Toscana: l'innovazione passa attraverso una rivoluzione culturale

Bando Fondazione CR Firenze e Regione per 12 giovani e 12 musei toscani. Urban Innovative Actions: un grande progetto sul fiume Arno. A Castelfiorentino bando di idee per avviare un'iniziativa imprenditoriale. Dal 1 febbraio il ciclo di lezioni per imparare a confezionare capi di abbigliamento alla scuola Modartech. Startup fiorentina Kinoa tra i vincitori della Tuscan Big Data Challenge con il progetto Kimap. Interrogazione sui voucher per l'internazionalizzazione delle PMI

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 gennaio 2017 16:27
Toscana: l'innovazione passa attraverso una rivoluzione culturale

FIRENZE– Un’azienda innovativa è un’azienda che crea valore, per se stessa e per i propri clienti, portando sul mercato nuovi prodotti e nuovi modelli di business. In un mercato globalizzato come quello attuale, innovare è l’imperativo della competitività: chi non innova resta indietro. E' questo ormai l'obiettivo di tante iniziative, pubbliche e private, che si muovono sul territorio per rilanciare l'economia toscana.

Il Comune di Bagno a Ripoli, insieme a quelli di Fiesole, Pontassieve e Rignano sull'Arno, nell'àmbito del programma europeo Urban Innovative Actions (Uia), intende presentare una proposta progettuale sulla linea “URBAN MOBILITY”. La proposta ha come suo fulcro ed elemento di continuità tematica, operativa e territoriale il fiume Arno e prevede:

 la realizzazione di una ciclovia dell’Arno nell'area a sud est di Firenze al fine di ridurre l'uso del mezzo privato e le conseguenti emissioni inquinanti, e al contempo promuovere il cicloturismo;  la progettazione di interconnessioni ed integrazione tra la ciclovia, i tracciati collinari esistenti, i mezzi di trasporto pubblico ferro - gomma e la navigabilità riservata al trasporto di persone attraverso: realizzazione di punti di attraversamento ciclopedonali da sponda a sponda (passerelle, chiatte, ecc), che colleghino luoghi strategici per l'integrazione tra sistemi diversi di mobilità sostenibile; creazione di approdi e scivoli finalizzati alla navigabilità del fiume; predisposizione di hub pubblici, dotati di sistemi di ricarica ad energia solare, che facilitino l'uso, anche sotto forma di sharing, di e.bike e/o altri mezzi similari, e la formazione di spazi dedicati allo scambio intermodale fra infrastrutture e servizi di mobilità pubblica (ferro e gomma); realizzazione di applicazioni web gis-based accessibili dai dispositivi mobili e da apparecchiatura fissa pubblica che potenzino le funzionalità degli hub, sviluppando sistemi di informazione sull’interscambio tra i servizi di mobilità pubblica (es.

indicazione degli orari trasporto ferroviario e altri mezzi pubblici) e sui luoghi di interesse nelle aree circostanti il percorso (beni culturali e paesaggistici, servizi e attrezzature, attività commerciali, di ristoro e ricettive).

Per meglio sviluppare tale ipotesi progettuale i 4 Comuni intendono coinvolgere tutti quei soggetti privati (associazioni, imprese, cooperative, attività economiche, ecc.) che, per competenze, mission, esperienza, frequentazione e conoscenza del territorio possano concorrere allo sviluppo del progetto nonché, in caso di valutazione positiva del progetto da parte della Commissione Europea, alla futura gestione di alcune delle attività previste e/o alla facilitazione nella realizzazione delle stesse. L'avviso è pubblicato sul sito del Comune di Pontassieve. Le aziende interessate hanno tempo fino al 31 gennaio 2017. L'indirizzo di riferimento per l'invio del modulo di partecipazione è il seguente: comune.pontassieve@postacert.toscana.it.

È rivolto a 12 musei della regione (specificatamente collocati nelle province di Firenze, Arezzo, Grosseto) che desiderino migliorare le proprie capacità gestionali e a 12 giovani laureati under 35 interessati a rafforzare la propria formazione in ambito manageriale il primo bando da 150.000 euro emanato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze nell'ambito del settore dei progetti strategici sulla innovazione culturale. Si chiama 'ValoreMuseo. Innovazione e formazione per i musei e i giovani della Toscana' ed è un progetto triennale ideato e finanziato della Fondazione CRF (all’interno del programma pluriennale Piccoli Grandi Musei) insieme a Regione Toscana e al progetto regionale Giovanisì ed è realizzato in collaborazione con ICOM Italia, col Polo Museale della Toscana e con la consulenza della Fondazione Fitzcarraldo. Il bando è stato presentato giovedì al Teatro Niccolini di Firenze dal Direttore generale della Fondazione CR Firenze Gabriele Gori, la Vicepresidente della Giunta regionale e Assessore alla cultura della Regione Toscana Monica Barni, dal Direttore del Polo Museale della Toscana MIBACT Stefano Casciu, da Daniele Jalla di ICOM Italia.

