Toscana: - 40% di vendite nell'agroalimentare

Fedagripesca: “La nostra produzione è destinata a fronteggiare l'emergenza”. Appello di Confagricoltura: “Portiamo i nostri prodotti nelle case dei toscani”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 aprile 2020 22:18
Toscana: - 40% di vendite nell'agroalimentare

“Le nostre cooperative registrano una flessione media delle vendite del 30-40% in meno rispetto all'analogo periodo del 2019, sia sul mercato interno, comunitario ed extra UE; soffrono di una drastica riduzione se non annullamento delle vendite dirette, causata dalle restrizione della circolazione dei cittadini; difficoltà logistiche di ogni tipo”. Così Fabrizio Tistarelli, presidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana, spiega le conseguenze negative dell'emergenza Coronavirus che stanno vivendo le cooperative agroalimentari della Toscana, come tutto il comparto primario. “Nonostante ciò - continua Tistarelli – in questa emergenza epocale e senza precedenti, la cooperazione agroalimentare sa impegnarsi concretamente nella solidarietà alimentare nei confronti delle fasce di popolazione più debole, con un collegamento stretto con gli Enti assistenziali e di volontariato, con i Comuni e con le strutture sanitarie”. “I primi numeri del contributo di solidarietà delle cooperative aderenti alla nostra federazione parlano da soli – riferisce sempre il presidente Tistarelli - 20 quintali a settimana di latte fresco confezionato, 1 quintale di formaggi freschi, 3 quintali di legumi secchi, 40 quintali di pasta alimentare, 50.000 buste per confezionare mascherine in distribuzione da parte dei comuni, migliaia di fiori recisi donati ai comuni per addobbare i cimiteri in questo periodo pasquale, 1 ecografo ad un'associazione di volontariato, adesione alle iniziativa “buoni spesa” dei comuni ed infine circa € 6.000 donati ad alcune strutture ospedaliere”. “L’impegno solidaristico delle cooperative continuerà – conclude Tistarelli - affiancato a quello di rifornire gli scaffali della GDO ed i negozi di prossimità di prodotti toscani genuini, di alta qualità e commercializzati con un equo prezzo nell'interesse dei produttori e dei consumatori.”

“E’ il momento di entrare nelle case dei toscani, e non solo. Chiedo a tutti gli agricoltori e alle aziende di attivarsi per mantenere vivo il rapporto con i clienti, attraverso consegne a domicilio e ogni altra attività promozionale. Confagricoltura è a disposizione dei suoi associati per supportarli in questo tipo di iniziative. A rischio è il nostro lavoro”. E’ l’appello che Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana, rivolge agli agricoltori che lavorano e subiscono le difficoltà dell’emergenza Covid-19.

Molte aziende si sono già organizzate, alcune unendosi per amplificare il messaggio, come con il portale “Maremma a domicilio”, che al momento unisce 8 attività di giovani agricoltori maremmani e propone circa 40 prodotti, come formaggio di bufala, olio, vino, birra, cereali e pasta. Il 10 per cento di ogni ordine andrà alla Croce Rossa di Grosseto. In poco tempo sono arrivati tanti ordini, alcuni anche dall’estero oltre che in tutta Italia. Per contattarli è disponibile un sito web, la pagina Facebook @maremmaadomicilio o via mail maremmaadomicilio@gmail.com.

“Iniziative come quella in Maremma sostengono le attività locali in un momento di difficoltà - continua il presidente Neri - ma insieme alle aziende è il territorio che si mostra vivo e produttivo. Dobbiamo fare di più per far conoscere con i nostri prodotti anche la passione, la professionalità e i sacrifici che ci sono dietro”. Oggi sono tante le aziende in difficoltà, “il settore agricola sta soffrendo, molti comparti sono in ginocchio, ma - conclude il presidente - quello che costruiamo oggi ci darà una marcia in più per la vera ripartenza domani e ci darà anche nuove opportunità di sviluppo”.

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