Toscana 2014-2020 fondi Europa per giovani e sviluppo

Piena operatività nella spesa degli oltre 1,5 miliardi di risorse destinate al sistema produttivo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 febbraio 2015 17:35
Toscana 2014-2020 fondi Europa per giovani e sviluppo

 Il via libera da Bruxelles al Programma operativo toscano del Fesr 2014-2020, seguito di poco da quello dato al Por Fse, permette oggi di partire con la piena operatività nella spesa degli oltre 1,5 miliardi di risorse destinate al sistema produttivo, alla crescita sostenibile e all'occupazione dei giovani. "La buona notizia – spiega il presidente Enrico Rossi – è che la Toscana aveva giocato d'anticipo e, grazie a 82 milioni del suo bilancio, aveva già fatto partire i primi bandi senza aspettare l'arrivo effettivo dei fondi dall'Europa. Siamo stati l'unica regione a fare questa scelta e la risposta è stata positiva.

Risultato, ai nastri di partenza la Toscana si presenta già con alcune medaglie. "Il primo bando che abbiamo attivato – ricorda Rossi – quello per Ricerca e, sviluppo e innovazione, è già in fase di chiusura ed è andato benissimo. Sono arrivati 500 progetti da 952 imprese, per una richiesta complessiva di finanziamenti pari a 152 milioni. Si stima che l'effetto moltiplicatore possa attivare oltre 450 milioni di investimenti". Rossi ricorda la decisione di concentrare le risorse sulle imprese dinamiche, che hanno voglia di investire e che sono in grado di fare da traino all'intero sistema economico regionale. L'altra buona notizia che riguarda il Fesr, frutto di quella che il presidente chiama la "buona amministrazione" della Toscana, è l'aver deciso di destinare alle imprese il grosso dei qua si 800 milioni di fondi che arriveranno di qui al 2020.

L'assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini ha sottolineato la strategia che sta alla base del Por Fse e che dà una priorità ai giovani. "Il 35 % del Por toscano vale a dire 255 milioni di euro, sarà dedicato alle politiche per l'occupazione, la formazione, i tirocini. E anche buona parte di quello che resta fuori, è comunque riconducibile alle politiche per l'occupazione, la formazione, l'orientamento, la coesione sociale. Ancora una volta, insomma, si rivolge prevalentemente ai giovani".I giovani tra 15 e 24 anni senza lavoro sono il 37% contro il 45% della media nazionale. Il dato, insieme a quelli relativi al progetto Garanzia Giovani, è stato illustrato alla commissione Sviluppo economico nell’ambito dell’indagine conoscitiva sugli esiti delle politiche regionali a favore dell’occupazione giovanile

 “In Toscana i dati sull’occupazione giovanile sono migliori che a livello nazionale, anche se sono fortemente appesantiti dalla crisi”. Lo ha dichiarato l’assessore alle Attività produttive Gianfranco Simoncini davanti alla commissione Sviluppo economico, presieduta da Rosanna Pugnalini (Pd), nella terza seduta dedicata all’indagine conoscitivaa sulle risorse impiegate e gli esiti occupazionali conseguiti dalle politiche regionali a favore dei giovani toscani. Nello specifico, Simoncini ha segnalato che nel settembre 2014 i disoccupati nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni erano il 37% (nel 2008 erano il 23%) contro il dato nazionale del 45%. A contribuire alla miglior performance della Toscana, ha spiegato Simoncini, sono state le misure del progetto GiovaniSì che è stato il primo in Italia e ha funzionato da apripista per il progetto europeo Garanzia Giovani, che qui si è integrato con le misure regionali.

“I dati che ci ha fornito l’assessore sono stati puntuali e anche confortanti”, ha commentato la presidente Pugnalini. “Entro la fine del mese la commissione prenderà visione dei dati raccolti nel corso di tutte le audizioni e approfondirà alcuni temi con l’obiettivo di giungere alla stesura di una relazione conclusiva, che mi auguro sarà condivisa da tutti, da presentare nella prima seduta di marzo del Consiglio regionale”.