Nel corso della mattinata sono intervenuti Lucio Argano, Docente di Progettazione Culturale, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano; Roberto Ferrari, Direzione Cultura e Ricerca, Regione Toscana; Michele Lanzinger, Direttore MUSE di Trento (tra i musei più visitati d’Italia); Paolo Giulierini, Direttore Museo Archeologico nazionale di Napoli (uno dei 20 direttori manager italiani); Barbara Tosti, Responsabile Area Cultura Progetti Istituzionali strategici, Fondazione CR Firenze; Alessandro Bollo, Direttore Fondazione Fitzcarraldo, advisor di chiara fama nel comparto dell' innovazione in ambito culturale. In ciascuno dei tre anni di sviluppo del bando ‘Valore Museo’ saranno affrontati specifici ambiti formativi.

Quest’anno è la volta del marketing e dell’analisi dei pubblici; il prossimo anno saranno studiati i linguaggi, i canali e gli strumenti innovativi per la comunicazione; nel 2019 sarà la volta della pianificazione e della gestione finanziaria e della raccolta fondi. Le domande di partecipazione devono essere presentate entro e non oltre il 6 marzo esclusivamente in formato elettronico mediante l'apposita procedura attivata sul sito www.valoremuseo.it i vincitori, selezionati da una apposita commissione, sarà messo a disposizione un programma formativo, dal 3 al 21 aprile, dedicato specificatamente sia ai musei che ai giovani.

Parteciperanno a queste attività anche tre riserve selezionate per entrambe le categorie. Ai giovani sarà quindi assicurato dal 24 aprile al 27 ottobre un periodo di residenza di sei mesi nei musei per un massimo di 100 ore mensili per sviluppare attività e progetti secondo gli obiettivi indicati dal bando a servizio del museo. Un team di esperti affiancherà le due categorie per l'attività di coordinamento e di tutoraggio in tutto questo periodo. A fine anno la commissione esaminatrice individuerà i due musei e i due giovani che hanno prodotto il progetto migliore o hanno svolto l'attività più coerente con le finalità del bando e le esigenze del museo.

A ciascun museo sarà assegnato un premio in denaro di 10.000,00 euro per un intervento di miglioramento della propria fruizione e a ciascun giovane sarà offerto un viaggio di formazione di tre giorni a Bruxelles (comprensivo di volo a/r, pernottamento e costi di iscrizione) nell' ambito delle attività di aggiornamento formativo promosse dal ENCACT - European Network of Cultural Administration Training Centres. Per informazioni sul bando rivolgersi a 055 5384010 (dal lunedì al venerdì 8.30-13.30) o al sito www.valoremuseo.it o all'indirizzo valoremuseo@fondazionecrfirenze specificando nell' oggetto Bando 'VALOREMUSEO'.

Una giornata, a disposizione di imprese e singoli artigiani, interamente dedicata alla ricerca di opportunità di crescita e sviluppo, di relazioni e nuove occasioni di collaborazione, ma anche per capire il mercato in cui si opera. E' il MatchingDay 2017 di Confartigianato Toscana che si svolgerà il prossimo sabato 11 febbraio dalle 9.30 alle 17.30 presso l'Auditorium della Camera di Commercio di Prato. L'evento è patrocinato dalla Regione Toscana.

Gioca sul fattore “tempo” e sul titolo di un capolavoro della letteratura universale il progetto di storytelling lanciato da Fondazione Toscana Life Sciences “Alla ricerca del tempo guadagnato”. Al centro, il racconto di cinque storie di impresa e di ricerca che in TLS hanno ‘trovato casa’ e un alleato prezioso in grado di sostenerne la nascita e il percorso di crescita con risparmio di tempo e relativo guadagno di opportunità. Imprenditori, ricercatori, manager nel campo della produzione farmaceutica, del biotech, della genomica, dell’immunoterapia oncologica, dei farmaci orfani plasmaderivati: sono loro i protagonisti delle prime storie selezionate per restituire la fotografia di un ambiente complesso ed eterogeneo come quello di TLS, Fondazione che da oltre dieci anni è impegnata ad aggregare competenze, piattaforme e progetti nel campo delle scienze della vita.

