: “Senza interventi immediati e mirati, in Toscana rischiano di fallire 2.500 imprese che danno lavoro a circa 7.500 persone e impattano su 10 mila famiglie”, conclude Dell'Artino.

«Sostegni a fondo perduto e sospensione del pagamento del bollo auto. Così si può iniziare a dare una mano al settore del trasporto persone mediante noleggio con conducente che in Toscana occupa circa 7.500 persone e a cui l’emergenza coronavirus ha tagliato le gomme»: così il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che raccoglie l’allarme lanciato dagli operatori per la loro situazione. «Fatturato perduto per il 100% corrispondente a 2 miliardi andati in fumo e uno scenario toscano in cui sono a rischio fallimento 2.500 aziende che, secondo i dati prodotti oggi dalle rappresentanze degli operatori Ncc, occupano circa 7.500 persone per un coinvolgimento totale di 10.000 famiglie circa.

Sono cifre che non possono lasciare insensibili e a cui la Regione Toscana deve dare risposte nel senso della salvaguardia del tessuto produttivo», afferma Marchetti. «Le aziende del comparto stanno vivendo un autentico dramma – prosegue – con cancellazioni che affondano i denti fino al primo trimestre 2021 e che in parte si legano alla crisi del turismo internazionale esito della pandemia. Ma individuare nuovi orizzonti funzionali per gli Ncc si può e si deve, in una realtà da rinnovare – sottolinea Marchetti – alla luce delle nuove esigenze e dei nuovi bisogni di operatività e movimentazione di persone che la fase emergenziale ci lascia in eredità». «Bisogna che la Regione ascolti questo segmento d’impresa, ma prima ancora bisogna che lo sostenga scongiurando una mortalità aziendale prevista come impressionante, un autentico sciame nero.

Aiutare subito il settore», conclude Marchetti.

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