Simoncini ha spiegato che le linee di fondo perseguite dalla Regione Toscana sono state “il contrasto all’utilizzo distorto di alcuni strumenti, come nel caso dei tirocini, per i quali si è adottata una legge che ha posto una serie di tutele a favore dei giovani, e le iniziative per favorire l’ingresso nel mondo del lavoro, quali gli incentivi per le assunzioni di giovani, la formazione e il sostegno alla creazione di imprese giovanili”. Riguardo ai tirocini, l’assessore ha ricordato che nel 2014 ne sono stati attivati circa ventimila “ai quali si sono aggiunti 550 tirocini-praticantato nel mondo delle professioni, che grazie ad un accordo con gli ordini hanno visto riconosciuto l’obbligo di un compenso minimo e la finalità formativa del tirocinio”.

Grazie agli incentivi e gli interventi regionali, ha ricordato ancora, sono stati 224 laureati, finanziate 1351 imprese e aiutati 400 giovani agricoltori. Nel frattempo è partito il progetto Start Up House, strumento ponte in attesa dell’applicazione della riforma della legge 21 sulle imprese a contenuto di innovazione tecnologica, sono stati pubblicati i bandi per la creazione di imprese giovanili (uno per 5 milioni per contributi in conti liquità e capitale e uno per 2 milioni per vaucher per l’affitto a favore di aziende in fase di costituzione o neo costituite, mentre un terzo prevede finanziamenti alle agenzie per il lavoro che collochino giovani disoccupati nel mondo del lavoro).

La Regione ha poi svolto il censimento di spazi pubblici da mettere a disposizione di imprese giovanili e ha attivato gli interventi a favore del co-working (per permettere a giovani professionisti di condividere l’affitto di un locale in comune). La Regione ha “anche sostenuto la stabilizzazione di 5842 contratti a tempo determinato in tempo indeterminato”. Nel 2013, inoltre, la Regione ha garantito il sostegno ad oltre 21 mila contratti di apprendistato.

Per quanto riguarda il progetto Garanzia Giovani, ha spiegato Simoncini, “è rivolto ai ragazzi fino a 24 anni e ci sono state oltre 29mila adesioni e in oltre 23mila casi i Centri per l’impiego hanno già completato la fase dell’accoglienza”. I colloqui già effettuati sono 16 mila e per oltre 14 mila sono già stati stipulati i patti di attivazione e creati i profili personali. La presa in carico effettiva risulta essere di 13mila 630 giovani. Di loro, il 32% sono entrati in un’esperienza lavorativa o hanno preso contatto col mondo del lavoro (2.524 tirocini, 1319 contratti a tempo determinato, 505 contratti di apprendistato e 91 contratti a tempo indeterminato).

“Non si tratta di una panacea”, ha commentato Simoncini, “ma il mix degli strumenti messi in campo si sono rivelati importanti per dare una risposta che, però, necessita di misure importanti a livello nazionale”.

Il consigliere Rudi Russo (Pd) ha giudicato positivi i dati illustrati da Simoncini e ha chiesto che sia fatto “un focus sulla misura di GiovaniSì che è rivolta alla creazione di imprese giovanili per capire se si è investito nella direzione giusta o se si deve correggere il tiro guardando di più alle imprese innovative”. Per Vanessa Boretti (Pd), quella dell’assessore “è stata una panoramica completa e interessante, che dimostra che GiovaniSì è stata un’ottima intuizione che ha liberato energie positive e ha offerto opportunità anche ai soggetti più fragili”.Giuseppe Del Carlo (Udc), ha detto che “l’impegno della Giunta c’è stato, ma i risultati potevano essere migliori” e ha poi chiesto che si rifletta “sull’opportunità di allargare i tirocini alle imprese artigiane senza dipendenti, ma con soci lavoratori o collaboratori familiari”.

Marina Staccioli (Fratelli d’Italia) ha dichiarato di condividere “le richieste del consigliere Russo circa le imprese giovanili nate grazie al sostegno regionale” e ha chiesto maggiori controlli “per evitare che venga fatto un uso improprio dei tirocini”.

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