Toscana: nel primo semestre del 2015 l’81,1% degli acquisti immobiliari per l’abitazione principale

Il 16,3% la casa ad uso investimento ed il 2,6% la casa vacanza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 dicembre 2015 22:22
Toscana: nel primo semestre del 2015 l’81,1% degli acquisti immobiliari per l’abitazione principale

A Firenze si cerca casa in affitto prevalentemente per scelta abitativa (41%), ma i lavoratori trasfertisti costituiscono una parte consistente del totale (39,7%). Interessante anche la componente di studenti universitari, che rappresentano il 19,3% degli inquilini. L'Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, prendendo in considerazione i contratti di locazione stipulati dalle reti Tecnocasa e Tecnorete nel Isem2015, ha analizzato quali sono i motivi di tale scelta e quali le tipologie contrattuali più utilizzate. 

La tipologia maggiormente affittata è il trilocale (33%), seguito dal bilocale (31,8%).

La metà dei potenziali inquilini è celibe o nubile, seguono le coppie sposate che rappresentano il 39,5% del totale.

Prevalgono i contratti a canone libero (45,1%), ma quelli a canone concordato rappresentano ben il 43,9% del totale.

L’analisi delle compravendite realizzate dalle Agenzie del Gruppo Tecnocasa in Toscana evidenzia che nel primo semestre del 2015 l’ 81,1% degli acquisti ha riguardato l’abitazione principale, il 16,3% la casa ad uso investimento ed il 2,6% la casa vacanza.

Il 36,4% degli acquirenti in Toscana ha un’età compresa tra 35 e 44 anni, a seguire le fasce di età comprese tra 18 e 34 anni (30,3%) e tra 45 e 54 anni (18,4%) .

Nella prima parte del 2015 chi ha acquistato un’abitazione attraverso le agenzie del Gruppo Tecnocasa in Toscana nel 60,2% dei casi lo ha fatto avvalendosi dell’ausilio di un mutuo bancario, mentre il 39,8% delle compravendite è stato effettuato in contanti.

Analizzando le compravendite dal lato del venditore, nel primo semestre del 2015 la maggior parte delle persone ha venduto per reperire liquidità (47,7%), seguita da coloro che hanno venduto per migliorare la qualità abitativa (38,5%) ed infine da chi si è trasferito da un altro quartiere oppure da un’altra città (13,8%).

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