Toscana: più fibra per tutti, questa la cura contro il digital divide

Ci penserà Telecom a realizzare l'intervento entro il 31 ottobre del 2015

Antonio
Antonio Lenoci
14 luglio 2015 16:00
Toscana: più fibra per tutti, questa la cura contro il digital divide

Mille chilometri di fibra ottica in Toscana, duecento chilometri di scavi con un solco largo dieci centimetri e profondo quaranta.Il Mise attraverso Infratel Italia, società pubblica del Gruppo Invitalia ed incaricata di attuare il "Piano Nazionale Banda Larga Italia" approvato dalla Commissione europea, ha previsto un investimento di 33,8 milioni di euro. Soldi pubblici? 17,3 milioni di cui 7,4 della Regione Toscana, 16,5 milioni finanziati da Telecom Italia.

Saranno 1251 le località e frazioni in 190 comuni collegati via cavo: "Grazie a nuove centraline e armadietti stradali porteremo la Banda Larga in quasi tutte le case, arriviamo al 99,7% - spiega l'assessore Vittorio Bugli a Nove da Firenze - non ci fermeremo alla centrale, ma sarà attivato il servizio, cosa che in passato non sempre è successo. Lo farà il gestore. Si potrà navigare almeno a 20 Mbps, il 50% della nuova copertura sarà già pronta per i 30 Mbps che in pratica è già Banda Ultra Larga".E' importante in Toscana avere copertura? "Il Bando ha scadenza ottobre, mettiamo pure che si arrivi a fine anno: la Toscana è tra le regioni più connesse ed anche per numero dei servizi riceviamo complimenti a livello nazionale.

Faccio l'esempio della Sanità dove delle 16 piattaforme a breve ci sarà un server unico. Esistono già piattaforme di servizi: Iris, il portale che incrocia pagamenti e debiti verso la pubblica amministrazione di ciascun contribuente, e Open Toscana, l'innovativa piattaforma inaugurata a settembre dell'anno scorso per rendere più accessibile la pubblica amministrazione". Sono usate? "Stiamo crescendo, i numeri sono incoraggianti".Prossime tappe del cronoprogramma? "La conferenza dei servizi si terrà il 22 luglio - spiega Bugli - e servirà a far partire i lavori che consentiranno di installare la Banda Larga nei comuni dove ancora non c'è.

I sindaci devono dare il proprio consenso al piano di Telecom. In questa legislatura ci impegneremo anche sulla Banda Ultra Larga, e principalmente si tratterà di guardare alle aziende che richiedono questa infrastruttura. 100 milioni non saranno sufficienti, ma ci sono standard europei da coprire entro alcuni anni"."Per la Toscana la Banda Larga è un investimento strategico" lo ha detto il presidente Enrico Rossi presentando il Bando vinto da Telecom.

"Completiamo la copertura del territorio regionale. La Toscana sarà così ancora più competitiva e attraente non solo per il turismo ma anche per le imprese e per tutti i cittadini che avranno a disposizione una infrastruttura moderna, veloce e utile. L'innovazione tecnologica rappresenta una leva fondamentale, in grado di generare a cascata nuove opportunità e nuovi investimenti. Connessioni più veloci e diffuse sono un valore aggiunto per le imprese che decidono di investire o svilupparsi sul nostro territorio, aiutano le imprese nei loro affari ma sono anche l'autostrada su cui far viaggiare tutti quei servizi e strumenti di cui una pubblica amministrazione si deve dotare per accorciare le distanze con i cittadini e render loro la vita più semplice".Digital divide e connessioni lente, questo al momento lo scoglio davanti ad una amministrazione sempre più on line: dopo Firenze, Pistoia, Massa Carrara e Lucca, anche Prato e Sesto Fiorentino hanno firmato l'accordo per scambiarsi banche dati ed estendere i servizi on line.

Siamo nei film di fantascienza degli anni '90, chi non è connesso, non esiste.Le aree a scarsa densità abitativa, rurali e marginali, non hanno reti a banda larga e l'infrastruttura è insufficiente a garantire la copertura. Fino ad ora si è data colpa al gestore che non ha investito perché non vi sarebbe stato ricavo. L'operatività nata a seguito dell'interessamento dell'Europa direbbe adesso ben altro, ovvero che una copertura totale garantisce veramente l'esistenza di una rete.

Avete mai visto funzionare bene una rete bucata? Chiedetelo ai navigatori, quelli pratici, di mare.L'assessore alla presidenza ai sistemi informativi della Toscana, Vittorio Bugli fa anche i conti con Nove da Firenze: "Abbiamo investito 70 milioni, 30 per portare la fibra ottica e altri 40 per la banda larga per ridurre il digital divide. Stiamo completando il collegamento in fibra ottica di 239 centrali telefoniche e lo faremo entro la fine del 2015". Ma la richiesta c'è, i toscani usano internet? "Stiamo lavorando molto sull'alfabetizzazione digitale, i punti Ecco Fatto hanno dato un grosso aiuto nei territori rurali ed intendiamo potenziare l'istruzione con dei corsi specifici di formazione".Il sogno a breve termine? "Vogliamo arrivare ad un servizio in abbonamento in cui i cittadini potranno trovare tutte le indicazioni utili relative ai singoli comuni che oramai non ce la fanno più a gestire tutti i propri servizi - conclude Bugli - e che verranno quindi sul nostro server, ridurremo così il numero dei diversi sistemi attualmente in uso".

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