Turismo in Toscana, dalla Francigena all'Expo occhio al sentiero

Il rischio di promuovere percorsi di eccellenza e perdersi i turisti tra bosco e riviera

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 febbraio 2015 16:39
Turismo in Toscana, dalla Francigena all'Expo occhio al sentiero

Pane, pecorino, pancetta ed insaccati ma anche dolci speziati sul sentiero della Via Francigena toscana: sono alcuni dei prodotti che i pellegrini “incontravano” nel lungo viaggio di fede e spiritualità verso Roma. Un passo dopo l’altro, giorno dopo giorno tra territori affascinanti e poetici, ricoveri rurali e natura, che ha significato per gli antichi camminatori partiti da tutto il Nord Europa, scoprire, conoscere edapprezzare molte delle produzioni agricole ed agroalimentari che rendono ilpaniere toscano tra i più generosi al mondo con 465 specialità alimentari, un primato assoluto, su 4.671 a livello nazionale.

E’ iniziato sul sentiero della Via Francigena il mito della toscana bella, buona ed ospitale pronta a sfruttare tutte le opportunità dell’Esposizione Universale che porterà negli agriturismi della nostra regione 2,5milioni di turisti. A confermarlo è Coldiretti Toscana (info su www.toscana.coldiretti.it ewww.facebook.com/ColdirettiToscana) in vista dell’incontro dal titolo “La Via Francigena: un cammino europeo" organizzato dalla Regione Toscana pressol'Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles (Rue de Livourne 38) in programma martedì 3 febbraio per illustrare il tratto, finalmente completato, della Francigena che tocca la Toscana: in auto, a piedi, in bicicletta, a cavallo, 380 km in tutta sicurezza, 38 comuni attraversati, più di 1000 strutture ricettive.

La Regione Toscana è la prima regione europea che ha completato il tratto della Francigena, un percorso di pellegrinaggio europeo riconosciuto dal Consiglio d'Europa nel 1994 che dall'Inghilterra arriva in Italia passando da Francia e Svizzera. “la nostra regione – ammette Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana – dovrà saper sfruttare ogni singolo giorno, dei 184 giorni, dell’expo. La Via Francigena sarà sempre più uno degli elementi che caratterizzerà l’offerta turistica internazionale della nostra regione con benefici importanti per l’ospitalità agrituristica e rurale.

Sul sentiero, entrando dalla Lunigiana e passando per la Val d’Elsa e le Crete Senesi fino ai confini con il Lazio, si trovano centinaia di aziende agricole, B&B, agriturismi, perfettamente integrate nel progetto della Regione Toscana”.

Viaggio spirituale, ma anche viaggio enogastronomico, a raccontare la “nuova” Via Francigena, a Bruxelles, ci saranno alcuni dei prodotti simbolo del percorso protagonistidella degustazione organizzata da Campagna Amica in collaborazione con Civita e Toscana Promozione. Dalla Provincia di Massa Carrara arriverannopancetta apuana tesa e arrotolata, mortadella e formaggio caprino delle apuane; dalla Provincia di Lucca il prosciutto bazzone della Garfagnana, dalla Provincia di Siena la salsiccia di cinta senese, ricciarelli e panforte, da Firenze, dal Mugello e dal pratese pecorino toscano Dop, buristo, finocchiona e pane toscano. “L’agricoltura toscana – conclude Marcelli - è pronta per l’Expo. Non vediamo l’ora che inizi”.

La cartografia dei sentieri toscani è aggiornata al 2005? È quanto si domanda il capogruppo di Più Toscana in Regione, Antonio Gambetta Vianna, che ha presentato un’interrogazione in merito alla Rete Escursionistica Toscana perché "Collegandosi sul sito della Regione – spiega il consigliere regionale – è presente la sentieristica della Ret, la Rete Escursionistica Toscana, ottenuta grazie alla collaborazione tra il Servizio geografico regionale e il Club Alpino Italiano (Cai).

Guardando più a fondo, però, nella pagina ufficiale del nostro ente si fa riferimento a una sentieristica “Cai 2005”. È risaputo che i sentieri, soprattutto in montagna e nelle zone collinari, sono degli elementi mutabili perché spesso sono soggetti a deviazioni, interruzioni, cambi di percorso, ampliamenti, frane, integrazioni con altri sentieri, guadi non più percorribili e via dicendo… Considerato che siamo nel 2015, mi auguro che l’unica cosa non aggiornata sia la scritta sul sito della Regione".

Oltre al rischio di allungare troppo il percorso, ci sarebbe il rischio di perdersi o trovarsi ancora in escursione al calare del sole senza le competenze e senza le strumentazioni adeguate. "Secondo alcune segnalazioni pervenutemi - spiega Gambetta Vianna - sulla cartografia risulterebbero non segnalati gran parte dei bivacchi e dei rifugi, ma anche la segnaletica sulla sentieristica risulta spesso poco chiara, mancante, incompleta o frammentaria».

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