Trasporto pubblico: Firenze aggredita e senza risposte verso lo sciopero

FIT-CISL ha denunciato più volte, negli ultimi tempi, il problema della mancanza di sicurezza a bordo delle vetture di Ataf Gestioni Srl.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 aprile 2015 14:05
Trasporto pubblico: Firenze aggredita e senza risposte verso lo sciopero

"Il nostro ultimo comunicato a riguardo è datato 4 marzo 2015. Da allora niente è stato fatto e gli episodi spiacevoli a bordo dei bus sono continuati nell’indifferenza generale; alcuni di questi non sono passati alla ribalta perché pur essendoci aggressione verbale, non c’è stato il contatto fisico, altri invece sono sfociati purtroppo in violenza vera e propria. Una situazione di indifferenza e di inciviltà davvero inaccettabile".L’ultimo episodio risale a lunedì scorso, "Un verificatore agguantato al collo da un passeggero senza il titolo di viaggio è stato costretto a difendersi con uno spray al peperoncino.

E l’azienda che fa? Invece di prendere le difese del suo verificatore, mansione definita importante proprio dall’azienda, ha deciso di aprire un’inchiesta interna e lo ha dichiarato pubblicamente alla stampa. No! come FIT-CISL non ci stiamo. Non è così che si deve comportare un'azienda seria e ben organizzata. Prima di tutto si deve far cessare questa situazione di incertezza che coinvolge tutto il personale, adottando misure concordate con le OO.SS.

che siano serie e durature, le quali garantiscano la sicurezza di tutti a bordo. Poi bisogna impegnarsi di più e meglio sia per garantire davvero un servizio di qualità sia per educare i passeggeri ad un utilizzo responsabile dei mezzi"."Il servizio è un colabrodo e conseguentemente il nervosismo di tutti aumenta esponenzialmente. Se l’azienda non adotta misure atte a migliorare la sicurezza sarà considerata responsabile dell’incolumità dei sui dipendenti. Come FIT-CISL chiediamo un incontro urgente sui temi esposti e pretendiamo da subito una maggiore tutela del personale impegnato in prima linea per l’azienda stessa".

Le Segreterie Provinciali fiorentine UIL/TRASPORTI - FAISA/CISAL annunciano che "Il 20 aprile la delegazione sindacale composta da FILT/CGIL FIT/CISL UIL/Trasporti e FAISA/CISAL si è spaccata.Prima dell’incontro con l’azienda le OO.SS. si sono riunite nella sezione FAISA/CISAL ed hanno concordato strategie comuni e condivise, dando mandato al Segretario della FAISA/CISAL, di rappresentarle. Dopo il brevissimo intervento, l’azienda con scopi evidentemente temporeggianti, non forniva esaustive e convincenti risposte e FAISA/CISAL,unitamente alla UIL/Trasporti, decidevano di abbandonare il tavolo.Stranamente, FILT/CGIL e FIT/CISL hanno proseguito fissando addirittura un nuovo incontro per il pomeriggio del 21 aprile.

UIL/Trasporti e FAISA/CISAL sono stanche di questi giochetti che hanno un solo ed unico scopo: guadagfnare tempo. Noi vogliamo sapere: ma i lavoratori di Li-nea unitamente a quelli, in quota parte, di ATAF vanno a Toscana Trasporti? mantengono normative e salario? mantengono la residenza? Noi questo abbiamo chiesto e su questo vogliamo risposte certe. Per questi motivi UIL/Trasporti e FAISA/CISAL hanno già redatto un verbale di mancata conciliazione chiedendo ad ATAF di inviarlo al Prefetto. Se anche in quella sede non avremo certezze, sarà sciopero"."Li-Nea spa...

un'altra realtà estremamente delicata, dopo quella di Ataf, da non sottovalutare nella maniera più assoluta ed alla quale chiediamo trasparenza e correttezza nelle scelte future. La dignità dei lavoratori prima di tutto" così interviene Massimo Milli RSA FAISA CISAL Ataf Firenze.Anche Cgil e Cisl guardano allo sciopero: "Ataf Gestioni Srl attualmente ha un capitale sociale di circa 5 milioni di euro, che non basta a coprire il totale dei TFR versati dai suoi dipendenti; è uscita dalla Scarl Mobit, la quale parteciperà alla gara regionale di affidamento del TPL su gomma, sancendo praticamente la propria fine societaria; naviga in un mare di problemi quotidiani, da queste OO.SS.

denunciati da tempo, nella preoccupante latitanza dirigenziale che un’azienda come quella di Firenze non si merita e non può certo permettersi.Tra i problemi che queste OO.SS. hanno denunciato insistentemente ci sono: le difficilissime condizioni di lavoro (tempi di percorrenza, carenza di organico); la poca sicurezza a bordo delle vetture; la corretta corresponsione del Premio di Risultato con il riconoscimento ai lavoratori della parte relativa ai reclami dell’utenza, i quali sono indirizzati soprattutto ai disservizi aziendali e non agli autisti; l’inaccettabile proposta aziendale sulle visite alcolemiche e tossicologiche; i problemi organizzativi di vario tipo che si ripercuotono pesantemente sullo stress dei lavoratori (esempio:continuo malfunzionamento delle obliteratrici, posizionamento delle stesse solo nella parte anteriore del mezzo).L’incerto futuro dell’azienda, con lo spettro di una politica societaria mirata solo agli utili di bilancio e ad un prossimo spacchettamento tra i soci proprietari, insieme agli altri problemi evidenziati, ha portato queste OO.SS.

ad aprire le procedure di raffreddamento secondo la Legge 146/90.L’incontro svoltosi lunedì 20 aprile in sede aziendale, dopo un breve confronto che non ha prodotto nessun tipo di passo in avanti, per ottenere le dovute garanzie ai lavoratori sul loro futuro e sulla solidità aziendale. Garanzie che queste OO.SS. considerano assolutamente indispensabili.Per i motivi esposti, considerato l’incontro insoddisfacente, le scriventi OO.SS. hanno deciso di proseguire con le procedure di raffreddamento.

Il prossimo incontro si terrà davanti al Prefetto, in sede istituzionale, e lì pretenderemo le certezze di cui sopra, da parte di tutti i soci proprietari. Senza se e senza ma. O sarà sciopero".

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