La strigliata, l'ennesima e poi la promessa, l'ennesima. Al "Siete in ritardo" risponde "Ce la faremo". Nel mezzo le deviazioni, le polemiche, la difficoltà espressa da pedoni e ciclisti, i mugugni degli automobilisti e le lacrime dei commercianti."Anche questa mattina con l’assessore Stefano Giorgetti abbiamo fatto un sopralluogo ai cantieri della tramvia in via di Novoli, dove i ritardi nello stato di avanzamento dei lavori sono maggiori rispetto alla linea 3. Continueremo a fare altri controlli" lo scrive il sindaco di Firenze Dario Nardella su Facebook.
"Intanto, non si può tollerare una così scarsa presenza di operai di fronte ai disagi che la città deve vivere per un’opera pubblica di vitale importanza - sottoline Nardella - per questo oggi ho incontrato personalmente i presidenti delle due ditte capofila incaricate di realizzare le linee 2 e 3, rispettivamente Carlo Ferroni di Grandi Lavori Fincosit e Carlo Zini di CMB. Ho ricevuto da entrambi la rassicurazione che recupereranno i ritardi accumulati. Voglio sperarlo davvero. Il 13 febbraio, alla vigilia del quinto compleanno della linea 1, presenteremo pubblicamente lo stato di avanzamento dei lavori sulla linea 3 Careggi – Centro e il 27 quello della linea 2 Peretola – Centro.
A quel punto ognuno si prenderà le responsabilità di ciò che ha fatto o non ha fatto" conclude il sindaco.A febbraio dunque Firenze farà i conti. Ma la responsabilità sarà solo operativa o anche politica? Questo uno degli aspetti che oggi tengono banco nel capoluogo toscano. Non è la prima volta infatti che il primo cittadino bacchetta le ditte parlando di "responsabilità" un aspetto che rischia di trascinare anche Palazzo Vecchio nel malcontento della cittadinanza.
