Toscana Pride 2016: come promuovere l'inclusione lavorativa delle persone lgbti

I consiglieri Rossi e Collesei a sostegno del patrocinio comunale al gay pride

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 giugno 2016 19:35
Toscana Pride 2016: come promuovere l'inclusione lavorativa delle persone lgbti

FIRENZE– Riconoscere la diversità fa bene al lavoro in azienda, questo l'unanime riconoscimento uscito dall'incontro Welfare e lavoro-Politiche di inclusione per le persone lgbti, primo atto del programma del Toscana Pride 2016, patrocinato dalla Regione, e svoltosi stamani a palazzo Strozzi Sacrati. Una conclusione certificata dalla qualità degli intervenuti: rappresentanti della General Electric Oil & Gas, della Ely Lilly Italia, dell'Ikea e dell'Anpas, dell'associazione Parks Liberi e Uguali e dai professori Giovanni Maria Mazzanti e Luigi La Fauci dell'Università di Bologna che hanno animato il dibattito.

Tutto centrato sulle azioni dei grandi gruppi, favoriti dalla transnazionalità, a favore delle politiche di inclusione e riconoscimento di diritti ancor prima, come accaduto in Italia, dell'adeguamento normativo come la recente legge sulle unioni civili per le coppie dello stesso sesso. "Sono contenta di poter portare un contributo a nome della Regione ad un convegno dedicato in modo specifico al Welfare aziendale e alle politiche di inclusione per le persone omosessuali, bisessuali, transessuali e intersessuali – ha affermato nel suo intervento di saluto la vicepresidente Monica Barni -.

Il tema della gestione aziendale della diversità esce in modo evidente come fattore di sviluppo economico in grado di migliorare efficienza, produttività e competitività. Peraltro, insieme all'associazione Parks, proprio sul tema del diversity management ci siamo candidati ad un progetto europeo con l'obiettivo di portare le buone pratiche della Parks anche nella piccola-media impresa e nel settore pubblico, utilizzando l'apertura concessa del recente decreto Cirinnà". "La Regione Toscana si è sempre dimostrata sensibile alle tematiche legate alla libera espressione e manifestazione dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere di ogni singolo individuo, promuovendo il superamento delle situazioni di discriminazione – ha aggiunto Barni -.

Infatti, oltre alla specifica legge regionalew in materia del 2004, ha aderito alla Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni (RE.A.DY.). Ed è proprio in questo contesto che, con l'obiettivo di creare un coordinamento regionale, ha promosso, a novembre 2015, un accordo fra gli enti locali della Toscana aderenti alla rete". "Si tratta di rispondere ai mutamenti socio-economici globali che verifichiamo dagli anni '80, attivando tutte le azioni possibili per costruire una salda coscienza condivisa di rispetto per la diversità e il genere – ha concluso la vicepresedente della Regione -.

Un obiettivo che deve essere costruito attraverso un forte piano sociale di formazione a tutti i livelli, da quello familiare a quello scolastico a quello lavorativo. E la cui necessità affonda in una cronaca quotidiana ancora troppo macchiata da azioni delittuose e violente contro persone che vorrebbero solo vivere la propria vita nel modo più sereno".

I consiglieri comunali Alessio Rossi e Stefania Collesei, apprezzando le recenti deliberazioni dove i quartieri 1,4 e 5 hanno deciso di aderire al gay pride, vogliono anche loro esprimersi a favore del patrocinio del Comune di Firenze al Gay Pride del 18 giugno. "La recente approvazione della legge sulle unioni civili ha rappresentato un momento storico per il nostro Paese e per il Partito Democratico che ha saputo finalmente porre fine al ritardo dell’Italia nel riconoscimento e nella tutela delle coppie dello stesso sesso - dichiarano Rossi e Collesei -. Proprio Il dibattito sulle unioni civili e sulla parità tra eterosessuali e omosessuali ha dimostrato che la sensibilità e l’opinione degli Italiani è radicalmente modificata e anche le istituzioni comunali non possono tirarsi indietro dall’interpretare e far proprio questo cambiamento rispondendo alle richieste dei cittadini e delle associazioni. E’ delle istituzioni, e della politica, il compito di tutelare tutti i cittadini e di rivendicarne l'uguaglianza. E’ dovere delle istituzioni e della politica garantire diritti e coesione sociale perché non si ripetano le tante tragedie di cui troppo spesso leggiamo, come quella del diciottenne barese che un mese fa si è tolto la vita perché vittima di emarginazione e della cultura del rifiuto". "Firenze e la Toscana sono da sempre nella sua storia sinonimo di profonda cultura dei diritti e di una società illuminata, e anche per questo scenderemo in piazza il 18 giugno per chiedere uguali diritti, sicuri di essere accompagnati dal Sindaco" concludono i consiglieri.

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