Tubi all'amianto, denuncia su condotte di Publiacqua

Nei comuni toscani serviti da Publiacqua circa 225 km di tubature sarebbero in eternit o cemento-amianto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 ottobre 2014 13:56
Tubi all'amianto, denuncia su condotte di Publiacqua

"Il 36% di queste condotte sono rami principali, cioè tubi che portano l'acqua dagli impianti di prelievo ai rami secondari. Eppure la stessa Publiacqua dichiara di non avere un piano di sostituzione delle condotte in amianto, sulle quali interviene solo quando si verificano perdite di acqua" qui il numero integrale della rivista di PerUnAltracittà.

La denuncia parte dagli accertamenti, avvalorati da mappe con le tubature contenenti amianto che la stessa Publiacqua ha messo a disposizione. Ginevra Lombardi, docente e attiva nella campagna per l'acqua pubblica ha pubblicato nel numero della Città invisibile insieme all'intervento di Gian Luca Garetti di Medicina Democratica che spiega i rischi dell'amianto sulla salute."Publiacqua, fa pagare una delle bollette più care d'Italia, ha le reti peggiori della Toscana e perde il 51% dell’acqua che immette in rete. Publiacqua - spiega Lombardi - fino al 2014 ha riscosso dalle bollette 69 milioni di euro per investimenti che non ha mai realizzato.

Si usino questi soldi che gli utenti hanno versato nelle casse del gestore per sostituire rapidamente tutte le condotte in amianto".Ecco la mappa delle condutture all'amianto a Firenze, Prato e PistoiaPubliacqua replica: "In merito alla nota diffusa oggi da perUnaltracittà vogliamo sottolineare come per l’amianto-cemento l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) nelle sue “Guidelines for Drinking Water” che riassumono lo stato delle conoscenze aggiornato a livello internazionale in materia di acqua potabile, in relazione ai potenziali effetti negativi per la salute conseguenti alla ingestione di fibre di amianto, ha confermato di non ravvisare la necessità di stabilire valori guida di riferimento per le acque destinate al consumo umano, in quanto non esiste consistente evidenza che le eventuali fibre ingerite siano dannose per la salute".

Publiacqua precisa: "L’amianto-cemento è un materiale utilizzato anche per le tubazioni acquedottistiche tra gli anni ’50 e ’70. Publiacqua non ha mai utilizzato questo materiale e procede alla sua sostituzione con tubazioni in ghisa ogni qualvolta le preesistenti tubazioni in amianto-cemento non risultano più efficienti. La sostituzione massiva di tali tubazioni, circa 223 Km sui circa 9.800 Km di rete acquedottistica, comporterebbe un impegno di circa 200 milioni di euro".

Per quanto riguarda le perdite? "Vogliamo sottolineare come la media delle perdite sul territorio di Publiacqua si aggiri intorno al 30%. Una percentuale ben inferiore al 51% riportato dalla nota diffusa alla stampa da perUnaltracittà e che comunque Publiacqua sta lavorando per ridurre drasticamente attraverso la distrettualizzazione. Un intervento strutturale su tutte le reti dei 46 comuni dove l’azienda gestisce il servizio idrico e del quale abbiamo annunciato nei giorni scorsi il completamento ad esempio per la città di Pistoia. Un intervento che prevedendo la divisione in distretti dei vari sistemi acquedottistici consentirà pressioni ottimali per ogni distretto servito e quindi meno stress per le tubazioni, con conseguente diminuzione delle rotture, ed una maggiore rapidità di intervento su quelle che comunque si potranno verificare, anche se occulte".

Sugli investimenti? "Vogliamo sottolineare come Publiacqua sia una delle aziende italiane che, dati Blue Book 2014 alla mano, ha investito di più a livello nazionale in relazione agli abitanti serviti. Circa 50 euro/abitante contro i 30 a livello nazionale ed il piano approvato per i prossimi anni prevede ulteriori 700 milioni circa di euro di investimenti in settori fondamentali come la depurazione per eliminare il rischio di sanzioni europee e far fare un ulteriore salto in avanti al servizio idrico integrato".

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