Testate OnLine Toscane: fare rete per crescere il futuro

L'assessore Bugli ha anticipato alcune norme del bando regionale di prossima uscita, all'incontro spontaneo all'auditorium del Museo Piaggio di Pontedera

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 settembre 2014 16:01
Testate OnLine Toscane: fare rete per crescere il futuro

PONTEDERA - Fare rete. Sembra essere questa l'unica, sicuramente la più indicata in questo momento, strada percorribile se le testate on line vogliono attrarre sempre più pubblico di lettori. 

Lo hanno sostenuto i vari direttori di testate on line toscane intervenuti all'incontro spontaneo organizzato per venerdì 12 settembre 2014 presso l'auditorium del Museo Piaggio a Pontedera, e lo ha, di fatto, ammesso lo stesso assessore regionale ai Sistemi informativi e sviluppo della società dell'informazione, Vittorio Bugli. Quest'ultimo intervenuto per illustrare il bando regionale di prossima uscita che prevede lo stanziamento di 1 milione e 700mila euro per dare una boccata di ossigeno a imprese editoriali che non siano già destinatarie di contributi statali e non siano testate extra regionali.

Oltre a lui sul palco anche il sindaco di Pontedera, Simone Millozzi, che ha salutato i giornalisti intervenuti sostenendo l'importante lavoro da loro svolto ogni giorno, il vicepresidente dell'ordine dei giornalisti della Toscana Michele Taddei, Paolo Ciampi, presidente Associazione stampa toscana e Saverio Zeni, coordinatore regionale Anso (Associazione nazionale stampa online). Oltre, naturalmente, ai due organizzatori dell'incontro, Nicola Novelli, direttore di Nove da Firenze e Marco Migli, fondatore e amministratore di ToscanaMedia News.

Nello specifico il finanziamenti riguardano la stabilizzazione di personale precario, per cui crescono gli incentivi; 8mila euro per ogni posto di lavoro stabilizzato e trasformato in tempo indeterminato (importante è che l'azienda, negli ultimi due anni, non abbia ridotto il personale di oltre il 30 per cento), confermando risorse per 1 milione e 200 mila euro. E si rivolgono a piccole, medie e micro imprese: emittenti televisive digitali terrestri, quotidiani e periodici online, radio web, web tv, agenzie di stampa quotidiana via web.

Approfondimenti

Stava già tutto dentro la legge a sostegno dell'informazione approvata l'anno scorso dal Consiglio regionale toscano, la 34 del 2013, di cui l'assessore regionale allla presidenza Vittorio Bugli fu il primo firmatario quale capogruppo del PD in Consiglio. La giunta ha però adesso modificato parte dei criteri e delle modalità per l'accesso, oltre ad alzare del 10 per cento la quota di finanziamento (ora il 70 per cento) e stanziare un milione di euro, che si aggiunge ai 700mila già disponibili dallo scorso luglio.

"Abbiamo deciso di puntare sulla qualità come criterio di giudizio, attenti soprattutto alla presenza di personale stabile e qualificato - ha affermato Bugli parlando ad una platea di operatori interessati e attenti -. Vogliamo prima stabilizzare, poi vedere insieme se si potrà allargare l'occupazione. E poi con un altro bando cercare di allargare la capacità di formazione nelle aziende. L'essenziale è che riusciamo a trovare un tavolo di confronto permanente cui invito fin da ora a partecipare. Abbiamo proposte e disponibilità di servizi da offrire: dagli Open data che possono essere fonte di informazione importante, a sistemi di cloud per garantire l'archiviazione sicura e a costo zero per le imprese". 

Per l'immediato, l'assessore Bugli ha invitato le testate online ad essere presenti nello stand della Regione con un loro settore di rappresentanza a ottobre, al prossimo Internet festival in programma a Pisa dal 9 al 12 ottobre.

I progetti finanziabili dalla legge 34, ha precisato Bugli, sono quelli che avranno il maggior rilievo informativo per le comunità di riferimento: dal giornalismo di inchiesta alle comunicazioni della protezione civile, dal giornalismo di informazione a canali tematici e iniziative culturali multimediale fino a progetti capaci di incentivare il diritto-dovere della comunicazione trasparente da parte delle pubblica amministrazione. Nella graduatoria dei progetti sarà premiato chi assume nuovo personale, chi stabilizza, applica per i collaboratori almeno i minimi previsti dalle tabelle dell'equo compenso o fa rete. Se ai giornalisti viene applicato il contratto giornalistico il punteggio raddoppia.

Le spese finanziabili riguardano sia gli investimenti in strumenti e tecnologia, sia quelle per il personale e di gestione. Il sostegno si concretizza in un aiuto sull'acquisto dei beni ammortizzabili e sulle spese correnti di esercizio, pari al 70 per cento: era il 60 prima dell'ultima modifica della giunta. Investimenti e spese dovranno essere pari almeno a 50 mila euro e non superiori a 250 mila. Le spese finanziabili riguardano sia gli investimenti in strumenti e tecnologia, sia quelle per il personale e di gestione. Il sostegno si concretizza in un aiuto sull'acquisto dei beni ammortizzabili e sulle spese correnti di esercizio, pari al 70 per cento: era il 60 prima dell'ultima modifica della giunta. Investimenti e spese dovranno essere pari almeno a 50 mila euro e non superiori a 250 mila.

Foto gallery
In evidenza