Teatro nel carcere di Sollicciano

Ieri sera a Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 luglio 2015 23:07
Teatro nel carcere di Sollicciano

Sollicciano non è un penitenziario facile. Ieri un poliziotto è stato aggredito da un detenuto e il giorno prima un altro è deceduto, mentre qualche settimana fa una detenuta è stata privata di Salvatore, l’asino che lei stessa ha allevato per due anni.

In questa cornice controversa ieri e l’altro ieri, sul palcoscenico del Teatro della Casa Circondariale di Sollicciano sono andati in scena 15 detenuti/attori di varie etnie e un’attrice venuta da fuori, con un’opera teatrale di Alfred Jarry, l’“Ubu Roi”, un mix di humor, provocazione e parodia, rappresentata la prima volta nel 1896 e considerata un’anticipazione del movimento surrealista.

La regista Elisa Taddei segue il progetto “Teatro in carcere” dal 2004, producendo da allora uno spettacolo nuovo ogni anno. L’“Ubu Roi” ha richiamato un pubblico vario e curioso, che ha assistito ad un divertentissimo spettacolo, dove il tempo è trascorso tra le risate e dove il pubblico diventava protagonista interagendo con gli attori. E alla fine, tanti meritati applausi. Brava Compagnia di Sollicciano, al prossimo anno.

Testo e Foto di Monica Caleffi

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