Torrente Mensola: completato l’intervento di risistemazione nel tratto terminale

Lo presentano l’assessore all’Ambiente del Comune di Firenze Cecilia Del Re e il direttore del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno Iacopo Manetti. Ma il paesaggio alla confluenza in Arno lascia ancora a desiderare…

Girolamo
Girolamo Dell'Olio
16 gennaio 2020 18:14

Amene rive dell’Arno, quanto meno lato fiume. E un fitto via vai di bici e passi tranquilli a godersi questa bella giornata quasi-primaverile (ma sarà poi qualcosa di cui esser contenti, alla fine, dentro questa emergenza climatica…?).

Il nostro Mississipi, lui, da queste parti: ampio, lento e maestoso. Almeno, finché, abbandonato l’aspetto di “fiume reale ed uniforme”, non decida di adottare quello di “torrentaccio rovinosissimo”, come ebbe a definirlo nel Settecento Ferdinando Morozzi, cartografo granducale senese e secondo ingegnere delle Regie possessioni. In effetti, poco più a monte, lo scorso novembre, alle Sieci e a Pontassieve questo Arno gli argini li ha rotti! E anche a valle, quella notte, non si è dormito…

Ma su questo affluente di destra dell’Arno caro al Boccaccio, il Mensola, “le tre casse di espansione realizzate lo scorso anno sono entrate in funzione anche in occasione dell'ultima piena e hanno permesso di arginare il rischio idraulico”, precisa l’assessore all’Ambiente del Comune di Firenze Cecilia Del Re nel corso del sopralluogo – oggi – sul torrente “completamente riqualificato – recitava l’invito stampa - nel tratto terminale grazie ad un intervento del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno in accordo con il Genio Civile della Regione Toscana”.

“Un intervento realizzato con fondi consortili, spiega il direttore del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno Iacopo Manetti, che oggi finalmente abbiamo ultimato: un intervento di risanamento e di riqualificazione di questo tratto del Mensola. Siamo in una zona che era contornata da relitti di serre abbandonate (quindi un’area di degrado). Sul retro c’è un’area commerciale dedicata alla vendita, e il ponticello sul Mensola di via della Funga aveva un salto di quota importante, per cui questa zona era sostanzialmente inaccessibile per le operazioni di manutenzione.

Con questi lavori il fondo alveo è stato corazzato e riprofilato, abbandonate, degrado, e il ponticello di Via della Funga aveva un salto di quota importante per cui questa zona era sostanzialmente inaccessibile per le operazioni di manutenzione. Con questi lavori il fondo alveo è stato corazzato e riprofilato, e il salto di quota è stato sostituito con uno scivolo. Quindi oggi abbiamo la completa accessibilità a questo tratto importante di un corso d’acqua che per la città di Firenze è uno degli affluenti principali dell’Arno”.

Nelle parole dell’assessore e del direttore del Consorzio, che qui riportiamo in video, dunque, un primo importante risultato. E certo, mentre ci attardiamo a fare alcuni scatti del luogo (in galleria fotografica), fra il dolce e l’amaro, una gentile anziana residente che ama passeggiare col suo cucciolo lungo queste sponde non ci nasconde la propria soddisfazione per come è stato risistemato, il torrente, risalendone il corso: “Un parco bellissimo, grande, graditissimo alla cittadinanza”.

Meno rassicurante tuttavia il contesto nel quale l’intervento idraulico resta tuttora inserito, pure qui documentato in video.

Al direttore del Consorzio è stata posta una domanda che ci conduce a un tema analogo (trattandosi anche in quel caso di un’Area Naturale Protetta di Interesse Locale, in gergo ANPIL), sul quale si sta costruendo - a cavallo fra Sesto Fiorentino, Firenze e Vaglia - un cantiere di intervento partecipato. Vi aderiscono enti locali, associazioni, studiosi, cittadinanza attiva e lo stesso Consorzio di Bonifica Medio Valdarno: la rinaturalizzazione del torrente Terzolle. Lì, si ha notizia, si svolgerà un dibattito pubblico, che vedrà la partecipazione del presidente del Consorzio, Marco Bottino. L’appuntamento è per il prossimo giovedì 30 gennaio alle 17 al Circolo SMS di Serpiolle.

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