Trasporti, congresso Cgil a Firenze, dall'Alta Velocità alle Tramvie un nuovo Piano per la città

Confermato il presidio di protesta in piazza Adua ad opera di comitati e associazioni.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 aprile 2014 17:00
Trasporti, congresso Cgil a Firenze, dall'Alta Velocità alle Tramvie un nuovo Piano per la città

Il congresso nazionale della Filt Cgil si è aperto oggi a Firenze al Palazzo dei congressi.“La qualità della vita è strettamente connessa anche con la qualità dei trasporti che vengono usati per lavoro, studio, vita privata. Per questo, tra le mie priorità, c’è anche un nuovo piano del traffico da mettere a punto nei prossimi mesi - lo ha detto il vicesindaco di Firenze Dario Nardella - questo piano dovrà valorizzare i risultati positivi raggiunti finora, come la fluidificazione del traffico sui viali grazie all’ ‘onda verde’, ma anche al rafforzamento del trasporto pubblico con il completamento della tramvia e dei collegamenti metropolitani, con l’Alta velocità e anche con i collegamenti ferroviari di superficie, con l’ampliamento e la valorizzazione dell’aeroporto, con la scommessa del trasporto ‘verde’ elettrico sia per le merci che per le persone”.

"Mentre i mezzi di comunicazione provano a cercare, e spesso a costruire, gli elementi di impatto mediatico per rappresentare una Cgil in difficoltà nel suo Congresso, dobbiamo rivendicare con orgoglio le regole democratiche che guidano il nostro processo decisionale, per la grande partecipazione dei lavoratori che la Cgil rende possibile e per le garanzie che le nostre regole riservano a tutte le pluralità di opinione" così il segretario generale della Filt Cgil Franco Nasso ha sostenuto in apertura della sua relazione "i diritti delle minoranze, e lo spazio per i diversi punti di vista, hanno trovato, anche in questo difficile Congresso della Cgil, tutte le condizioni per esprimersi, in conformità a uno Statuto ampiamente garantista e democratico".

"Abbiamo registrato - ha riferito il segretario generale della Filt - una grande partecipazione democratica nei congressi della nostra categoria ed il dibattito si è svolto sulla base dei documenti congressuali, ma si è molto concentrato sui problemi che gli iscritti vivono in tutti i posti di lavoro". Secondo quanto ha riferito il segretario generale, facendo un bilancio del percorso congressuale "alle assemblee di base hanno partecipato 78.253 iscritti alla Filt ed il loro voto ha assegnato il 97,75% al documento congressuale "Il lavoro decide il futuro" e il 2,25% al documento "Il sindacato è un'altra cosa".

Domani il presidio. Indetto dalle associazioni viareggine “Assemblea 29 Giugno” e “Il Mondo che Vorrei” promosso per mercoledì 2 aprile 2014 dalle ore 12 alle 17 in piazza Adua. L'iniziativa, promossa per l'annunciata presenza dell'AD Mauro Moretti, mantiene tutta la sua valenza anche dopo l'annuncio che  non sarà presente al convegno del sindacato, così come non ci sarà il Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi.

Il Comitato No Tunnel TAV sottolinea in una nota: "Il semplice invito ai principali responsabili del disastro in cui versa il trasporto pubblico, in particolare quello ferroviario, lascia attoniti. Viene spontaneo chiedersi quale sia la funzione del sindacato oggi, se questi tralascia di invitare i lavoratori licenziati dalle Ferrovie per aver difeso i livelli di sicurezza, i parenti delle vittime di questa scellerata politica dove le risorse vanno prevalentemente alle grandi opere inutili, mentre si stendono tappeti a personaggi che dovrebbero esserne la controparte, in un paese normale". "La FILT CGIL fiorentina ha rifiutato l'invito ad un confronto durante la tavola rotonda tenutasi il 22 marzo - sul tema del Passante AV e il poco lavoro che questo crea - e non ha poi alcun dubbio nel legittimare la folle politica del ministro Lupi, i cui obiettivi sono solo quelli di aumentare i volumi di cemento nel Bel Paese".

Ornella De Zordo: "Riteniamo gravissimo che all'ordine del giorno non ci sia la richiesta di dimissioni di Moretti, bensì un invito a partecipare a un congresso sindacale.Moretti è rinviato a giudizio con imputazioni gravissime per le responsabilità nella strage di Viareggio, si è distinto in diversi casi per aver licenziato lavoratori - poi reintegrati dalla magistratura - che avevano sollevato dubbi sul livello di sicurezza in Ferrovie, o aver aiutato le famiglie delle vittime nella ricerca della verità sulle cause del disastro.

Dal 2007 ad oggi sui binari delle ferrovie italiane sono caduti 43 lavoratori, ad una media impressionante: 1 ogni due mesi. L'ultimo ferroviere è morto la notte del 12 gennaio nella stazione di SMN a Firenze.Si è inoltre distinto per le fattive iniziative in ordine alla distruzione del trasporto pubblico su rotaia al di fuori dell'Alta Velocità, in nome della quale, e in nome delle cospicue risorse pubbliche che si trova a gestire, sta sacrificando il trasporto locale, i treni dei pendolari e dei lavoratori, cioè dell'80% dei viaggiatori, riducendo ogni giorno qualsiasi possibilità di viaggiare in treno senza le tariffe astronomiche delle "frecce".Proprio in questi giorni la Commissione europea ha deferito l’Italia alla Corte di Giustizia europea per non aver recepito la normativa comunitaria in materia di diritti dei passeggeri nel trasporto ferroviario.Questo personaggio, che reagisce stizzito e con la consueta arroganza al solo ipotizzare una riduzione del faraonico compenso che percepisce per fare tutto questo, dovrebbe essere cacciato da un Ente che gestisce risorse pubbliche per erogare un servizio essenziale come il trasporto ferroviario.Essere il 2 aprile a fianco dei familiari delle Vittime della strage di Viareggio è un atto concreto di solidarietà, sostegno e mobilitazione, per un trasporto pubblico più sicuro, e attento ai bisogni degli utenti e del territorio più che alla finanza e ai giochi di potere".

 I numeri della tornata congressuale: 2.200 le assemblee congressuali di base, 154.150 gli iscritti aventi diritto, 78.253 i votanti (pari al 50,76%). 2.200 le assemblee congressuali di base; 154.150 gli iscritti aventi diritto; 78.253 i votanti (pari al 50,76%). Sono i dati relativi alla tornata congressuale di base e territoriale della Filt Cgil, che si è svolta dal 21 febbraio al 20 marzo. Il documento 1 ("Il lavoro decide il futuro") è stato votato da 75.915 iscritti, ottenendo il 97,01% dei consensi, mentre il documento 2 ("Il sindacato è un'altra cosa") è stato votato da 1.750 (il 2,24%).

Perciò la platea del X congresso nazionale Filt, che si è inaugurata oggi a Firenze, presso il Centro congressi, con la relazione del segretario generale della categoria, Franco Nasso, sarà composta da 497 delegati, dei quali 487 (il 98%) in rappresentanza del documento 1, e 10 (il 2%), in rappresentanza del documento 2.

Le donne delegate al congresso sono 154 (il 31%). Tra i segretari generali regionali Filt eletti, cinque sono nuovi: Mauro Poggio (Piemonte), Anita Perkmann (Alto Adige), Valentino Lorelli (Friuli Venezia Giulia), Michele De Rose (Emilia Romagna) e Arnaldo Boeddu (Sardegna).

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