In Toscana, a Siena, ha creato un ambiente dinamico dove fare ricerca, sviluppare innovazione e realizzare impresa è più semplice e più veloce. Da qui comincia il viaggio “Alla ricerca del tempo guadagnato”, dove narratori e volti di ogni storia sono coloro che più ne rappresentano visione e obiettivi: Claudio Bechini per la startup Pharma Integration, visionario imprenditore che ha scelto la robotica per progettare linee di riempimento di nuova generazione per l’industria farmaceutica; Greta Immobile Molaro per Polo GGB, vulcanico amministratore delegato dell’impresa specializzata in innovative tecniche di sequenziamento; Lorenzo Terranova per Kedrion, il Quality Assurance Manager che ha condotto in porto il processo per autorizzare l’impianto di Siena a produrre farmaci orfani plasmaderivati; Alessia Covre per Fondazione NIBIT, giovane ricercatrice del team dell’oncologo Michele Maio che ha scelto l’approccio terapeutico dell’immunoterapia per il trattamento del cancro e, infine, Emanuele Montomoli per VisMederi, testa e cuore dell’impresa di cui è responsabile scientifico, eccellenza nel validare l’efficacia dei vaccini a livello internazionale.

Il plot narrativo è quello del “tempo guadagnato” per mettere in evidenza, in ogni racconto, qual è stato l’apporto di TLS e come la storia di impresa o di ricerca si è intrecciata con quella dell’incubatore.A completare la narrazione delle prime cinque video interviste - il progetto si arricchirà nel tempo di nuove storie per raccontare tutte le realtà dell’ecosistema TLS - è stato creato uno spazio web sul sito della Fondazione dove i protagonisti delle interviste diventano i volti di una campagna istituzionale che sarà veicolata anche sui profili social su YouTube, Twitter e Linkedin.

Per ora siamo a quattro. Idee da cui potrebbe nascere un’impresa. Stiamo parlando di iniziative imprenditoriali che potrebbero sorgere nell’Empolese Valdelsa grazie a “Katalize”, progetto per l’autoimprenditorialità giovanile rivolto principalmente ad aspiranti-imprenditori dai 18 ai 35 anni, il cui bando scade il 31 gennaio 2017. Partecipare è semplice. Chiunque abbia un’idea che reputa valida, in quanto originale, innovativa, potenzialmente in grado – insomma - di affermarsi con buone probabilità di successo, non ha che da farsi avanti, e presentarla al team di “katalize” entro la fine del mese.

Il progetto “Katalize” ha preso il via meno di un anno fa e si avvale - tramite Flavio Tosi e Andrea Pagnanelli - dell’esperienza di “InnoVits” (società collegata al Politecnico di Milano che aiuta futuri imprenditori a creare modelli di business). L’intero progetto viene realizzato in collaborazione con il Comune di Castelfiorentino, un gruppo di imprenditori castellani e una serie di partners fra cui la Banca di Cambiano, la Camera di Commercio di Firenze, l’Istituto Superiore “F.

Enriques” , le associazioni di categoria.

Un corso di formazione che insegna un mestiere e crea posti di lavoro. Un ciclo di lezioni che accompagnano i giovani in un percorso didattico laboratoriale, cercando di garantire una concreta ricaduta occupazionale sul territorio, con l'obiettivo di impiegare fino a trenta figure professionali specialistiche in tre anni. Vuole essere questo “Fare Moda”, il corso di formazione professionale completamente gratuito rivolto agli under 30 e finalizzato a creare figure esperte nelle tecniche di realizzazione di capi di abbigliamento, promosso dalla Regione Toscana in collaborazione con l'Istituto Modartech di Pontedera e in partnership con Roban’s Produzione, azienda con sede a Ponsacco, leader per la produzione di abbigliamento in pelle per le maggiori griffe fashion-luxury internazionali. Per iscriversi a “Fare Moda” c'è tempo fino al 23 gennaioLe lezioni partiranno il 1 febbraio presso la sede di Modartech in viale Rinaldo Piaggio 7 a Pontedera.

