Tramvia: lunedì sera si allarga il cantiere in via di Novoli con la revoca della corsia preferenziale in via Baracca

Miriam Amato: “Alcuni fiorentini rischiano di rimanere murati in casa dopo la costruzione delle linee 2 e 3”. L’assessore Giorgetti: “La consigliera del Gruppo Misto non sa di cosa parla”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 febbraio 2015 16:53
Tramvia: lunedì sera si allarga il cantiere in via di Novoli con la revoca della corsia preferenziale in via Baracca

Vanno avanti i lavori per la realizzazione della tramvia. Lunedì 9 febbraio a partire dalle 21 si procederà all’ampliamento del cantiere in via di Novoli. Due le fasi previste: la prima comporterà l’istituzione di un restringimento di carreggiata in corrispondenza dell’incrocio tra via di Novoli e via Caduti di Cefalonia e la modifica della rotatoria. La seconda fase, che scatterà alle 21 di mercoledì 11 febbraio, prevede l’estensione del cantiere nell’area dell’intersezione tra via di Novoli e via Paganini.

Questi provvedimenti rimarranno in vigore fino al 7 luglio. Inoltre, per verificare le interferenze con i sottoservizi esistenti nel tratto via Torre degli Agli-via Baracchini, lunedì sera scatterà la chiusura a tratti del marciapiede sul lato opposto della strada (lato numeri civici dispari) dall’incrocio con via Baracchini al numero civico 91. Sarà istituito un percorso pedonale alternativo. Previsto inoltre restringimento di carreggiata e divieti di sosta. Stessi provvedimenti anche in via Baracchini.

Termine previsto 7 marzo. Contestualmente con l’ampliamento dei cantieri in via di Novoli, lunedì sera, sempre dalle 21, scatterà anche la revoca della corsia preferenziale in via Baracca, nel tratto da via Pagnini a via Gori. Con questo provvedimento via Baracca diventa la direttrice privilegiata di uscita dalla città al posto di via di Novoli nel periodo dei cantieri: per agevolare il transito in uscita è stata anche realizzata una nuova rotatoria all’incrocio tra via Baracca e via Gori.

Per effettuare la modifica alla segnaletica conseguente alla revoca della corsia preferenziale, fino a giovedì 12 febbraio in orario notturno (ovvero dalle 21 alle 6) sono previsti restringimenti di carreggiata e senso unico alternato con movieri a tratti. Da lunedì prenderanno il via anche i sondaggi e la caratterizzazione dei materiali lungo il tracciato della linea 2. Si tratta di un cantiere itinerante che prevede, per l’occupazione di una corsia, l’istituzione di restringimenti di carreggiata in piazza Adua, via Valfonda e viale Lavagnini in orario 9.30-16.

L’intervento andrà avanti fino a fine mese. Inoltre, per venire incontro alle richieste del Quartiere 5, è prevista la modifica delle disposizioni istituite lunedì scorso in occasione dell’avvio del cantiere in via Buonsignori. In sostanza, in un tratto di via Giovanni da Marignolli (da via Buonsignori al numero civico 5 lato giardino) sarà riservato, in orario 7-15, alla sosta di motocicli e ciclomotori a servizio soprattutto del Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci. Nell’altra fascia oraria la sosta sarà consentita ai veicoli dei residenti della Zcs 5.“Alcuni fiorentini rischiano di rimanere murati in casa dopo la costruzione delle linee 2 e 3 della tramvia”.

E’ l’allarme lanciato dalla consigliera del Gruppo Misto Miriam Amato che presenterà delle interrogazioni in Consiglio comunale a seguito di uno studio effettuato dall’ingegner Gerardo Pozzolini che ha analizzato i tracciati delle nuove linee in costruzione a Firenze. “Questi tipi di tramvie – spiega Miriam Amato – è corretto installarle dove ci sono ampie strade, con pochi attraversamenti e non già congestionate dal traffico. Se le tramvie si realizzano in strade strette, con vari attraversamenti, si aumenta il costo di realizzazione delle opere, si introducono criticità funzionali ineliminabili che producono vari impatti sul funzionamento della città e gravi disagi alla cittadinanza”.

