Tassa di soggiorno a Firenze, Nardella tranquillizza gli albergatori

"Aumento marginale e poi la legge impone all'amministrazione di re-investire le risorse per rendere la città più accogliente e più efficiente". Locazioni turistiche brevi nel mirino di Palazzo Vecchio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 ottobre 2019 11:23
Tassa di soggiorno a Firenze, Nardella tranquillizza gli albergatori

(DIRE) Firenze, 25 ott. - L'aumento della tassa di soggiorno messo nel mirino dal Comune di Firenze "è marginale. Si tratta di una rimodulazione che non danneggia il settore turistico alberghiero, anche perché i numeri sono in continua crescita".

Lo sottolinea il sindaco Dario Nardella, dopo la preoccupazione espressa dalle categorie economiche sul piano illustrato ieri dall'assessore al Bilancio Federico Gianassi. "Ricordo - aggiunge - che gli introiti dell'imposta di soggiorno sono vincolati, la legge infatti impone all'amministrazione di re-investire le risorse per rendere la città più accogliente e più efficiente, penso al decoro urbano, i beni culturali, il trasporto pubblico e la pulizia della città. Questa operazione, quindi, non serve per ripianare buchi di bilancio ma per potenziare l'offerta dei servizi".

In parallelo, continua il sindaco, restano in piedi le due battaglie che sta conducendo Palazzo Vecchio. La prima riguarda sempre la tassa di soggiorno, con Nardella che continuerà a chiedere al governo una legge uniforme, in cui siano previste le stesse soglie sui 'prelievi' ai turisti. "Appena mi incontrerò con Franceschini - assicura - toccherò questo come primo argomento, perché ritengo giusto che l'imposta di soggiorno sia omogenea per tutte le città d'arte d'Italia".

L'altro fronte riguarda la questione locazione, che in larga parte riguarda Airbnb. "Stiamo portando avanti una battaglia vera e concreta sul fronte delle locazioni turistiche brevi: credo che la vera risposta che si aspettano da noi gli operatori del mondo del turismo sia proprio questa, quella di eliminare il divario tra l'industria alberghiera e le locazioni brevi, che, di fatto, rappresentano sempre di più una forma di concorrenza sleale quando assumono dimensioni rilevanti". 

Firenze, conclude, "sarà in prima linea nel chiedere al Parlamento e al governo una norma per consentire ai sindaci di governare un fenomeno che non solo rischia di svuotare i centri storici, ma danneggia anche le imprese del mondo del turismo. Una norma analoga a quella che abbiamo in altri Paesi, come la Francia, la Spagna e l'Olanda".(Dig/ Dire)

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