Tumore prostata in Toscana: aumentano casi, diminuisce mortalità

A Firenze una giornata dedicata al carcinoma prostatico e allo studio PROS-IT, primo progetto di monitoraggio della patologia in Italia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 febbraio 2016 12:55
Tumore prostata in Toscana: aumentano casi, diminuisce mortalità

 In Italia il tumore della prostata rappresenta il carcinoma più frequente nella popolazione di sesso maschile, con circa 36.000 nuovi casi all’anno. Questo trend è confermato anche in Toscana, dove nella fascia tra i 65 e i 79 anni, ossia il 16% del totale della popolazione, in cui viene diagnosticato ben il 44% di tutti i tumori, un caso su cinque presenta una diagnosi di tumore della prostata.

Per valutare gli effetti dei trattamenti del tumore prostatico in Italia, che sempre più spesso sono personalizzati, e scattare una fotografia precisa di questa patologia così comune, il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) ha promosso l’ideazione dello Studio Pros-IT, realizzato con il grant educazionale di Takeda, iniziativa al centro del convegno multidisciplinare dal titolo “I tumori della prostata” che si svolge oggi, 10 febbraio 2016, a Firenze.

I casi di tumore in Toscana sono in aumento, ma la mortalità è in diminuzione, grazie a diagnosi precoce, screening e nuove terapie disponibili, strumenti che aiutano ad identificare i pazienti affetti da tumore prostatico in fasi sempre più precoci della malattia e permettono di raggiungere un significativo incremento della sopravvivenza a 10 anni, passata da meno del 50% di 20 anni fa, ad oltre il 90% di oggi.

Il convegno è l’occasione per fare il punto sull’andamento dello studio a cui, come afferma la Dottoressa Stefania Maggi del CNR, Istituto di Neuroscienze di Padova, “nella sola Toscana partecipano ben 9 centri, quattro di Urologia, tre di Radioterapia e due di Oncologia, per un totale di 160 pazienti arruolati (111 in centri urologici, 44 in centri radioterapici e 5 in centri oncologici), un dato che corrisponde a circa il 10% del totale dei pazienti arruolati (1.684) nei 97 centri distribuiti su tutto il territorio nazionale”.

Lo Studio Pros-IT ha l’obiettivo di valutare la qualità della vita e le complicanze dovute al tumore della prostata, stimate attraverso un questionario specifico messo a punto dal Dottor Mauro Gacci, Dirigente Medico di Urologia presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi e membro dello Scientific Committee del progetto.

Dai primi dati dello studio risulta che il 70% dei pazienti in Toscana è stato indirizzato ad un trattamento chirurgico.La chirurgia robotica viene scelta sempre più frequentemente, poiché permette di massimizzare i risultati in termini di preservazione della continenza urinaria e della funzione sessuale, garantendo un rapido recupero fisico e psicologico da parte del paziente” – dichiara il dottor Gacci.

Il Pros-IT proseguirà fino a settembre 2017 e punta a mappare i centri di urologia, radioterapia ed oncologia sull’intero territorio nazionale.“Questa mappatura permetterà di istituire per la prima volta un registro nazionale del tumore alla prostata, per valutare caratteristiche cliniche e demografiche e i protocolli di cura, con lo scopo di identificare i fattori su cui lavorare in ottica di miglioramento della sopravvivenza e della qualità di vita del paziente” - conclude il dottor Gacci.

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