TAV di Firenze: sindaco davanti alla Stazione Foster "Non possiamo più aspettare"

Il Movimento 5 Stelle di Firenze: "Il Governo si è preso del tempo per studiare nero su bianco il progetto e capire come revisionarlo"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 ottobre 2018 15:08
TAV di Firenze: sindaco davanti alla Stazione Foster

Un sit in davanti al cantiere per dire Sì all'Alta Velocità fiorentina con sottoattraversamento e Stazione Foster funzionale quale Hub di interscambio ferro-gomma. "Uno snodo nevralgico anche per alleggerire il centro da treni, bus e pullman regionali. Le fondamenta ci sono, gli investimenti attivati. Ora il cantiere della Foster deve ripartire, Ferrovie c’è, sta solo al Governo sbloccare la situazione. Firenze non può più aspettare" ha detto Dario Nardella, sindaco di Firenze.L'Ordine degli Architetti di Firenze commenta “La stazione Foster è uno dei cantieri più attesi della città e dobbiamo evitare il rischio che rimanga un'altra opera incompiuta.

Oltre che soluzione per il traffico ferroviario nazionale e regionale e del traffico su gomma, la scommessa è quella di trasformarla in un'opportunità di crescita per una parte del tessuto urbano di Firenze, trovando un giusto collegamento con il quartiere, con il polo fieristico della Fortezza e con la stazione di Santa Maria Novella. Indietro non si può più tornare: la stazione è stata programmata da anni, anche in funzione della sua realizzazione è stato scelto il tracciato della linea 2 della tramvia, e a questo punto una riflessione sul futuro di questo polo scambiatore non può più essere rimandata, affrontando tutte le tematiche di relazione urbanistica che la realizzazione di una stazione comporta. È il momento di integrare le competenze necessarie per attuare quelle scelte che consentano di concludere la realizzazione del cantiere, perché si possa finalmente portare a regime il sistema del traffico cittadino, ancora in fase di rodaggio sulla tramvia, per integrarlo con quello ferroviario e su gomma. Parlare della realizzazione della Stazione Foster investe il complesso tema dei trasporti su cui si gioca la futura partita di Firenze, pena la sua esclusione da un circuito nazionale”.

Arianna Xekalos, Capogruppo del Movimento 5 Stelle a Palazzo Vecchio commenta il sit in: “Nardella non deve preoccuparsi, perché il Ministro Toninelli, come tutto il M5S toscano e fiorentino, conosce bene in che condizioni si trova la Foster visto che ogni anno organizziamo sopralluoghi per capire lo stato dei lavori. I Governi precedenti non sono riusciti ad individuare un progetto e realizzarlo e la colpa di questo decennale disastro sarebbe del nuovo Governo? Se era questo il motivo del sit-in possiamo star tranquilli, perché dopo cinque anni il PD non ha ancora chiaro chi decide cosa.

È evidente che ormai il Partito Democratico non sa più a cosa aggrapparsi per ricercare consensi, ma non saranno certo queste le azioni a cambiare la sua sorte il prossimo anno. Nardella oggi non ha perso l’occasione per proporre l’ennesima azione legale contro il Governo, ma sa almeno quando e come possono essere proposte? Questa mattina alcuni consiglieri del PD hanno detto che il Governo non vuole trovare una soluzione. Non potevano dire cosa più sbagliata, visto che il Governo si è preso del tempo per studiare nero su bianco il progetto e capire come revisionarlo.

Avrebbero potuto evitare un’ennesima figuraccia se prima di parlare si fossero documentati".La consigliera di Potere al Popolo Miriam Amato, ex candidata sindaco a 5 Stelle nel 2014 dichiara “Il Ministro dello Sviluppo Economico, del Lavoro e delle Politiche Sociali Luigi Di Maio, si è presentato all’interporto di Marcianise. E’ proprio il Vice Premier – commenta Miriam Amato di Potere al Popolo – a presidiare il nuovo servizio di “Mercitalia Fast” del Polo Mercitalia appartenente al gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.

Con lui anche l’Amministratore Delegato e direttore generale del gruppo FS italiane Gianfranco Battisti e l’AD di Mercitalia Marco Grosso. Quindi, non c’è da stupirsi se anche a Firenze mentre annunciano di ostacolarla Tav in realtà si riconfermano i finanziamenti già stanziati, pari a 1,6 miliardi euro per il Tunnel. Se i 5 Stelle si accontentano di rivedere solo la Foster – continua la consigliera di Potere al Popolo Miriam Amato – significa accettare il progetto della Tav fiorentina, ben diverso da quello che si era sentito dire finora.

Infatti, sia nel progetto della stazione Foster dell'Alta Velocità, sia nel parere della commissione parlamentare che nel contratto di programma RFI/Ministero non c'è traccia della rimessa in discussione del tunnel e quindi dell'intero progetto TAV di Firenze”.Il Comitato No Tunnel TAV commenta "il fronte favorevole alle grandi opere inutili si mobilità per scendere in piazza e affermare le proprie ragioni; succede quando non si hanno santi in paradiso o governi amici". "Quando si leggono le ragioni che hanno spinto il manipolo di cementificatori a sfidare le piogge ottobrine si resta stupiti: sentir accusare il governo attuale, che avrebbe deciso di sottoporre a verifica opere come il sottoattraversamento, di irresponsabilità appare surreale e un tantino ridicolo. Un motivo è che lo stesso condottiero delle odierne schiere proTAV, l’attuale sindaco Nardella, nel giugno del 2016 ebbe parole ben più dure contro il progetto di sottoatraversamento: “Il progetto dell'Alta Velocità ...

appare inspiegabile: è un grande spreco di denaro pubblico, perché stiamo parlando di un miliardo e mezzo di euro per risparmiare due minuti sulla tratta Roma-Bologna-Milano dell'Alta Velocità”. Evidentemente due anni fa gli interessi erano altri e Nardella usava un insolito linguaggio da NO TAV. Oggi gli interessi dei cementificatori si fanno sentire ed è giustificata anche una inversione ad U dicendo il perfetto contrario. Il Comitato si chiede e chiede all’eurodeputata Simona Bonafé e al sindaco come vorrebbero definire il comportamento di chi ha imposto alla città un progetto miliardario che ha già più che raddoppiato i costi avendo realizzato solo il 20% dell’opera.

Questo progetto e questo cantiere va chiuso al più presto per far cessare l’emorragia “irresponsabile” di risorse che sta avvenendo sotto i nostri occhi. Poi potremo decidere con calma a cosa destinare lo scempio perpetrato ai Macelli".

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