Tav: lunedì il sindaco Nardella chiederà chiarezza a Toninelli

Impegni sulla costa, le terze corsie e lo sblocco dei cantieri di Firenze. Tre punti che anche il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi sottoporrà al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. A Bruxelles ci sono @ 150 milioni da sbloccare per Peretola, invece di fare inutili guerre con la Francia

Redazione Nove da Firenze
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09 febbraio 2019 15:01
Tav: lunedì il sindaco Nardella chiederà chiarezza a Toninelli

(DIRE) Firenze, 9 feb. - Non l'aeroporto, ma la Tav. Lunedi', durante l'inaugurazione della linea 2 del tram, il sindaco di Firenze Dario Nardella chiedera' al ministro delle Infrastrutture e dei Trasposti Danilo Toninelli "una parola chiara per far ripartire i lavori dell'alta velocita', il sottoattraversamento, perche' abbiamo un cantiere aperto ma di fatto abbandonato, con gli operai che sono stati rimandati a casa". Lo spiega nel corso della conferenza stampa convocata a palazzo Strozzi Sacrati per la partenza della nuova corsa del tram, con il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi.

Taglio del nastro che si consumera' proprio al capolinea di Peretola, alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella a poche decine di metri da dove sara' realizzata la nuova pista. E tuttavia Nardella cambiera' schema e con Toninelli si concentrera' sul tunnel Tav e la stazione Foster. Palazzo Vecchio, infatti, dopo il via libera sulla pista incassato in conferenza dei servizi, considera il match esaurito. 'Game over', dicono dalla maggioranza.

Un concetto che ripete anche Nardella ai giornalisti: "Sull'aeroporto credo non ci sia piu' nulla da dire. La partita e' chiusa, c'e' solo da cominciare con i lavori". Il primo cittadino, quindi, spingera' per la ripresa dei cantieri dell'infrastruttura dedicata ai treni velocissimi. "Abbiamo speso centinaia di milioni di euro e non possiamo lasciare quest'opera incompiuta: ai cittadini e all'Italia arriverebbe un messaggio bruttissimo", spiega. Le grandi opere, infatti, "soprattutto quelle che servono si devono finire" e il tunnel di Firenze "serve, perche' libererebbe i binari di superficie che a quel punto sarebbero destinati in larga parte al trasporto pendolare.

Questo a beneficio anche della citta', perche' piu' persone prendono il treno, meno auto circolano sulle strade", diminuendo cosi' inquinamento e traffico. Infine, al ministro, che "e' il benvenuto a Firenze e mi fa piacere abbia deciso di inaugurare con noi la linea tramviaria, visto i governi precedenti hanno contribuito a finanziare l'opera e avremo bisogno di fondi per le prossime linee, chiedero' sempre piu' attenzione per la nostra citta'.

Certamente di starci vicino per il completamento del sistema tramviario".

Impegni sulla costa, le terze corsie e lo sblocco dei cantieri della Tav di Firenze. Tre punti che lunedi' il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi sottoporra' al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, che ieri ha annunciato che interverra' all'inaugurazione della linea 2 del sistema tramviario fiorentino. Per il governatore, infatti, il punto dirimente sono le opere di competenza del governo, "che stanno tardando". Certo, osserva, la conferenza dei servizi sulla nuova pista di Peretola "si e' chiusa positivamente", anche grazie alla Regione "che ci ha messo un impegno fortissimo".

Tuttavia "bisogna sbloccare le terze corsie, sia nella A11, la Firenze-mare, che sulla A1 in direzione Roma. Sono due opere fondamentali per decongestionare ancora il traffico dell'area metropolitana fiorentina, il cuore produttivo e piu' densamente popolato della Toscana". Poi c'e' la costa, e qui "chiedero' che si metta in sicurezza la variante dell'Aurelia per arrivare a Roma. Dopo tanti anni e tanti progetti, anche qui siamo ad aspettare che si decidano. Mi aspetto, poi, che Toninelli metta dei finanziamenti sul porto di Livorno e faccio presente che la Toscana, tra Piombino e Livorno, ha messo qualcosa come 600 milioni".

Sulla costa, in sostanza, il ministro "dovra' dare delle risposte". Altro capitolo decisivo per Rossi sono il tunnel e la stazione Foster, i due capisaldi del passante dell'alta velocita' di Firenze. "Bisogna fare rapidamente il sottoattraversamento, perche' a Santa Maria Novella i treni non ce la fanno piu' a entrare e le persone si ammassano. Occorre una stazione per la Tav, quei lavori devono terminare". Il presidente, quindi, si sofferma sulle diverse velocita' delle opere.

Rallentano quelle nazionali, mentre "vanno avanti quelle che toccano alla Regione insieme agli enti locali: la ferrovia verso Lucca sta raddoppiando, il porto di Piombino l'abbiamo fatto e la Darsena Europa in quello di Livorno e' stata sbloccata. La tramvia, infine, e' arrivata ad un altro passaggio fondamentale e si rilancia su Bagno a Ripoli".

"Propongo al ministro Toninelli di andare insieme a Bruxelles", alla direzione generale della concorrenza "per la verifica degli aiuti di Stato. Visto che li' noi abbiamo un ufficio, dalle notizie che ho io" sui 150 milioni destinati all'aeroporto di Peretola, quei fondi "si possono sbloccare. Anche questi sono 150 milioni in piu' da investire nella nostra regione". Lo dice il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, a margine della conferenza stampa organizzata a palazzo Strozzi Sacrati in vista dell'inaugurazione, lunedi', della nuova linea 2 del tram di Firenze.

"Inventarsi le guerre con la Francia per raccogliere consensi e' una cosa che preoccupa, inquieta. La Toscana ha un import-export con la Francia che sommato e' di 5 miliardi, in attivo per noi perche' esportiamo in Francia qualcosa come 3,1 miliardi. Si pensa pero' che tutte queste siano cose riguardino le demoplutocrazie e noi, che siamo interessati a questi calcoli che qualcuno direbbe da casta. Invece no, perche' riguardano il lavoro, le imprese". Lo sottolinea il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, a margine di un'iniziativa a palazzo Strozzi Sacrati.

"Si dice che sara' un anno bellissimo, mentre tutti gli indicatori ci dicono che siamo in recessione. Se c'e' bisogno di giornate radiose, di questi 'spiriti ruggenti' che vogliono scagliarsi contro le demoplutocrazie europee che affamano il popolo e producono tutti questi disastri, io dico di stare attenti perche' si da' un altro colpo alla recessione". Con la Francia, aggiunge Rossi, "dobbiamo discutere se c'e' necessita', anche in qualche caso litigare, ma non andare a provocare in casa, seguendo questo 'gilet jaunes' che addirittura non e' riconosciuto nemmeno dai manifestanti, perche' una volta fascista e oggi troppo estremista.

Questi sono quelli che i premier di questo governo vanno a cercare, poi e' evidente che ci sono delle reazioni. Mi auguro che su questo si voglia riflettere e tornare indietro". (Dig/ Dire)

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