Tragedia alle Cascine, le reazioni in Palazzo Vecchio

​ Parla l'assessore all'ambiente Alessia Bettini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 giugno 2014 15:44
Tragedia alle Cascine, le reazioni in Palazzo Vecchio

Il consiglio comunale di Firenze ha osservato un minuto di silenzio per ricordare Donatella e la piccola Alice, due anni, morte venerdì sera nel Parco delle Cascine per la caduta di un ramo di un albero.L'assessore Bettini ha sottolineato la sicurezza del parco sottoposto a verifiche e controlli periodici, oltre alle normali potature, da parte del personale che, a detta dell'Amministrazione, risulta aumentato in questi ultimi anni. L'albero dal quale si è staccato il ramo sarebbe stato censito nel 2006, potato nel 2009 ed avrebbe effettuato l'ultimo controllo nel 2010, non presentando nell'occasione nessuna evidente problematica.

L'Amministrazione per voce dell'assessore ricorda gli interventi in corso e dichiara che i controlli "verranno ulteriormente ampliati".Dopo le lacrime e l'apertura di una inchiesta da parte della Procura di Firenze per omicidio colposo a carico di ignoti, si accende la discussione sul drammatico accaduto che avrebbe potuto avere proporzioni anche maggiori visto che era in corso un Festival, subito annullato, e la strada è abituale passaggio di podisti e frequentatori del parco e del mercato settimanale del martedì.Problemi di manutenzione al verde? Immediatamente smentiti da parte di Palazzo Vecchio, il sindaco Dario Nardella ha fatto sapere di essere pronto a mettere a disposizione tutto il materiale necessario per descrivere il lavoro fatto su ogni pianta.

L'albero in particolare dal quale si è staccato il ramo avrebbe effettuato l'ultimo check up nel 2010.I tecnici in queste ore si sono soffermati sugli aspetti visivi e meccanici dell'alberatura coinvolta sottolineandone l'apparente buono stato di salute, ma rilevando l'anomalia di alcuni cavi elettrici sospesi tra i rami. Una pratica che però abbiamo riscontrato essere usuale nell'allestimento di fiere all'interno di aree alberate, così ci hanno spiegato gli addetti ai lavori.Come mai non hanno allestito il Festival nel viale più ampio anziché costringere le strutture in pochi metri? Come mai non è stata effettuata una verifica speciale delle alberature coinvolte nello spazio concesso per l'evento? Tutte domande che arrivano in ritardo.

Le reazioni politiche: "Cinque volte, una per ogni singolo anno dal 2009 al 2014, perUnaltracittà ha promosso emendamenti al Bilancio del Comune di Firenze per stornare risorse sul capitolo di spesa manutenzione del verde in città e per ben 5 volte, gli emendamenti venivano bocciati dalla maggioranza.  A Firenze si spende 0,30 euro per metro quadrato a fronte di 4 euro a Parigi, solo per fare un esempio. E abbiamo denunciato, insieme al consigliere Tommaso Grassi, i ribassi degli appalti che arrivavano fino all'80%, con cifre ridicole per l'analisi dello stato di salute e il controllo di ciascuna alberatura. Ed è proprio sulle Cascine che abbiamo sollecitato in Consiglio a investire più sul verde che su attività ricettive che sembravano piacere tanto alla giunta Renzi-Nardella.

Abbiamo infine denunciato la pratica della potatura selvaggia, l'ormai nota a tutti "capitozzatura", che indebolisce le difese degli alberi e li espone a malattie e decadimento" così Ornella De Zordo.

 Cristina Scaletti (La Firenze Viva), interviene in Consiglio comunale: "Davanti ad ogni tragedia che ci coinvolge le riflessioni necessarie sono due. Da una parte la consapevolezza che la componente legata alla fatalità esiste ed è come tale imprescindibile, imponderabile e imprevedibile e attiene a quella sfera dei perché a cui nessuno può dare risposta lasciando chi si interroga nello sconforto e nel tormento. D'altra parte - ha continuato Scaletti -  è necessaria una domanda.

Chiedersi se era possibile prevenire è un dovere collettivo, civile ed è un obbligo morale verso la cittadinanza. Nel caso delle Cascine, visto quanto dichiarato più volte rispetto al volerne fare l'elemento distintivo della scorsa Giunta e dunque in continuità anche di questa, vista la centralità dichiarata in termini di eventi e manifestazioni, compresa l'Estate fiorentina, sono state fatte verifiche supplementari al fine di dedicare il parco a una funzione così particolare e con un flusso previsionale così alto? Qual è l'elemento di rassicurazione percepibile quando si dice che il Parco delle Cascine é sicuro? E per gli altri parchi e gli altri alberi è stato fatto tutto il necessario? Con i 6 euro previsti per ogni albero è davvero possibile fare tutte le cose elencate dall'assessore Bettini? Stefano Mancuso, direttore del Laboratorio di Neurobiologia Vegetale di Firenze, dice in un'intervista a un noto quotidiano che occorre smettere di pensare che la manutenzione dei parchi e delle aree verdi sia soltanto una voce di spesa netta, ricordando che Firenze dedica alla cura del verde 80 centesimi al metro quadro dato che però comprensivo anche degli stipendi del personale e le spese per le macchine.

Parigi ne dedica 2 e Lugano 7. Siamo poi sicuri che sia corretto pensare alle gare di manutenzione del verde pubblico in termini di massimi ribassi?".

"È giusto ricorrere allo strumento del ribasso d'asta per l'assegnazione degli appalti sulla verifica e la manutenzione del patrimonio arboreo della nostra città?" è la domanda del capogruppo di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale a Palazzo Vecchio, Francesco Torselli. "Chi oggi cura la manutenzione dei nostri alberi - spiega Torselli - lo fa avendo vinto una gara offrendo il servizio con il 26% di sconto rispetto alla base d'asta fissata, in pratica per circa 7 Euro ad albero.

Mi scuso con i tecnici e gli esperti, ma da cittadino non posso che interrogarmi se a fronte di una cifra più alta, gli esami sull'albero in questione, non sarebbero stati più approfonditi. E sempre da osservatore - rincara ancora Torselli - non posso fingere di non aver visto i questi giorni alberi usati come tralicci dell'alta tensione per portare la corrente agli stand delle manifestazioni ospitate nel parco. Siamo sicuri che questo utilizzo sia conforme? Lo sarà sicuramente stato, ma quando vedo un albero usato come un traliccio e poi leggo di una tragedia come quella accaduta a Firenze, mi vengono inevitabili dubbi. Al sindaco Nardella - conclude Torselli - esprimo comunque la mia vicinanza per la scelta fatta di indire il lutto cittadino per la giornata delle esequie delle due vittime di questa tragedia, una scelta di buon senso che dimostra ancora una volta la capacità di Firenze di dividersi su tutto, ma di unirsi nel dolore e nella vicinanza ai propri figli".

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