Il corso è rivolto a ragazze e ragazzi con un'età compresa tra i 18 e i 29 anni che per partecipare devono aver aderito a “Garanzia Giovani”. Con novecento ore di lezione, di cui circa la metà da trascorrere in azienda attraverso un percorso di stage, “Fare Moda” aspira a preparare figure professionali altamente qualificate con abilità trasversali di tipo tecnico-professionale che potranno essere impiegate nei reparti di produzione dei capi di moda. Il corso valorizzerà il 'saper fare' tipico del Made in Italy, la manualità e l'aspetto artigianale che stanno alla base delle fasi produttive di un capo al di là dell'apporto tecnologico e il contributo in termini di innovazione. Grazie alla partnership con Roban’s Produzione, l'azienda metterà a disposizione le sue maestranze per formare i ragazzi e i talenti migliori avranno vere chance di uno sbocco occupazionale. Per ulteriori informazioni: info@modartech.com.

L'innovativo progetto Kimap, presentato dalla start up fiorentina Kinoa, è stato selezionato tra i vincitori della Tuscan Big Data Challenge, iniziativa rivolta alle imprese toscane impegnate nell'esplorazione delle potenzialità dei Big Data e promossa da SoBigData. Quest'ultimo è un laboratorio formato da enti di ricerca quali il CNR di Pisa, l’Università di Pisa, la Scuola Normale Superiore e l’IMT Alti Studi Lucca e fa parte della più grande infrastruttura di ricerca sui Big Data in Europa. L'obiettivo specifico di Kimap è facilitare e aumentare la mobilità e l'autonomia dei disabili.

Per raggiungere tale risultato Kimap propone un sistema che si fonda su due parole chiave: mappatura partecipata delle barriere architettoniche e navigazione. La mappatura viene realizzata dagli utenti stessi attraverso un dispositivo incorporato nei loro ausili, mentre la navigazione è resa affidabile e di immediato utilizzo da un'applicazione per smartphones che guida gli utenti attraverso i percorsi mappati. I beneficiari di Kimap sono in primo luogo i disabili potendo facilmente segnalare ostacoli, difficoltà e impedimenti nel percorrere una strada o un itinerario turistico; ma anche i produttori di ausili.

Questa tecnologia permette loro di offrire un servizio aggiuntivo ai propri clienti, aumentando il contenuto di innovazione degli ausili ed accrescendone di fatto il valore. Non sono da escludere gli enti pubblici, che possono usare Kimap per adempiere agli obblighi di mappatura delle barriere architettoniche, in ottemperanza alla legislazione regionale e nazionale, o per lo sviluppo di percorsi turistici. L'innovazione di Kimap non si limita al suo contenuto tecnologico ma si estende alla visione che vi sta dietro: lo sviluppo della tecnologia come riposta a necessità reali. L’analisi delle comunità locali, la rilevazione del problema di presenza di barriere e della mancanza di accessibilità sono stati i punti di partenza per l'ideazione di questo prodotto tecnologico.

Kimap vuole dare risposta ad un'esigenza avvertita e segnalata da molti attori quali singoli cittadini, associazioni ed istituzioni.

Il deputato toscano Lorenzo Becattini (PD) ha presentato un'interrogazione al Ministero dello sviluppo economico per richiedere una nuova tranche di contributi destinati a finanziare i progetti di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. Il Ministero aveva già previsto con un decreto del 15 maggio 2015 di destinare 19 milioni di euro alle PMI per assumere personale esperto o per finanziare progetti che proiettassero l'azienda verso il mercato estero, attraverso contributi a fondo perduto denominati "voucher per l'internazionalizzazione".

Tuttavia, dopo aver assegnato la prima tranche di 10 milioni, non è mai arrivato il decreto per la distribuzione dei restanti 9 milioni. "I fondi per l'internazionalizzazione sono uno strumento efficace -dice l'on. Lorenzo Becattini-. Non solo sono indirizzati ad un segmento importante del nostro sistema industriale, ovvero le PMI, ma rispondono ad un'esigenza reale e attuale, come quella di crescere guardando al mercato estero, soprattutto in un periodo in cui la domanda interna è debole.

Ora il Ministero dovrebbe assegnare al più presto i 9 milioni previsti dal decreto, per dare continuità ai progetti delle aziende che hanno già iniziato questo processo di internazionalizzazione e per ampliare la platea dei beneficiari". Con la prima tranche da 10 milioni di euro sono stati finanziati nel 2015 i progetti di 1700 piccole e medie imprese, ma i richiedenti sono stati circa 6000, segno che questa misura risponde ad un'esigenza percepita dalle aziende. Oltre all'erogazione della seconda tranche, l'interrogazione dell'on.

Lorenzo Becattini chiede anche un monitoraggio dei dati derivanti dalla rendicontazione dei finanziamenti così erogati, in modo da acquisire informazioni utili a migliorare l'efficacia di questo tipo di interventi.

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