Trasporti: buone notizie in Toscana

C'è “salvezza” per i treni intercity minacciati di tagli. La Deputata cortonese Chiara Gagnarli interviene nell’assemblea organizzata a Chiusi contro la soppressione delle 5 coppie di intercity prevista per giugno e chiede al Governo l’emanazione dei decreti attuativi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 marzo 2014 20:45
Trasporti: buone notizie in Toscana

FIRENZE – Intercity: buone notizie in arrivo. Le riferisce l'assessore ai trasporti della Regione Toscana facendo il punto della situazione dopo le ultime minacciate soppressioni da parte di Trenitalia. Oggi l'assessore ai trasporti fa sapere che potrebbe essere stato scongiurato il rischio che a giugno spariscano altre coppie di intercity. La buona notizia arriva da una lettera dell'amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano, indirizzata al senatore Marco Filippi, capogruppo Pd nella commissione trasporti, che si è attivato su Trenitalia dopo la richiesta inviata in tal senso dall'assessore regionale a tutti i parlamentari toscani, e all'assessore stesso. Soprano informa che la coppia di intercity Firenze-Roma e viceversa e quella Terni-Milano e viceversa, sono garantite, in quanto già inserite nel Contratto di Servizio con lo Stato, salvo diverse decisioni del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.

Per le coppie residue pare di poter dedurre che Trenitalia sia intenzionata a rinviare ogni decisione, in attesa che il confronto con il nuovo Governo si completi. Questa, almeno nell'immediato è una buona notizia, ma l'assessore ribadisce che non rappresenta la soluzione del problema, anche se consente al Ministero un lasso di tempo maggiore per affrontare la situazione. In questo contesto va inserita anche l'iniziativa assunta dal Vice Ministro Riccardo Nencini, al quale l'assessore ai trasporti aveva inviato una lettera la scorsa settimana.

L'assessore sottolinea con forza come i servizi intercity che percorrrono la dorsale per la Regione non hanno alternative: o si hanno o non si hanno. Con le conseguenze immaginabili per l'utenza. In proposito l'assessore ricorda come proprio ieri l'Unione Europea ha deferito l'Italia alla Corte di Giustizia perchè non tutela i diritti dei passeggeri, che è la stessa cosa che la Toscana sta dicendo da mesi, ovvero per troppo tempo in Italia sia il Parlamento che il Governo hanno trascurato i diritti degli utenti dei treni regionali e interregionali.

Una questione cui ora si deve porre rimedio.ll Comitato Pendolari Roma-Firenze si è riunito ieri sera, 28 marzo, presso la Saletta del Teatro Mascagni di Chiusi Città per vagliare le possibili soluzioni alla cancellazione, a partire da giugno, delle residue 5 coppie di intercity che attualmente servono le stazioni di Orvieto, Chiusi, Terontola e Arezzo. Sono intervenuti, oltre agli amministratori comunali, provinciali e regionali dei territori interessati, anche la Deputata aretina Chiara Gagnarli (M5S), prima firmataria di numerosi atti parlamentari sul tema del trasporto ferroviario locale ed in particolare della problematica intercity Roma-Firenze.

"I dati sono inequivocabili – spiega la Gagnarli – e descrivono un costante peggioramento del servizio ferroviario a fronte di continui aumenti tariffari, + 41.3% dal 2005 al 2012, mentre la media dei Paesi UE segna un + 28,4%. Balza all’occhio anche la progressiva diminuzione del numero di corse: sulla tratta Roma-Firenze si è passati dalle 52 corse del 2004 alle 34 di oggi e saranno solo 20 se verrà confermata la soppressione prevista per giugno. Siamo di fronte al taglio definitivo dei collegamenti a media percorrenza – prosegue la Deputata cortonese del M5S – e non possiamo accettarlo.

Riteniamo infatti che una tale marginalizzazione delle nostre stazioni non sarebbe sostenibile sia per la vita quotidiana di quei 210 mila toscani che prendono il treno, sia per la qualità della vita di intere aree. Faremo fronte comune con il Comitato – afferma la Gagnarli –opponendoci al taglio degli intercity o facendo pressione affinché si trovi rapidamente una soluzione alternativa, come la fermata di un paio di frecce nelle stazioni di Chiusi o Arezzo. L'assessore Ceccarelli – prosegue – scarica le colpe sui Deputati, dimenticando che da tempo il Parlamento è esautorato nei propri poteri dalla continua approvazione di Decreti legge emanati da un Governo guidato dal suo stesso partito. Vorremmo infine lanciare un appello al Governo – conclude la deputata – sempre pronto ad usare lo strumento del decreto d’urgenza quando si tratta di regalare soldi alle banche, affinché proceda con il decreto attuativo previsto dall'articolo 21 del decreto-legge n.

98 del 2011, che potrebbe concretamente contribuire a superare le difficoltà a mantenere in servizio i treni Intercity".

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