TAV: martedì 2 agosto Associazione di volontariato Idra dall’Autorità Anticorruzione

Mercoledì scorso sopralluogo sui binari del Comitato No Tunnel TAV Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 luglio 2016 20:10
TAV: martedì 2 agosto Associazione di volontariato Idra dall’Autorità Anticorruzione

Nuovo appuntamento con l’ANAC sul caso TAV martedì pomeriggio a Roma presso la sede dell’Autorità, Ufficio Vigilanza Lavori, in via Marco Minghetti 10. Questa volta, ad ascoltare la delegazione di esperti proposta dall’associazione ecologista fiorentina Idrasarà lo stesso presidente, Raffaele Cantone. L’Autorità, che aveva aperto sul Nodo Alta Velocità di Firenze un’istruttoria a 360° a séguito degli esposti trasmessi da Idranell’estate del 2014, ha reso note a luglio 2015 le prime risultanze della propria attività di verifica (Deliberazione 61 del 2015), dopo aver assunto una netta posizione – costituendosi parte civile - nel procedimento penale apertosi a maggio 2015 a Firenze sulla gestione degli appalti per l’Alta Velocità nella città cara all’Unesco, dove gravi imputazioni sono contestate sulla scorta dell’inchiesta sui lavori di sottoattraversamento avviata dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Preso atto del mancato superamento di talune delle situazioni di criticità rilevate in sede di deliberazione, l’ANAC ha trasmesso lo scorso marzo anche alla Procura Regionale della Corte dei Conti presso la Sezione giurisdizionale per la Toscana la segnalazione delle criticità rilevate.

Delle persistenti falle riscontrate nella vicenda del passante ferroviario TAV a Firenze, del resto, il presidente Cantone non ha fatto mistero né in occasione dell’audizione in Commissione Ambiente del Consiglio Regionale della Toscana, lo scorso 25 febbraio (un “problema tutto italiano, tipico del nostro Paese e del nostro sistema di appalti pubblici.

Un caso emblematico che non ci fa onore”), né – ancora una volta – in occasione della relazione alla Camera dei Deputati il 14 luglio scorso (dove sono state denunciate le “diffuse anomalie” rilevate, e “le disfunzioni nel sistema di affidamento al contraente generale”). L’incontro con Raffaele Cantone permetterà di evidenziare, dopo i recenti ‘ripensamenti’ formulati in Toscana e in Piemonte dalle autorità locali e centrali rispetto a progetti già licenziati e in parte cantierati, e dopo le ultime risultanze delle indagini dirette dalla Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria sugli appalti per i lavori al Terzo Valico ferroviario (la linea ad Alta Velocità chiamata a collegare Genova a Milano), le gravi incongruenze e le inquietanti pratiche che oggi più che mai emergono nelle procedure di selezione, approvazione e attuazione dei progetti stessi. La delegazione di esperti che accompagneranno il presidente di Idra Girolamo Dell’Olio è costituita a questo scopo da un’équipe multidisciplinare (l’ing.

Ivan Cicconi, l’ing. Angelo Tartaglia, il giudice Ferdinando Imposimato), in grado di coprire lo spettro di competenze necessario a illuminare ogni lato della vicenda (contrattuale, trasportistico, giudiziario) che vede da anni contrapposti nel Paese (a Firenze come in Val di Susa, in Liguria come nell’Alessandrino) i decisori politici alle popolazioni e alle espressioni indipendenti della società civile.

Mercoledì una delegazione del comitato No Tunnel TAV di Firenze, con l'assistenza dell'ingegner Vincenzo Abruzzo e del professor Giorgio Pizziolo, ha condotto una breve visita nei Giardini dell'Orticultura accanto ai quali passano i binari della linea da Firenze Campo Marte a Firenze Santa Maria Novella. È stato mostrato visivamente come ci sia la possibilità di realizzare un altro binario (il quinto) accanto a quelli esistenti con lavori certamente importanti, ma molto meno invasivi che non scavando tunnel in area urbana.

L'allargamento di una galleria di poche decine di metri sotto la via Bolognese e il sacrificio di pochi piccoli annessi privati sarebbero ripagati dalla velocità di realizzare l'opera con costi molto contenuti. Se si volesse realizzare un sesto binario accanto ai due binari della linea da Campo Marte a Firenze Rifredi si avrebbe il sacrificio di un paio di edifici vicino alle Cure e la necessità di un tunnel, accanto a quello esistente, di 480 metri di lunghezza; non si avrebbero impatti sulla falda né rischi di cedimenti non essendoci terreni alluvionali. La semplicità ed efficacia di questo progetto è nota ormai da 16 anni, ma la politica fiorentina ha voluto tenere gli occhi ermeticamente chiusi sull'elegante semplicità di un progetto che cerca di essere il meno invasivo possibile basandosi soprattutto sul riuso di quanto esistente. Statuto come fermata per i treni a lunga percorrenza avrebbe il vantaggio di essere vicina a Santa Maria Novella (raggiungibile con un tapis roulant o con treni regionali), vicina alla Fortezza da Basso e molto centrale, il terrapieno sotto di essa sarebbe facilmente scavabile per realizzare servizi di fermata bus e taxi e collegare le parti di città attualmente separate dalla ferrovia.

Gli edifici adesso abbandonati dell'ex deposito locomotori potrebbero essere riutilizzati per servizi ai viaggiatori. L'ottenimento di un fascio di sei binari tra Firenze Campo Marte da una parte e Santa Maria Novella e Rifredi dall'altra consentirebbe non solo una linea dedicata all'alta velocità, ma due binari per il servizio dei treni regionali e due binari per un servizio di metrotreno urbano con fermate alle Cure, all'Orticultura, a Statuto per poi collegarsi a Santa Maria Novella e al restante servizio ferroviario toscano e nazionale.

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