Secondo la consigliera di Percorso Comune Miriam Amato e dell’ingegner Pozzolini sono decine le criticità evidenti ma, in particolare, sono tre le zone più a rischio. “Il costo medio preventivo delle tramvie a Firenze è altissimo: 38,2 milioni di euro a chilometro. A Padova sono state costruite tramvie a 7 milioni di euro a chilometro. Anche questo – aggiunge Miriam Amato – conferma che le linee 2 e 3 sono state progettate in direttrici altamente sfavorevoli. Sarà compromessa la funzionalità del sistema di trasporti multimodale interconnesso alla stazione di Santa Maria Novella dove sono presenti capolinea e fermate di 26 linee Ataf, autobus turistici e taxi; gli abitanti di molte strade:via Alamanni, via Guido Monaco, via di Novoli, via dello Statuto, via Guasti, via Francesco Gianni, via Tavanti, viaPisacane e via Rifredi verranno lasciati, almeno su un lato della strada, con di fronte a casa il marciapiede e latramvia o, addirittura, in alcuni tratti con di fronte al marciapiede solo la tramvia.

Come sarà possibile mantenere il parcheggio sotto casa per chi ha una invalidità riconosciuta o caricare e scaricare persone e cose o effettuare la vuotatura annuale delle fosse biologiche ed effettuare lavori edili alla casa? Infine la compromissione della viabilità della direttrice Statuto – Careggi utilizzata dalle ambulanze. Da dove pensano di fare attraversare le ambulanze che attualmente passano dal sottopasso ferroviario di via dello Statuto che verrà totalmente occupato dalla tramvia? Con la realizzazione della tramvia verrà lasciata un’unica corsia stradale diretta verso Careggi, ad eccezione del viale Morgagni.

Come potranno non rimanere imbottigliate nel traffico le autoambulanze? Non si pensa che la compromissione del traffico su questa direttrice potrà creare gravi conseguenze ad ammalati trasportati in situazioni critiche? Per non parlare – conclude la consigliera Amato – delle attività commerciali ed economiche sottoposte a forte costrizione ed al fatto che non è stato ancora risposto sul protocollo di legalità che evita subappalti sgradevoli. Di questo protocollo da sottoscrivere da parte del Comune non abbiamo ancora notizie”.

Dalle dichiarazioni della consigliera Amato appare evidente che non ha ben chiaro di cosa sta parlando”. L’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti replica così alle affermazioni della consigliera comunale Miriam Amato sul sistema tranviario fiorentino. “Nonostante abbiamo spiegato più volte, anche in consiglio comunale, le caratteristiche del progetto e della cantierizzazione della tramvia, si continua a illustrare situazioni che niente hanno a che vedere con quello che stiamo realizzando – precisa l’assessore –.

Le valutazioni espresse dalla consigliera Amato non hanno senso e sono assolutamente fuori luogo. Non è vero che la corsia per le ambulanze dirette a Careggi non ci sarà, così come non è vero che spariranno i parcheggi. Per quanto riguarda la realizzazione delle sottovie per il traffico privato in viale Strozzi, i progetti moderni di tramvia prevedono quando è possibile la separazione della tramvia dalla circolazione su gomma per garantire una migliore funzionalità riducendo le interferenze.

Comunque voglio rassicurare la consigliera Amato: la questione del rischio allagamento delle sottovie è stata studiata e sono state previste soluzioni tecniche adeguate”. “Stiamo realizzando un’opera fondamentale – aggiunge l’assessore Giorgetti – che servirà con un moderno ed efficiente sistema di trasporto pubblico zone molto popolate della città e che trasformerà Firenze non soltanto per quanto riguarda la modalità degli spostamenti: sarà infatti l’occasione per riqualificare importanti zone della città, a partite proprio da viale Strozzi dove, grazie al passaggio della tramvia in superficie e allo spostamento sotto il livello della strada dei mezzi su gomma, sarà possibile realizzare una nuova area verde”. “La consigliera Amato può prendere atto di quello che stiamo realmente realizzando e rendersi conto che la tramvia rappresenta una grande occasione per la città oppure continuare a parlare di un progetto che non esiste.

La scelta spetta a lei” conclude l’assessore Giorgetti.

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