TAV tra Fortezza e Santa Maria Novella: il progetto Renzi salverà Firenze

Può tornare utile la soluzione presentata da un sindaco, diventato Presidente del Consiglio

Antonio
Antonio Lenoci
26 luglio 2016 19:04
TAV tra Fortezza e Santa Maria Novella: il progetto Renzi salverà Firenze

Il sogno della Stazione Foster torna nel cassetto: "Non commercialmente valida" l'ha definita l'assessore alla Mobilità del Comune di Firenze, Stefano Giorgetti, riportando quanto emerso durante l'incontro tenutosi a Roma sul futuro del Passante fiorentino dell'Alta Velocità.A settembre ci sarà una proposta concreta da parte di Rfi, ma ad oggi l'ipotesi è quella di proseguire nello scavo del Tunnel, spostando però il baricentro del sistema verso Santa Maria Novella.Il progetto c'è già.

Firenze ha la memoria corta e non sempre riconosce a ciascuno i propri meriti, neppure se quell'uomo ha dimostrato di poter strizzare l'occhio ai diffidenti e permalosi fiorentini e con la stessa semplicità riformare l'Italia. L'idea della fermata sotterranea è del 2009 e l'ebbe proprio Matteo Renzi, il giovane sindaco ex presidente della Provincia che metteva da parte il progetto di Norman Foster, separava il traffico dei treni nazionali da quelli regionali, integrava i binari di superficie con la Tramvia, salvava la centralità della Stazione realizzata dal Michelucci, salvaguardava i Bastioni della Fortezza da Basso riqualificandola come Centro Congressi.Chi avrà l'onere, a breve, di effettuare questa riqualificazione è il Presidente della Camera di Commercio di Firenze, Leonardo Bassilichi al quale abbiamo chiesto un commento sull'idea del 2009: "Qualunque intervento serva logisticamente per migliorare il servizio alla Fortezza da Basso - spiega Bassilichi - siano aerei, treni o autostrade io non posso che esserne felice.

E' un grosso tema quello del permettere alla gente di arrivare ed andare via nel modo migliore ed essere così affascinata da questo nuovo pezzo di logistica fiorentina. Ero preoccupato quando il disegno progettuale era di una Stazione "working distance", come direbbero gli americani, rispetto a Santa Maria Novella. Non voglio però essere l'ennesima voce fuori dal coro. Mi auguro si faccia una cosa funzionale per la città".La Camera di Commercio ha presentato un piano di rivalutazione solo per il fuori terra? "Noi abbiamo impostato un investimento su un progetto di sviluppo da terra, quello che c'è sotto non lo so..

Se poi sotto passeranno treni, premessa la sicurezza, non posso che essere felice del fatto che si possa arrivare semplicemente scendendo da un binario. Aspettiamo settembre però, perché dal 2009 ad oggi tante cose sono successe".A questo punto, se fosse confermata una fermata alla Fortezza, vi aspettereste di essere chiamati al tavolo?"Assolutamente sì. Questo sia che si tratti di aeroporti che treni o autostrade mi sento di dover essere coinvolto.

Ho già detto che sarà difficile fare una infrastruttura nuova se l'aeroporto non sarà quello che tutti ci aspettiamo. Mi sento di avere questo minimo diritto, però mi metto in coda, con molto rispetto". La proposta di Renzi a Regione Toscana, Provincia di Firenze e zone limitrofe che sarebbero diventate poi l'area Metropolitana era di una fermata posizionata fra Santa Maria Novella e la Fortezza, raggiungibile con scale mobili o ascensori.Ma cosa diceva Renzi per quanto riguardava il vecchio tracciato? "Non modificheremo il tracciato sotterraneo - precisava Matteo Renzi - questo comporterebbe una nuova valutazione di impatto ambientale.

Pensiamo di verificare l’ipotesi di realizzare una fermata vicino a Santa Maria Novella. Ferrovie dovrà accogliere la proposta e progettare la nuova opera. Ci saranno due ascensori a 40 metri di pro­fondità. Due gli ingressi: uno al binario 16, l’altro in piazza Bambine e Bambini di Beslan".Ecco poi le valutazioni di Renzi nel suo Programma di mandato: "Rinunciare alla Stazione agli ex Macelli significherà abban­donare il progetto dell’archi­tetto Foster, ma comporterà un grande risparmio che sarà investi­to nel metro-treno, con il recupe­ro di binari e stazioni di superficie in città. Agli ex Macelli faremo un proget­to di riqualificazione".

Ed ancora "Firenze sarà la prima città ad avere l’Alta Velocità accanto al polo congressuale, a 80 minuti da Roma e da Milano" riconoscendo così alla Fortezza da Basso quel ruolo di Polo Congressuale che solo oggi può concretizzarsi con l'acquisizione del Forte del Sangallo da parte della Camera di Commercio interessata ad effettuare un investimento, reale, sul futuro del capoluogo toscano.

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